Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha firmato un decreto che vieta l’uso di software stranieri sulle infrastrutture critiche da parte delle agenzie governative. Questa sembra essere la mossa della Russia contro le big tech straniere che hanno applicato le sanzioni contro il paese. Inoltre, il presidente della Russia sembra non essere soddisfatto dei “colloqui stranieri” riguardo la sua azione nel conflitto con l’Ucraina.
Russia: Putin vieta l’utilizzo di software stranieri
A partire dal 31 marzo, gli acquirenti russi non potranno acquistare software stranieri senza approvazione. Il divieto del software straniero inizierà il 1° gennaio 2025. Come potete notare, non si tratta di un decreto che funziona immediatamente.
Il primo passo ha inizio il 31 marzo, con la clausola che impedisce agli acquirenti di acquisire software stranieri senza approvazione. Tuttavia, la diminuzione dell’uso di software straniero sarà un requisito solo dal 2025. Questo significa che l’infrastruttura governativa avrà tutto il tempo per adattarsi. Fino ad allora, ci aspettiamo che il paese sviluppi le proprie soluzioni software.
La mossa è solo un altro passo per mantenere la Russia una nazione isolata e contrastare le sanzioni applicate dalle aziende occidentali.
La guerra contro l’Ucraina sta lentamente trasformando la Russia in un paese molto isolato senza tecnologia straniera. Molte aziende, tra cui anche Samsung, hanno sospeso le spedizioni nel paese. In mezzo a tutte queste sanzioni e aziende occidentali che abbandonano la Russia, possiamo intravedere delle trattative in corso.
Infatti, negli ultimi giorni, è emerso un lieve raggio di speranza dopo che la Russia ha ridotto i suoi sforzi contro Kyiv e si è spostata nelle regioni con le truppe separatiste. Speriamo vivamente che questa situazione possa risolversi il prima possibile. Nel frattempo, se volete ricevere gli ultimi aggiornamenti dal fronte digitale, potete consultare la nostra sezione del sito che trovate qui sotto.