I nomi big della musica continuano a darsi battaglia a suon di tormentoni estivi, mentre le piattaforme di streaming fanno più o meno lo stesso per accaparrarsi nuovi utenti. Grazie ad alcuni dati rivelati da David Israelite, il presidente della National Music Publishers Association (NMPA), possiamo avere un’idea dei numeri delle piattaforme di streaming negli Stati Uniti, con colossi come Spotify, Apple Music, YouTube Music Amazon Music e Tidal che dominano il settore.
Quali sono le piattaforme di musica in streaming più usate?
Il quadro che viene a delinearsi dai dati di Israelite è in realtà una conferma di quello che già conoscevamo, almeno per quanto riguarda il podio. Il leader indiscusso si riconferma infatti Spotify con 44,4 milioni di abbonati a febbraio 2023, seguito da Apple Music con 32,6 milioni e Amazon Music con 29,3 milioni. Questi tre servizi si contendono la fetta più grande del mercato statunitense, che è anche il più importante a livello globale per lo streaming musicale.
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Nonostante lo scenario sia pressoché invariato rispetto allo scorso anno, i dati sono importanti perchè ci forniscono finalmente i numeri di Apple Music, che dal 2019 non rivela i dati sui propri abbonati. Alla Grande Mela piace il mistero.
Amazon Music, dal canto suo, aveva dichiarato tre anni fa di avere 55 milioni di abbonati a livello mondiale, ma probabilmente oggi il numero è cresciuto notevolmente. Il gigante dell’e-commerce offre infatti diversi piani e vantaggi per i suoi clienti Prime e per i possessori degli smart speaker Echo.
E YouTube Music e Tidal?
Gli altri due servizi che completano la top five sono YouTube Music con 8,5 milioni di abbonati e Pandora con 2,4 milioni. Si tratta di cifre molto inferiori rispetto ai primi tre, che mostrano come questi servizi abbiano difficoltà a competere con le offerte più consolidate e attrattive di Spotify, Apple e Amazon.
Un’assenza clamorosa è quella di TIDAL, il servizio di streaming musicale ad alta definizione lanciato dal rapper Jay-Z e sostenuto da altri artisti famosi. TIDAL, che nel nostro articolo sui migliori servizi di musica in streaming avevamo piazzato tra i consigliati, non sembra riuscire a entrare nella top five dei servizi più popolari negli USA, nonostante la qualità audio superiore alla media e l’attenzione sulla ripartizione delle royalties.
Ci teniamo a ribadire che i dati condivisi da Israelite sono relativi al solo mercato statunitense, che però dovrebbe riflettere in modo abbastanza fedele le abitudini globali.
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