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Google pubblica il Safety Report 2023: l’IA ha bloccato 5,5 miliardi di annunci

L’equivalente di 9.000 annunci al minuto

Che l’intelligenza artificiale sia argomento sempre più di stretta attualità, è ben espresso anche dal numero di articoli che dedichiamo all’argomento.

Argomento sempre più complesso e sfaccettato, specie quando nelle nostre vite è apparsa, in modo dirompente, l’IA generativa. Portando entusiasmi e apprensioni, mostrando utilizzi più o meno virtuosi e una volontà sempre più accesa di dare limiti e norme a questo strumento.

Anche gli ambiti di utilizzo dell’intelligenza artificiale sono i più svariati. Pensiamo alla medicina: secondo un recente studio, l’IA sarebbe in grado di prevedere l’Alzheimer con 7 anni di anticipo.

Oppure al fatto che l’IA può fungere da sentinella per garantire una navigazione sicura agli utenti del web. È quanto ci ricorda Google, che ha pubblicato il Safety Report 2023, in cui sono mostrati i risultati dell’intelligenza artificiale nei confronti dei messaggi degli inserzionisti.

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Il Google Safety Report 2023

Una lunga nota di Google sul Safety Report 2023 è stata pubblicata nella giornata di mercoledì 27 marzo sul blog dell’azienda.

Il report è così introdotto: “Miliardi di persone in tutto il mondo si affidano ai prodotti Google per fornire informazioni pertinenti e affidabili, inclusi gli annunci. Ecco perché abbiamo migliaia di persone che lavorano 24 ore su 24 per salvaguardare l’ecosistema della pubblicità digitale.

Oggi pubblichiamo il nostro rapporto annuale sulla sicurezza degli annunci per condividere i progressi che abbiamo fatto nell’applicazione delle nostre norme per inserzionisti ed editori e per ritenerci responsabili nel nostro lavoro di mantenimento di un Internet sano supportato dalla pubblicità”.

L’intelligenza artificiale e gli annunci che violano le norme

Nel Google Safety Report 2023 viene poi citato l’impatto che l’IA generativa ha avuto in generale nel mondo. E nello specifico nel fare applicare le norme a chi pubblica annunci.

Nel 2023 i team di controllo hanno sfruttato i Large Language Models (LLM), che si sono affinati di molto rispetto al passato. Viene preso l’esempio delle dichiarazioni finanziarie inaffidabili: per capirci, gli annunci che promuovono programmi per arricchirsi rapidamente. Le tecniche truffaldine sono in continua evoluzione, così come il mercato finanziario stesso. Eppure gli LLM sono in grado di riconoscere rapidamente le nuove tendenze nei servizi finanziari, distinguendo le attività legittima dai tentativi di truffa.

L’impatto di Gemini

Google, nel Safety Report 2023, spiega poi i grandi vantaggi derivanti da quando Gemini, la sua intelligenza artificiale più avanzata, è stato integrato “nelle nostre iniziative di sicurezza e applicazione delle norme”.

Se si affina l’intelligenza artificiale, si affinano però anche le tecniche dei truffatori. Pensiamo al deepfake, usato in maniera massiccia soprattutto tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, dice il report, per raggirare gli utenti.

Tuttavia, anche grazie all’IA sono stati bloccati o rimossi 206,5 milioni di annunci pubblicitari per violazione della politica sulle false dichiarazioni.

I numeri del 2023

Google, nel Safety Report, ci informa che nel 2023 sono stati bloccati o rimossi più di 5,5 miliardi di annunci (in lieve aumento rispetto all’anno precedente) e 12,7 milioni di account di inserzionisti (quasi il doppio rispetto al 2022).

Sono poi state bloccate o limitate le pubblicazioni degli annunci su oltre 2,1 miliardi di pagine di editori, in leggero aumento rispetto al 2022. E, nell’operazione di contrasto a violazioni diffuse o gravi, sono state adottate misure nei confronti di oltre 395.000 siti di editori, “in netto aumento rispetto al 2022”.

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Safety Report 2023: quanto ha influito l’IA

Google fa sapere che nel 2023 addirittura il 90% delle verifiche sulle inserzioni è stato fatto con l’aiuto dei LLM. Che sono capaci di revisionare e interpretare rapidamente grandi quantità di contenuti, con capacità di ragionamento avanzate, proprio per scovare in breve tempo annunci fasulli, servizi fraudolenti e truffe.

Spiega Duncan Lennox, vice presidente e general manager di Ads Privacy and Safety all’interno di Google: “Naturalmente, qualsiasi inserzionista o editore può comunque presentare ricorso contro un’azione coercitiva se ritiene che abbiamo sbagliato. I nostri team lo esamineranno e, nei casi in cui troviamo errori, lo utilizzeranno per migliorare i nostri sistemi.”

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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