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Johnny Depp si racconta alla Festa del Cinema di Roma 2021

Il resoconto dell'incontro della star col pubblico di Roma.

Alice nella città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, ha presentato un evento particolarmente sentito dal pubblico, con Johnny Depp protagonista assoluto. L’attore statunitense si è concesso totalmente al pubblico, dedicando intere ore della sua giornata a firmare autografi e prestarsi alle foto dei suoi affezionati fan, con particolare attenzione ai bambini. La star era in città per presentare Puffins, webserie animata di produzione italiana e dedicata ai neonati, nella quale Johnny Depp ha prestato la sua voce al protagonista Johnny Puff, simpatico esemplare di pulcinella di mare.

Johnny Depp ha rotto il ghiaccio ringraziando proprio il pubblico, fondamentale per la sua carriera:

Per un attore sarebbe sciocco non amare il proprio pubblico. Il mio morale è stato risollevato più volte dalla gentilezza del pubblico e dai messaggi che mi hanno inviato i fan. I film che vengono fatti oggi a Hollywood devono rispettare la classica struttura in tre atti e tutte le altre formule delle grandi produzioni. Io invece desidero fare film che nascano dalla creatività e che diano alle persone la possibilità di riflettere.

Quale è stata la difficoltà più grande nel realizzare i Puffin?

Quando i produttori Andrea Iervolino e Monika Bacardi mi hanno contattato, ho trovato molto interessanti i Puffins. Apprezzavo l’idea di trovare una narrazione non verbale apprezzabile da un neonato. Mi sono interrogato su quali suoni potessero attirare l’attenzione di un bimbo, e ho fatto anche delle ricerche in proposito. I genitori presenti sanno cosa vuol dire attraversare quelle notti in cui si fa di tutto per tranquillizzare i propri figli.

I Puppins hanno anche uno scopo sociale?

Quando mi sono avvicinato a Jack Sparrow, ho cercato le caratteristiche e i tratti che volevo rappresentare e trasferire al pubblico. La stessa cosa è successa per i Puffins, che sono in grado di trasmettere messaggi positivi ai neonati anche senza un vero e proprio linguaggio. Anche le immagini possono veicolare valori positivi. Anche la storia arriva al pubblico con le immagini: per esempio, da bambino all’ora di cena vedevo in TV la guerra del Vietnam. Con i Puffins, abbiamo avvicinato una tipologia di pubblico a cui solitamente non ci si avvicina mai, quello dei neonati.

Per il ruolo di Johnny Puff, Johnny Depp ha fatto i conti col suo bambino interiore:

Poco fa in sala avete sentito un bambino piangere: sono io che proietto la mia voce all’esterno. Credo che la voglia di ricordare la propria infanzia sia un desiderio caro a tutte le persone. L’infanzia infatti trasmette il desiderio di cercare altrove. Per me è necessario continuare a usare il cervello, perché se non lo si fa ci si trova da soli in una stanza buia.

Johnny Depp

Come è cambiato il tuo approccio alla recitazione in questo periodo?

Il mio approccio ai personaggi non è mutato. Le scelte che ho fatto nella mia carriera le ho sempre volute e le ho sempre considerate importanti. Le scelte più importanti però sono i progetti che ho rifiutato, anche se gli agenti mi spingevano a farli, ovviamente perché vedevano possibilità di grandi guadagni. Quando gli studios mi ingaggiavano, pretendevano che facessi cose prestabilite, come se non ami conoscessero. Infine, è arrivato il Capitan Jack Sparrow. In quel periodo della mia vita, da molto tempo la mia principale occupazione era crescere mia figlia e vedere tanti programmi per bambini piccoli. 

È stato interessante infiltrarmi nel nemico: la Disney. Ho apprezzato l’idea di interpretare un personaggio come Bugs Bunny o Willy il Coyote. A qualsiasi età, quando guardi un cartone animato credi a quello che c’è sullo schermo. Io ho voluto rendere Jack un cartone animato, lavorando per allargare i suoi confini.

Johnny Depp

Johnny Depp sul mestiere di attore:

Bisogna imparare il mestiere della recitazione, concetto che non mi piace. La cosa più importante è togliersi di dosso la paura, perché è un’emozione che non contiene al suo interno la redenzione. La paura viene dal bagaglio di altri, ed è utilizzata dalle persone per forgiarti. Bisogna continuare a essere se stessi e a sognare.

Johnny Depp ha rivelato i suoi personaggi preferiti:

Non si dovrebbe mai sputare sul piatto dove si mangia, ma nelle prime fasi della mia carriera avevo un contratto di sette anni con uno show televisivo (21 Jump Street). Per due anni e mezzo, ho fatto tutto quello che potevo per farmi cacciare, compreso finire in prigione. Quando mi hanno liberato, mi arrivavano comunque soltanto sceneggiature fatte con la stessa formula, che puntualmente rifiutavo. Volevo fare l’attore, ma a modo mio. Improvvisamente mi è arrivata l’offerta per Cry Baby di John Waters, con cui ho iniziato a sentire il terreno sotto i piedi. Poi è arrivato un personaggio che mi ha fatto sentire con entrambi i piedi ben piantati a terra, cioè Edward mani di forbice.

Johnny Depp

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Marco Paiano

Tutto quello che ho imparato nella vita l'ho imparato da Star Wars, Monkey Island e Il grande Lebowski. Lo metto in pratica su Tech Princess.

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