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Il nuovo motore degli smartwatch

Siamo abituati ad associare Qualcomm ai processori per smartphone, a parlarne perché la scelta di usare l’una o l’altra CPU può incidere sulle prestazioni di un telefono e renderlo così adatto ad una specifica fascia di utenti. L’azienda americana però non si occupa solo di questo. I fronti su cui opera sono tantissimi: ci sono i SoC (System-on-Chip) per notebook, i modem, la connettività 5G e persino i processori per smartwatch.

Proprio di quest’ultimi parleremo oggi perchè la società statunitense ha lanciato i nuovi Snapdragon Wear 4100 e 4100+, progettati per la prossima generazione di dispositivi indossabili.

Qualcomm Snapdragon Wear 4100+: un nuovo motore per gli smartwatch

A molti di voi quest’annuncio non dirà niente. Insomma, il 90% dei consumatori – forse qualcosa in più – si concentra sul prodotto finito. Perché quindi l’arrivo di una nuova CPU dovrebbe interessarvi? Perché cambia l’esperienza d’uso.

Un buon processore garantisce una serie di vantaggi che noterete usando tutti gli smartwatch che sfrutteranno questo SoC. Niente di astratto: parliamo di funzionalità reali e percepibili.

Qualcomm Snapdragon Wear 4100+, con i processori quad-core A53, la GPU Adreno 504 e la memoria a 750 MHz, garantirà prestazioni migliorate dell’85% rispetto al SoC precedente. Tutto questo vi permetterà di aprire le app più rapidamente, di gestire più compito contemporaneamente e di avere un’esperienza d’uso più fluida. Arriva poi il supporto alle fotocamere fino a 16 megapixel, un numero raddoppiato rispetto a quanto visto su Snapdragon Wear 3100.

A garantire performance migliori ci pensa anche il nuovo co-processore che funge da supporto a quello principale e che si occupa del monitoraggio continuo del sonno e della frequenza cardiaca, di ridurre i tempi di risveglio dello smartwatch, di gestire il conteggio dei passi, le sveglie, i timer e molto altro ancora. Tutto questo permette alla CPU primaria di focalizzarsi sui compiti più gravosi, demandando al co-processore la gestione delle attività di routine.

Sul fronte connettività abbiamo il supporto al 4G che ora andrà a consumare meno batteria rispetto al predecessore. Un discorso analogo lo possiamo fare anche il GPS e il Bluetooth 5.0. Tutto questo per aumentare l’autonomia dei dispositivi che utilizzeranno Snapdragon Wear 4100+.

Non dimentichiamo infine l’aspetto estetico dei wearable. Non parliamo ovviamente di cassa e cinturini ma di display. Qualcomm Snapdragon Wear 4100+ supporterà ancora più colori, migliorando l’esperienza d’uso e la leggibilità delle informazioni presenti a schermo.

Quando vedremo i primi prodotti con questo SoC?

I primi prodotti con il nuovo processore di Qualcomm arriveranno entro la fine dell’anno. Tra i produttori che stanno già lavorando a smartwatch che utilizzeranno la nuova piattaforma troviamo  imoo, che lancerà il nuovo Z6 Ultra, Mobvoi, che dovrebbe adottarla sul prossimo TicWatch Pro, e Suunto.

Non ci resta quindi che attendere per vedere il nuovo SoC all’opera.

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