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Il premio più ambito dello show business

Che cos'è l'EGOT? Quali sono i riconoscimenti che lo costituiscono? E chi potrebbe essere il prossimo a vincerlo?

Quando si pensa al mondo dell’intrattenimento e ai riconoscimenti più importanti, il pensiero va subito al Premio Oscar. Ogni anno la cerimonia di consegna degli Academy Awards ottiene un’attenzione eccezionale, con il pubblico pronto a seguirla e celebrare il meglio della settima arte occidentale. Tuttavia, lo show business non si riduce solo al mondo del cinema. Ci sono tantissimi importanti premi nati per onorare il meglio di tutte le arti che lo compongono. E ci sono alcune figure eccezionali, capaci di eccellere in ognuna di queste. Stiamo parlando dei vincitori del cosiddetto EGOT.

Il Premio EGOT, ben oltre l’Oscar

premio oscar egot
Richard Rodgers, il primo a completare l’EGOT

Partiamo con il dire che non si tratta di un vero e proprio riconoscimento, quanto piuttosto di un’indicazione statistica. È un modo per identificare coloro che sono riusciti a raggiungere l’apice di quattro dei principali campi dell’intrattenimento: televisione, musica, cinema e teatro/musical. È l’equivalente della cosiddetta Triple Crown, un termine utilizzato in tanti sport per i vincitori delle massime competizioni, o del Grande Slam del tennis.

A dare forma a questo concetto fu Philip Michael Thomas, attore noto per il ruolo di Rico Tubbs in Miami Vice. Durante il periodo in cui lo show andava in onda iniziò a indossare un medaglione dorato su cui era inciso appunto EGOT. Questo non è altro che un acronimo, dove ciascuna lettera indica il principale premio dei campi sopracitati: Emmy, Grammy, Oscar e Tony rispettivamente. Come rivelò in un’intervista nel 1984 per Thomas era un modo per fissare il proprio obiettivo: vincere tutti e quattro quei premi entro i cinque anni successivi. Sfortunatamente per lui, non riuscì a portarne a casa neanche uno, ma il termine rimase.

Nel tempo l’idea ha guadagnato sempre più interesse, diventando un argomento di discussione ricorrente, soprattutto in concomitanza delle cerimonie di premiazione dei diversi premi. Gli appassionati scorrono le liste di candidati per scoprire se quella dei vincitori dell’EGOT si allungherà. Ma chi c’è in questo elenco di donne e uomini eccezionali?

La musica è spesso la chiave, ma non sempre

premio oscar egotLa strada più ‘facile’ per vincere un EGOT è apparentemente la musica. Questo perché è un elemento ricorrente tra le categorie dei diversi premi, rendendola particolarmente trasversale. Andando a scorrere la lista di chi è riuscito a ottenere tutti e quattro i riconoscimenti, ben otto su sedici nomi sono musicisti o compositori.

Anche la più recente new entry Alan Menken, che a fine luglio 2020 ha finalmente completato l’obiettivo con un Emmy per il suo lavoro su Rapunzel: La serie, è un noto autore di colonne sonore. All’altro capo dell’elenco si trova il primo a completare l’EGOT Richard Rodgers. Anche lui fu un celebrato compositore, che diede vita ad alcuni dei musical più importanti del teatro americano, fra cui il leggendario Oklahoma!.

Tuttavia non è certo un premio riservato solo ai musicisti. Tra le persone che si possono vantare del proprio EGOT si trovano anche attori come Whoopi Goldberg o Audrey Hepburn e registi come Mike Nichols e l’istrionico Mel Brooks. Allargando leggermente le maglie, comprendendo anche le vittorie in premi non competitivi, l’elenco accoglie anche Barbra Streisand, Liza Minnelli e James Earl Jones. Quest’ultimo, vincitore di un Premio Oscar onorario nel 2011, è ricordato dal grande pubblico per aver dato la voce a personaggi come Darth Vader in Star Wars e Mufasa ne Il re leone. Come testimonia il suo EGOT però, nella sua carriera ha fatto anche molto, molto altro.

Il fascino di questo titolo così particolare, sta proprio in questo. È il simbolo di percorsi eccezionali, di personalità che sono riuscite a lasciare il segno sulla nostra cultura in maniera fortissima, tanto da riuscire ad attraversare le barriere dei singoli campi.

Un occhio al futuro

premio oscar egotLa lista è costantemente in espansione. È interessante notare come recentemente ci siano state diverse new entry, con ben sei nomi aggiunti negli ultimi dieci anni dei sedici totali. Per questo motivo è appassionante tenere sotto controllo anche la lista di chi è a un passo dal riconoscimento, ovvero quelle figure a cui manca solamente un premio (solitamente l’Oscar) per entrare nell’albo d’oro dell’EGOT.

Si tratta di un elenco di 48 persone (oltre alle 4 a cui manca un premio competitivo, ma ne hanno uno onorario). Fra questi troviamo alcuni dei più amati attori della storia del cinema, da Al Pacino a Maggie Smith, passando per Viola Davis e Frances McDormand. Non mancano i registi, come Ron Howard o Martin Scorsese o le grandi figure della musica come Randy Newman, John Williams, Hildur Guðnadóttir ed Elton John.

Spuntano anche piccole sorprese come Cindy Lauper, ma soprattutto Matt Stone e Trey Parker, creatori di South Park. Grazie al loro lavoro sul celebrato musical satirico The Book of Mormon, i due hanno potuto ottenere Tony e Grammy, per cui manca loro solo un premio Oscar per entrare nell’albo d’oro.

La figura che però in molti indicano come prossima a completare l’EGOT è Lin-Manuel Miranda. Attore, compositore e molto altro ancora, è diventato un personaggio chiave dello show business americano anche grazie a Hamilton, uno dei musical di maggior successo degli ultimi anni da lui creato e interpretato. L’unico premio che manca alla sua lista è l’Oscar e già ci è andato molto vicino nel 2017 per la canzone How Far I’ll Go di Oceania.

Peraltro qualora riuscisse a ottenere quell’ultimo riconoscimento, il suo sarebbe un risultato ancora più eccezionale. Con una vittoria agli Academy Awards, Miranda potrebbe fregiarsi del cosiddetto PEGOT, una versione ancora più esclusiva dell’EGOT che comprende anche il Premio Pulitzer. Prima di lui solo Richard Rodgers e Marvin Hamlisch ci sono riusciti. Staremo a vedere…

E voi conoscevate questo speciale riconoscimento?

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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