La recensione di POCO F4 GT: il giusto compromesso tra gaming e smartphone

Durante le scorse settimane abbiamo avuto modo di provare con mano il nuovissimo POCO F4 GT, uno smartphone da gaming, che ci ha stupito per diverse ragioni: andiamo a scoprirle con ordine una ad una nella nostra recensione.

POCO F4 GT: la nostra recensione

Ve lo diciamo subito: POCO F4 GT non è un dispositivo a buon mercato. Questo perché non si tratta solo di un telefono da gaming, ma anche di un dispositivo che si propone di essere anche uno smartphone Android di tutto rispetto, cercando di fare quanti meno compromessi possibile.

La scheda tecnica d’altronde non lascia dubbi a tal riguardo:

• Display: AMOLED FHD+ da 6,67″ con refresh rate a 120 Hz
• SoC: Qualcomm Snapdragon 8 Gen1 con Adreno 730
• RAM: 8 o 12 GB LPDDR5 a 3200 MHz
• Fotocamere posteriori:
  • Wide da 64 MP con f/1,7
  • Grandangolare da 8 MP con f/2,2 e FOV 120°
  • Macro da 2 MP con f/2,4
• Fotocamera frontale:
  • Wide da 20 MP con f/2,5
• Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac/6e
• Bluetooth: 5.2 con A2DP/LE
• Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale
• Colori:
  • Stealth Black
  • Knight Silver
  • Cyber Yellow
• Batteria: 4700 mAh
• Dimensioni: 162.5 x 76.7 x 8.5 mm
• Peso: 210 grammi
• Memoria e prezzo:
  • 8 GB RAM + 128 GB | 599,90€
  • 12 GB RAM + 256 GB | 699,90€

Particolarmente rilevante in questo senso il processore Snapdragon 8 Gen 1, uno dei migliori attualmente sul mercato e che si fa sentire garantendo prestazioni generalmente sopra la media. Anche la GPU comunque dice la sua dato che si tratta di un Adreno 730, ugualmente adatta ai top di gamma.

Il design

La prima cosa che ci ha stupito di POCO F4 GT è stato il primo impatto con il design del cellulare, che si distingue sin da subito dai suoi colleghi da gaming per delle linee decisamente più morbide e ricercate, lontane dagli eccessi che spesso caratterizzano questi dispositivi.

Particolarmente interessanti sotto questo profilo sono i due grilletti a scomparsa posti sulla cornice del dispositivo, che si possono estrarre per usarli nei videogiochi, e per attivare alcune utili scorciatoie all’interno del telefono. Abbiamo apprezzato particolarmente il fatto che non siano stati relegati all’ambito gaming, dato che ci siamo trovati ad usarli molto spesso nel nostro utilizzo quotidiano dello smartphone.

Nulla da eccepire anche per quanto concerne il comparto connettività, dato che POCO F4 GT ha tutto ciò di cui un utente può avere bisogno, dal supporto alle reti 5G, Wi-Fi, GPS, Bluetooth e NFC, anche se qui dobbiamo sottolineare una mancanza parecchio fastidiosa, ovvero quella del jack da 3,5 mm per le cuffie, solitamente uno standard per i telefoni da gaming.

Infine, le dimensioni contenute lo rendono molto pratico da portare in giro durante le nostre giornate, senza che risulti ingombrante e difficile da maneggiare.

Il Display e i videogiochi

Ovviamente per un dispositivo che si propone di essere performante sia in ambito gaming che nella normale offerta Android il display è piuttosto fondamentale, e fortunatamente sotto questo punto di vista vi confermiamo che POCO F4 GT non delude, lasciandoci una bellissima sensazione in sede di recensione.

Nello specifico ci troviamo ad avere a che fare con un display AMOLED da 6,67” e risoluzione FHD+ 1080 x 2400 pixel. Delle caratteristiche che potrebbero farvi sollevare un sopracciglio, ma non preoccupatevi, le prestazioni alla mano sono ottime.

Questo perché la compagnia ha avuto l’accortezza di creare un dispositivo fortemente incentrato sul comparto gaming sotto questo aspetto, con un refresh rate che arriva a 120 Hz e un touch sampling di 480 Hz, valori più che sufficienti per garantire sessioni di gioco sempre fluide.

Insomma, uno schermo ottimo, tanto per il gaming quanto per altre attività di intrattenimento, come lo streaming di contenuti video. I giochi dal canto loro vantano performance davvero di livello, con un alto livello di dettaglio e frame rate.

Peccato per il sistema di raffreddamento non sempre in grado di stare al passo con le performance, cosa che porta il dispositivo a surriscaldarsi durante le sessioni di gioco prolungate.

Le fotocamere e l’autonomia

Per quanto riguarda le fotocamere troviamo un setup accettabile, soprattutto se consideriamo  che stiamo parlando di un telefono da gaming, in prima battuta, ovvero una nicchia nel quale il comparto fotografico è quasi sempre di poco pregio.

La fotocamera principale vanta un sensore da 64 MP, con apertura f/1,7, una grandangolare da 8 MP f/2,2 e FOV 120° e una macro da 2 MP f/2,4; che riesce a garantire degli scatti tutto sommato niente male, per il tipo di smartphone che abbiamo di fronte.

Stesso discorso per l’obbiettivo frontale, da 20 MP e apertura focale f/2,5. Niente che faccia urlare al miracolo, ma decisamente più che apprezzabile nel complesso.

Tasto inevitabilmente dolente, per l’autonomia, che cola a picco durante le lunghe sessioni di gioco. Un limite quasi endemico per questo dispositivo, ma che non possiamo fare  a meno di segnalare tra i suoi  punti deboli, stemperato in parte dall’alimentatore da 120 Watt in grado di ricaricarlo del tutto in una ventina di minuti.