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Le Nike Jordan realizzate con i mattoncini LEGO – L’opera di Claudio Calzoni | Intervista

Continuano le interviste dedicate ai costruttori appassionati dei mattoncini LEGO. Dopo le opere dedicate ai videogiochi, passiamo al settore abbigliamento con una chicca che siamo certi piacerà a molti. Nello specifico, andiamo a conoscere tutti i dettagli delle LEGO MOC ispirate alle scarpe Nike Jordan, ideate e costruite da Claudio Calzoni!

Passione LEGO – Scopriamo Claudio Calzoni

Nike Jordan LEGO 2

Claudio Calzoni ci ha raccontato di essere entrato in contatto con i LEGO sin da bambino. All’epoca utilizzava in prevalenza pezzi sfusi e ricorda di aver inventato una sorta di antesignano del subbuteo, dove i giocatori erano due brick 2 x 2 sovrapposti con i colori delle varie squadre e si spostavano cercando di colpire la pallina con il classico cricco. “Che partite con mio fratello che era più piccolo di me di solo un anno” afferma Claudio Calzoni.

La dark age

Abbiamo chiesto a Claudio Calzoni se avesse vissuto un periodo di stop dall’hobby, ecco cosa ci ha risposto. “Certo, una volta cresciuti i figli l’interesse per i mattoncini si è parecchio affievolito ma ricordo ancora un motto che avevamo fatto nostro: un Natale senza LEGO che Natale è. La passione è poi riemersa con l’arrivo della pensione, che è servita da stimolo per trovare un passatempo con cui riempire una parte del tempo libero. Da ex informatico ho scoperto LDD, LEGO Digital Designer, il programma 3d per progettare oggetti con i mattoncini. Poi, dopo le prime realizzazioni virtuali, sono iniziate anche le prime ricostruzioni e da li in poi mi si è aperto un mondo che è quello degli AFOL,  gli adulti fan dei LEGO”.

Le Nike Jordan LEGO – Come tutto è iniziato

“Le scarpe Nike Jordan sono nate da una precisa richiesta di mia figlia Valentina, grande appassionata di basket e sfegatata tifosa della Virtus Bologna, che mi ha spinto a realizzare qualcosa che fosse collegato a questo mondo”, racconta Claudio Calzoni. “Come per la maggior parte dei miei progetti ho utilizzato il buon vecchio e caro LDD, ottimo per la sua versatilità e facilità di utilizzo. Esso ti consente infatti di sperimentare diverse soluzioni costruttive con pochi click del mouse. Si possono infatti manipolare i colori del modello per ottenere quello ciò che desideri. Da qualche anno una valida alternativa è diventato Stud.io che ha il vantaggio di essere costantemente aggiornato con l’uscita di nuovi pezzi”.

Abbiamo poi successivamente chiesto a Claudio Calzoni maggiori informazioni sui pezzi utilizzati e si ci siano state difficoltà nella reperibilità. “Confesso che con gli anni ho accumulato un magazzino di parti LEGO abbastanza importante. Posso quindi dire che un 60/70% di quello che mi serve di solito lo ho già a disposizione. Per tutto il resto, parafrasando una nota pubblicità, c’è Bricklink, il sito online dove si possono acquistare tutte le tipologie e le quantità necessarie. Nel caso delle scarpe Nike parliamo di quasi 400 pezzi per ogni singolo esemplare e direi che nessuno è risultato introvabile o raro. Diverso è invece il discorso relativo ai colori perché per altre tonalità che avrei voluto riprodurre non esistono i relativi pezzi, alcune slope in particolare”.

Ha poi concluso dicendo: “La mia Nike Jordan è lunga 20 cm, alta 10 e nel punto più largo arriva a 8 cm. Visto il tipo di oggetto e le sue dimensioni non è stato necessario ricorrere a tecniche modulari perché può essere trasportata facilmente”.

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Tempo, difficoltà ma anche soddisfazioni

“Diciamo che ho lavorato parecchie settimane con LDD prima di trovare quell’equilibrio che deve rendere l’oggetto immediatamente riconoscibile da chi lo guarda per la prima volta. La parte più complessa è stata sicuramente la riproduzione del logo Nike sulla fiancata della scarpa, anche perché non volevo  ricorrere al classico adesivo. La parte più creativa invece è stata la scelta di utilizzare la stringa 14226  per la riproduzione dei lacci. Questa caratterestica rende ancora oggi la mia moc unica nel suo genere”, ha commentato Claudio Calzoni.

“Da AFOL di lungo corso ormai posso dire di aver portato le mie moc in giro un po’ per tutto il nord Italia. Questa scelta è dovuta al fatto che non mi piace affrontare viaggi di trasferimento più impegnativi. Quello che mi dà maggiore soddisfazione agli eventi, dove ormai si possono ammirare dei veri capolavori di creatività e progettualità, e vedere come le mie scarpe Nike siano capaci di strappare un sorriso ai visitatori. Vedere la moglie che da di gomito al marito o che strattona un bambino distratto indicando le mie moc è la ricompensa migliore che possa desiderare”.

E invece, il futuro?

Abbiamo chiesto a Claudio Calzoni cosa dobbiamo aspettarci per il futuro ed ecco cosa ci ha raccontato. “Attualmente ho appena finito alcune ricostruzioni dello stadio Renato Dall’Ara, in scale diverse, su richiesta questa volta del figlio Andrea grande tifoso del Bologna F.C.  e devo dire che ne sono molto soddisfatto. Poi naturalmente i treni rimangono sempre la passione principale e dopo la pubblicazione del secondo volume relativo ai miei Treni Italiani sto iniziando a lavorare al primo progetto di una locomotiva a vapore, un mezzo che ancora manca nella mia collezione”.

Nike Jordan LEGO 3

Le community

Claudio Calzoni è iscritto da alcune community di appassionati con le quali condivide la sua passione. “Sono iscritto al LUG, LEGO User Group, Sleghiamo la fantasia. È grazie a loro che ho iniziato ad esporre le mie moc agli eventi. Poi ci sono i Brickpatici, un associazione culturale che ha un approccio particolare al nostro mondo, un pò irriverente e goliardico se vogliamo, ma che condivido in pieno. I LEGO in fondo sono e devono rimanere un gioco”.

Concludiamo ringraziando Claudio Calzoni per la disponibilità e per aver voluto condividere le sue Nike Jordan LEGO MOC. Come sempre diteci la vostra opinione sulla nostra pagina Facebook.

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