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Rai: stop ai servizi giornalistici dalla Russia

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“In seguito all’approvazione della normativa che prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità, a partire da oggi la Rai sospende i servizi giornalistici dei propri inviati e corrispondenti dalla Federazione Russa.”
Inizia così il comunicato stampa pubblicato oggi dalla Rai, comunicato con cui il servizio pubblico annuncia appunto lo stop ai servizi dalla Russia.

“La misura si rende necessaria al fine di tutelare la sicurezza dei giornalisti sul posto e la massima libertà nell’informazione relativa al Paese. Le notizie su quanto accade nella Federazione Russa verranno per il momento fornite sulla base di una pluralità di fonti da giornalisti dell’Azienda in servizio in Paesi vicini e nelle redazioni centrali in Italia.”

Una misura necessaria considerando che Mosca ha deciso di imporre fino a 15 anni di carcere a tutti coloro che usano la terminologia sbagliata. Non può dire “guerra“, non si può parlare di “offensiva“, non può assolutamente essere utilizzata la parola “invasione”. Al momento l’unico modo per definire quanto sta accadendo è “operazione militare speciale“, un’operazione che sta comportando centinaia di morti da entrambi i lati. Accanto a tutto questo troviamo poi decisioni strategiche e umane senza senso, incluso il divieto di restituire i corpi dei soldati russi alle madri perché i funerali creerebbero il panico.

A fronte di tutto questo capite bene come la Rai non abbia potuto fare altro se non interrompere i servizi degli inviati locali per garantirne l’incolumità.

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