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Migliaia di app Android stanno spiando gli utenti più giovani

Vostro figlio è abituato a giocare quotidanamente con il suo smartphone/tablet? È probabile che sia stato "spiato" dalle stesse applicazioni che lo intrattengono ogni giorno.

L'allarme è stato lanciato dall'International Computer Science Institute, secondo cui migliaia di app starebbero tracciando i dati dei loro giovani utenti in modo del tutto illegale. Le applicazioni incriminate sono state installate sui dispositivi Android e, dunque, dal Play Store di Google. Ecco nel dettaglio i risultati della suddetta ricerca.

Android: quasi 6.000 applicazioni tracciano i dati degli utenti

Le app in questione starebbero violando il Children's Online Privacy Protection Act – comunemente noto come COPPA – ovvero una legge federale che tiene sotto controllo la raccolta di dati dagli utenti al di sotto dei 13 anni di età.

La ricerca del Computer Science Institute, pubblicata lo scorso 6 aprile, ha rilevato ben 5.885 applicazioni dedicate ai ragazzi, ciascuna delle quali è stata scaricata in media almeno 750.000 volte. Almeno 235 app hanno ottenuto l'accesso alla posizione GPS del device, mentre 184 di queste avrebbero trasmesso tali informazioni agli inserzionisti. In totale, queste app conterebbero 172 milioni di download.

Per ottenere tali prove, tra il novembre 2016 e lo scorso marzo 2018 i ricercatori hanno utilizzato un Nexus 5X con l'obiettivo di scaricare le app più popolari tra quelle indirizzate ai ragazzi, in cui troviamo giochi come Fun Kid Racing e Motocross Kids. Sono state quindi simulate delle normali sessioni di gioco di circa 10 minuti, durante le quali le app in questione stavano raccogliendo informazioni personali e i dati GPS, senza autorizzazione.

In merito a Fun Kid Racing – che conta più di 10 milioni di download – è intervenuto Jonas Abromaitis, CEO di Tiny Lab Productions. In una mail, lo sviluppatore ha affermato che le sue app "sono indirizzate alle famiglie", e non esclusivamente ai bambini, dal momento che "anche gli adulti e i teenager giocano ai nostri titoli". Se l'utente che avrà immesso la propria data di nascita avrà un'età inferiore ai 13 anni, l'app non raccoglierà i suoi dati.

Abromaitis ha dunque affermato che i ricercatori avrebbero dovuto inserire un'età superiore ai 13 anni, ma è stato prontamente smentito da Serge Egelman, co-autore della ricerca del Computer Science Institute. Secondo Egelman, gli sviluppatori avrebbero dovuto assicurarsi che gli utenti sapessero quali informazioni avrebbero concesso.

Come se la situazione non fosse già allarmante, più di 1.000 applicazioni sottoposte ai test avrebbero raccolto dati personali ignorando i termini di servizio di Google, che vieterebbero l'utilizzo di questi tracker nelle app per ragazzi. Secondo CNET, il colosso di Mountain View non avrebbe ancora risposto alla richiesta di un commento.

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Pasquale Fusco

A metà strada tra un nerd e un geek, appassionato di videogiochi, cinema, serie TV e hi-tech. Scrivo di questo e molto altro ancora, cercando di dare un senso alla mia laurea in Scienze della Comunicazione e alla mia collezione di Funko Pop.

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