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Twitter sospende oltre 70mila account legati al movimento complottista QAnon

Dopo l’attacco a Capitol Hill, c’è grande subbuglio sui social (e non solo). Le piattaforme hanno bannato Donald Trump, ma ora Twitter sembra intenzionata anche ad eliminare i profili collegati al movimento complottista filo-trumpiano QAnon. A partire da venerdì, infatti, il social ha eliminato oltre 70000 account collegati alle teorie del complotto. Il motivo? È abbastanza chiato che la piattaforma abbia contribuito, a suo modo, alla diffusione delle idee anti Biden. E la soluzione poteva essere soltanto quella di cancellare i profili dei responsabili, anche se sembra che i maggiori esponenti del QAnon sia ancora in Rete.

QAnon: Twitter rimuove oltre 70mila account legati al movimento

Dati gli eventi violenti a Washington DC, e l’aumento del rischio di danni, abbiamo iniziato a sospendere definitivamente migliaia di account che erano principalmente dedicati alla condivisione dei contenuti di QAnon venerdì pomeriggio“. Così Twitter ha annunciato la sua azione nei confronti dei complottisti filo-trumpiani in un post pubblicato oggi sul suo blog ufficiale. “Da venerdì, più di 70.000 account sono stati sospesi come risultato dei nostri sforzi, con molti casi in cui un singolo individuo gestisce numerosi account“.

Questo significa che in questi giorni sulla piattaforma ci sono 70mila profili in meno che generano disinformazione e alimentano le teorie del complotto. Al tempo stesso, Twitter ha dichiarato di dare meno visibilità agli utenti che ritwittano i contenuti di QAnon, il che significa che c’è meno probabilità che questi finiscano nei risultati di ricerca o nel Feed delle persone. “È importante che questi tipi di account – che non sono direttamente impegnati nella condivisione di questo materiale – possano vedere prospettive diverse nella conversazione pubblica  che Twitter fornisce in modo univoco“.

Di conseguenza, l’azione di Twitter ha provocato il calo improvviso e massiccio di follower di alcuni utenti, che non hanno esitato affatto a lamentarsi pubblicamente sulla piattaforma. Questo significa che forse qualcosa non va anche in questi account, così tanto seguiti da utenti legati alle teorie complottiste filo-trumpiane. E non è detto che la piattaforma non decida di muoversi anche nei confronti di questi account così ambigui. Vediamo cosa succederà nei prossimi giorni.

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