Il rapporto annuale sulla situazione climatica, pubblicato dalla World Meteorological Organization, ha portato con sé notizie davvero pessime per l’anno appena trascorso. Il 2023, stando al Rapporto ONU sul Clima, ha battuto tutti i record precedenti in termini di riscaldamento globale e non c’è alcuna inversione di tendenza sul fronte delle emissioni. Non solo: questa segna il record anche di disastri naturali nel mondo.
Il 2023 è anno record per caldo e disastri, secondo il Rapporto ONU sul Clima
Il 2023 è stato contrassegnato da temperature senza precedenti, con ogni mese da giugno a dicembre che ha segnato il primato per il calore: 1,45 gradi in più rispetto alla media 1850-1900. Il riscaldamento degli oceani, le ondate di calore, i fenomeni meteorologici violenti e lo scioglimento dei ghiacci hanno raggiunto livelli inauditi. E non abbiamo smesso di inquinare: arriva un nuovo record annuale di emissioni di gas serra.
Inoltre, il rapporto (tramite DDay) segnala come in tutto il mondo abbiamo visto disastri naturali di proporzioni devastanti nel 2023. Inondazioni, cicloni tropicali, uragani, incendi e siccità hanno causato danni economici incalcolabili e perdite di vite umane. Il nostro Paese non è rimasto immune, con inondazioni e temperature record (siamo arrivati a 48,2 gradi, mai visti prima).
Nonostante gli sforzi, le emissioni di gas serra continuano a crescere. Sebbene le fonti rinnovabili abbiano registrato un aumento significativo, il rapporto evidenzia come siano necessari interventi ben più incisivi. Attualmente, la spesa per affrontare i cambiamenti climatici rappresenta solo l’1% del PIL mondiale. Per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi, la spesa dovrebbe aumentare drasticamente entro il 2030.
Il rapporto sullo stato del clima per il 2023 offre una visione cupa della situazione attuale. I danni temuti sono già iniziati, e non stiamo facendo abbastanza per contenerli.
