Dallo scorso 14 gennaio è entrato in vigore il Decreto Legislativo che recepisce la nuova Direttiva UE legata alla limitazione dell’uso e del consumo di plastica monouso. Si tratta di un provvedimento necessario per contrastare l’inquinamento e ridurre la diffusione di plastica. Culligan, azienda di riferimento nel settore del trattamento acqua, ha raccolto alcune evidenze legate alla possibilità di abbandonare l’usa e getta a partire dall’acqua.
Culligan sottolinea l’impatto delle bottiglie monouso per l’acqua
La nuova direttiva riguarda i prodotti in plastica ‘tradizionale’, derivante dal petrolio, che i prodotti in plastica oxodegradabile, biodegradabile e compostabile. In Italia, però, sono previste alcune eccezioni relative ai prodotti composti per almeno il 40% di materiale biodegradabile e compostabile (dal 2024 diventerà almeno il 60%).
Secondo i dati Culligan, una famiglia media di 4 persone che bene acqua minerale in bottiglie di plastica monouso consuma ogni anno circa 72 chilogrammi di plastica. In Italia, inoltre, vengono immesse circa 11 miliardi di bottiglie di plastica all’anno sul mercato. Secondo alcune stime, circa 7 miliardi di queste non vengono riciclate e si disperdono nell’ambiente.
Come rinunciare alla plastica monouso a partire dall’acqua
Culligan sottolinea la possibilità di rinunciare alla plastica monouso per quanto riguarda l’acqua. Il trend delle borracce è sempre più diffuso e riempirle diventa sempre più facile. Da notare, inoltre, che è possibile puntare su impianti di filtrazione domestica come il Culligan Intense. Queste soluzioni diventano sempre più accessibili anche a grazie a formule d’abbonamento.
- Si monta rapidamente senza l' uso di attrezzi
- Riduce le impurità che causano problemi di sapore e odore nell' acqua del rubinetto.
- Certificazione NSF 42
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