Federico Buffa a teatro con RivaDeAndrè – Amici Fragili, l’amicizia tra De Andrè e Gigi Riva

Inutile sottolineare che quando Buffa racconta, lo fa veramente bene. Soprattutto quando le storie sono di quelle emozionanti, di universi apparentemente lontani anni luce, che per qualche motivo si incontrano. Federico Buffa è attualmente in tour, a teatro, con RivaDeAndrè – Amici Fragili, e il titolo dice tutto. La storia, nella categoria di quelle poc’anzi menzionate, racconta l’incontro tra il calciatore Gigi Riva e uno dei più grandi cantautori italiani di sempre: Fabrizio De Andrè. Non a caso il sottotitolo Amici Fragili riprende uno dei più intensi brani dell’artista (quello con la chitarra, dato che nella storia di artisti ce ne sono due).

Lo spettacolo, con regia di Marco Caronna e prodotto da International Music and Arts, porta sulle tavole del palco proprio l’incontro tra le due icone. Oltre allo stille narrativo inconfondibile di Federico Buffa, sul palco ci sono anche le musiche e le canzoni suonate dal vivo dallo stesso Marco Caronna (chitarra e voce) e Alessandro Nidi (pianoforte e tastiere). Lo spettacolo prevede anche un cameo video di Paolo Fresu, uno dei più noti e talentuosi trombettisti italiani.

RivaDeAndrè – Amici Fragili : Le prossime date di Federico Buffa a teatro

Dopo aver emozionato nelle tappe autunnali, il tour riprende a marzo da Firenze (Teatro Puccini), prima di proseguire a Forlì (Teatro Fabbri) e Roma (Auditorium Parco della Musica). Di seguito le imminenti date di marzo:

• Sabato 11 marzo – Firenze – Teatro Puccini
• Domenica 12 marzo – Forlì – Teatro Fabbri
• Sabato 18 marzo – Perugia – Teatro Stabile
• Domenica 19 marzo – Roma – Auditorium Parco della Musica (Sala Petrassi)
• Venerdì 24 marzo – Ledro (TN) – Centro Culturale Locca di Concei
• Martedì 28 marzo – Gorizia – Teatro Comunale G. Verdi

Il tour proseguirà fino a fine aprile. I biglietti sono disponibili a questo link.

La sinossi di RivaDeAndrè – Amici Fragili

È il 14 settembre del 1969, dopo una partita a Genova di un Cagliari che proprio quell’anno avrebbe vinto l’unico, storico scudetto. Gigi Riva va a trovare Fabrizio de André nella sua casa di Genova. Sembra un incontro tra due mondi lontanissimi e invece, nel silenzio che caratterizza la prima parte della serata, scorrono i pensieri di due randagi che, in campi e in modo diversi, hanno sempre scelto di stare dalla parte degli altri randagi. In mezzo ai silenzi si snodano i punti di contatto di due universi che condividono la Sardegna, il popolo della Sardegna, il mare, i colori, il rosso e il blu, uno del Cagliari, l’altro del Genoa, il pubblico che li segue religiosamente, il calcio, la musica, le canzoni… Una in particolare… Quella “Preghiera in Gennaio” che Fabrizio scrive tornando dal funerale dell’amico Luigi Tenco. Una canzone che colpirà nel profondo Rombo di Tuono. Gigi la ascolta ossessivamente e ne vuole parlare con chi quella preghiera l’ha scritta. Ancora silenzio, pensieri su ciò che è stato e ciò che sarà, scorribande temporali che il teatro ha la magia di rendere più vere del vero, la sera diventa notte. E i due cominciano a parlare. E la notte diventa alba, entra in scena un “maître à penser” di Fabrizio, Georges Brassens, ispiratore anche di una certa propensione all’anarchia del più forte attaccante della storia del nostro calcio, scorrono parole e parole di canzoni, galoppate verso un sinistro che gonfia la rete o un inciso che entra nell’anima. Quando le parole diventano di troppo Fabrizio regala a Gigi la sua chitarra, Gigi regala a Fabrizio la sua maglia numero 11. I due si salutano, non si vedranno mai più. Forse, proprio per questo, un incontro diventa teatro.

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