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Riconoscimento biometrico, scontro al Parlamento Europeo

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La questione dell’impiego di telecamere con riconoscimento biometrico negli spazi pubblici è il punto controverso dell’intesa raggiunta dal Parlamento Europeo sul testo riguardante l’intelligenza artificiale. Uno dei punti più caldi della discussione sull’AI Act.

Al Parlamento Europeo scontro sul riconoscimento europeo

Il testo dell’AI Act ha ottenuto un consenso informale tra i gruppi la settimana scorsa ed è pronto per essere votato in commissione questo giovedì. Ma l‘autorizzazione all’uso del riconoscimento facciale nelle strade europee diventerà oggetto di una votazione specifica. Questo perché manca un consenso comune. E gli europarlamentari non vogliono affossare l’intero AI Act su questa questione.

A condurre la lotta per vietare l’uso del riconoscimento biometrico negli spazi pubblici è il relatore del testo e capodelegazione del PD al Parlamento Europeo, Brando Benifei, che su Twitter dichiara “voglio costruire una solida maggioranza per garantire questo risultato”.

Secondo quanto riportano le fonti europee citate dall’ANSA, Benifei può contare su un sostegno determinante da Sinistra, Verdi e liberali, oltre che del suo gruppo, quello dei Socialisti e Democratici.

Invece, sembrano più propensi all’uso delle tecnologie a riconoscimento facciale il Partito Popolare Europeo, oltre che i conservatori di ECR e ID. Soprattutto perché pensano possa potenziare i sistemi di sicurezza e sorveglianza.

Gli europarlamentari quindi discuteranno di questa regolamentazione a parte, non includendola nella questione dell’intelligenza artificiale. Nonostante servano servizi di AI per il riconoscimento biometrico avanzato.

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