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Rainbow Six Siege: i MKERS trionfano ai PG Nationals 2019

Dopo un lunghissimo percorso iniziato 2 mesi fa, i PG Nationals 2019 di Tom Clancy’s Rainbow Six Siege si sono ufficialmente conclusi questo week-end. A portare a casa la vittoria sono stati i favoritissimi MKERS, che hanno battuto nella finale live davanti al pubblico di Milano i Samsung Morning Stars. Una giornata molto importante per questa competizione, andiamo a scoprire insieme il perché.

Un risultato che fa storia ai PG Nationals 2019

Il Campionato Ufficiale Italiano di Tom Clancy’s Rainbow Six Siege è giunto a termine dopo diverse settimane di scontri accesi. A seguirli sono stati oltre 100.000 spettatori unici, di cui 3.922 come picco in contemporanea. A questa cifra si aggiungono gli appassionati accorsi a Milano per la finale, pronti a sostenere i propri beniamini dal vivo.

Lo scontro finale è stato decisamente intenso. Una lunga cavalcata che ha coperto tutto il pomeriggio in cui MKERS e Samsung Morning Stars si sono affrontati senza esclusioni di colpi. Dopo l’apertura con uno show di MadMan, grande fan del titolo di Ubisoft, le squadre si sono date battaglia in uno scontro al meglio delle cinque.

I MKERS arrivavano a questa finale da grandi favoriti, in virtù delle vittorie portate a casa in passato. Il pronostico sembrava confermato nelle prime battute, con i campioni in carica che hanno conquistato i primissimi punti. Pur con qualche difficoltà, il team è riuscito a portarsi sul 2-0, ma proprio quando sembrava pronto a fare l’affondo decisivo, qualcosa è cambiato.

Un’impresa memorabile

Sulla terza mappa infatti si è assistito a un incredibile ribaltamento di fronte. I Samsung Morning Stars sono infatti riusciti a imporsi da subito, inanellando un round dopo l’altro. Il risultato finale è stato sconvolgente, con un 7-0 che ha reso la finale una delle più combattute di sempre per la storia della competizione.

Nonostante questo però, i MKERS non si sono persi d’animo. Già all’inizio della quarta mappa il team ha ritrovato la propria concentrazione e ha stretto i denti, affondando i propri colpi in maniera precisa. Il mindset è stato fondamentale per portarsi a casa la vittoria e, ancora una volta, il titolo italiano dei PG Nationals 2019. Una giornata davvero emozionante per tutti gli appassionati di esport, che hanno potuto vivere una competizione eccezionale. Una conclusione che, per la prima volta non è di totale dominazione, che segna un altro punto nella maturità del settore in Italia.

I commenti del post-partita

Come nelle migliori competizioni sportive, abbiamo avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con gli allenatori delle due squadre. Ci hanno fornito così un commento a caldo sulla prestazione dei due team, con degli insight sull’importanza della concentrazione in questa disciplina.

Le parole di Matteo Vassolo, coach dei MKERS

Arrivavate a questa competizione da assoluti favoriti e infatti avete portato a casa la vittoria. Quanto è stata importante la gestione dell’approccio psicologico alla finale per vincere?

Penso sia una parte molto importante, forse il 50%. Quando arriviamo qui a giocarci la finale gli avversari hanno molta più paura di noi, della nostra attitude, di come ci comportiamo sul palco, rispetto a quanta ne abbiamo noi di loro. Hanno più paura di noi fuori dal game che nel game in sé.

Una giornata importantissima per l’esport italiano, che fa un altro passo avanti. Qual è la cosa più importante che porterete con voi da questo evento?

La cosa più importante che porteremo a casa sarà la consapevolezza di essere ancora i più forti qui sul territorio nazionale. Ma anche il vedere tutto l’ecosistema intorno a Rainbow Six crescere, campionato dopo campionato. Tutta questa gente è venuta qui ad assisterci e a tifare per noi e per i nostri avversari.

Le parole di Jessica “Jess” Bolden, coach dei Samsung Morning Stars

È stato un giorno chiave per questa competizione, perché avete raggiunto un grande risultato con la famosa terza mappa, di cui tutti stanno parlando ora. Quanto è stato importante mantenere la concentrazione durante quella serie di round vinti?

Penso che per i giocatori la concentrazione possa essere molto difficile da mantenere, in particolare quando iniziano a perdere mappe. Perdere un paio di mappe ti fa entrare in una mentalità difficile, che può destabilizzare. Però ho detto ai ragazzi di ‘spegnere’ e ripartire. Con la mappa Costa siamo riusciti a fare la storia. Credo che per quella fosse più facile concentrarsi, perché era una di quelle su cui erano più preparati. Sapevano già cosa fare, senza bisogno di pensarci. Quindi è più facile concentrarsi quando non devi pensare troppo.

Quale pensi sarebbe stato il risultato finale, nel caso aveste vinto voi la quarta mappa?

È difficile da dire, perché i MKERS hanno un passato solido su Club House, ma anche noi abbiamo tanta esperienza. Penso che fosse per questo che fosse l’ultima mappa, perché sapevamo entrambi di essere bravi su quella. Credo che se avessimo vinto la precedente avremmo avuto il morale più alto e per alcuni di loro sarebbe stato più basso. Dipende anche da quanti round avremmo vinto all’inizio. Loro avrebbero scelto da che lato stare all’inizio, quindi avrebbero preso la Difesa e noi l’Attacco. E se avessimo iniziato a perdere round, probabilmente avremmo perso. È molto difficile da valutare, quindi.

Quindi la mentalità è sempre la chiave?

Assolutamente sì. È su questo che mi concentro con i miei giocatori.

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