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Connettore Lightning, addio

Il connettore di Apple potrebbe sparire dall'iPhone 15

Forse i più nostalgici ricordano bene il momento in cui Apple rilasciò per la prima volta il suo connettore Lightning. Nel Settembre 2012 – esattamente dieci anni fa -, la compagnia di Cupertino ne annunciò il lancio come il “connettore moderno per il prossimo decennio“. Ed effettivamente, a quanto pare, ha mantenuto la sua promessa. Se non fosse che il connettore che ha fatto la storia di Apple è destinato a scomparire con l’arrivo dell’iPhone 15.

Connettore Lightning, una storia lunga un decennio

Siamo certi che i più giovani facciano fatica a ricordare cosa ci fosse prima del connettore Lightning di Apple, ma noi invece lo sappiamo bene. Prima dell’iPhone, infatti, l’iPod era l’unico dispositivo portatile della compagnia, dotato di un connettore a 30 pin introdotto per la prima volta nel 2003. Lo stesso di cui erano dotati i primi iPhone lanciati sul mercato da Apple. Fortunatamente, poi, nel corso degli anni gli smartphone di Apple hanno visto un’evoluzione davvero rapida, che ha portato la compagnia a dover cambiare alcuni dei dettagli tecnici dei suoi dispositivi. Ed è stato proprio questo il momento in cui ha fatto la sua comparsa il Lightning.

Per la prima volta, infatti, il connettore fu presentato da Phil Schiller – allora Capo del Marketing di Apple – nel 2012. La differenza con il vecchio connettore a 30 pin, come potete immaginare, è stata subito visibile. Lightning risultava più compatto e reversibile, oltre che più intuitivo nell’utilizzo. Inoltre, poichè era circa dell’80% più piccolo rispetto al suo predecessore, permetteva di liberare spazio da adibire ad altre componenti all’interno dei dispositivi. E così, Apple decise di utilizzarlo per buona parte dei suoi prodotti: prima l’iPhone 5, e poi l’iPad 4 e il primo iPad mini. Poi ancora l’iPod nano di settima e ultima generazione, e l’iPod touch di quinta generazione. Dopo questi, nessun altro prodotto fu più dotato del connettore a 30 pin.

connettore Lightning Apple

Nel frattempo, nel 2014 il consorzio responsabile dello standard USB (di cui Apple fa parte) ha introdotto la porta USB-C. In sostanza, una versione più moderna dello standard USB, con un connettore nuovo di zecca che è più veloce, più piccolo e reversibile. E da quel momento non ci è voluto molto prima che Apple presentasse il suo primo dispositivo dotato di una porta USB-C, il MacBook del 2015. In fondo, la compagnia ha spesso elogiato l’USB-C per la sua versatilità, poiché supporta i precedenti standard USB, DisplayPort, HDMI, VGA, Ethernet e persino la trasmissione di potenza in un unico cavo. Addirittura, sul suo sito Apple ha affermato con orgoglio di aver contribuito allo sviluppo di un “nuovo standard di connettività universale“.

Ma, a differenza del connettore Lightning, Apple ci ha impiegato più tempo per integrare l’USB-C sui suoi dispositivi. Nel 2016, ad esempio, è stato il MacBook Pro ad ottenere questa porta. E nel 2018 è stata la volta di MacBook Air e iPad Pro. Ad oggi, infatti, l’intera gamma di Mac Apple è dotata di USB-C. E lo stesso vale anche per gli iPad, fatta eccezione per il modello entry-level, che ancora si affida al Lightning. Inoltre, Apple ha anche sostituito i cavi da Lightning a USB-A con cavi da Lightning a USB-C. Eppure i suoi accessori e tutti i modelli di iPhone utilizzano ancora il connettore Lightning. Eppure, come ben sapete, prima o poi la compagnia di Cupertino dovrà cedere definitivamente alla porta USB-C.

Il futuro dopo il Lighting

Dieci anni fa, quando Apple ha lanciato il Lightning, avere un connettore dedicato sembrava tutt’altro che un problema. Oggi, però, comincia a risultare alquanto datato. Soprattutto considerando che molti Mac e iPad hanno già in dotazione l’USB-C, il che rende davvero scomodo tenere un cavo per un solo dispositivo. Allo stesso tempo, Lightning ora deve affrontare i limiti della tecnologia. Il connettore utilizzato nell’iPhone è ancora basato sullo standard USB 2.0, che è molto più lento di USB 3.0. E, come se non bastasse, manca anche delle velocità di ricarica super rapide supportate dall’USB-C. Ma questo basterà a convincere Apple ad abbandonare il connettore Lightning?

Da quanto sappiamo, la compagnia guadagna ancora molto dalla presenza del connettore sul mercato. Questo perché, trattandosi di un connettore proprietario, i produttori di terze parti sono tenuti a pagare un canone ad Apple. Nonostante questo, è molto probabile che non vedremmo il Lightning sull’iPhone 15. All’inizio di quest’anno, infatti, l’Unione Europea ha deciso di rendere obbligatorio che ogni smartphone e tablet venduto nei Paesi europei avesse un connettore USB-C. E questo può significare solo una cosa: il decennio del connettore di Apple sta volgendo al termine.

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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