La recensione di Figment 2: Creed Valley, un indie onirico tra incubi e sogni musicali

“I sogni son desideri, di felicità”, cantava Cenerentola, ed è proprio la felicità quello a cui si anela nell’indie che sta per sbarcare nuovamente. Quando ci si addormenta infatti, possiamo solo sperare di fare bei sogni, ma non sempre il nostro desiderio si avvera, purtroppo. Lo sa bene il team Bedtime Digital Games, che parla proprio di quanto accade mentre ci si addormenta nel proprio letto e la mente vaga per mondi strani. Spesso sondando le paure dell’inconscio che si squadernano in questi momenti, quando siamo più vulnerabili. Dopo il primo titolo, uscito nel 2017, e dopo una prima review uscita ben due anni fa, arriva ora Figment 2: Creed Valley, il nuovo indie action dal gusto platform che abbiamo testato in anteprima su Steam, in vista dell’uscita il prossimo 9 marzo.

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Figment 2: Creed Valley, viaggio ai confini dell’inconscio

L’attività onirica, si sa, è imprevedibile, perché i sogni, così come gli incubi, attingono sempre da qualche angolo remoto, e da noi dimenticato solo in apparenza. Viene così generato un mondo tutto nuovo e fantastico al contempo. Questo è il punto di partenza di Figment 2: Creed Valley, che ci rivela un mondo che può nascere soltanto da una mente contorta, dominata dall’ansia e da incubi.

Figment 2: Creed Valley è un action adventure ambientato nientemeno che nella mente umana. Gli incubi stanno diffondendo il caos e stanno avendo il sopravvento in un mondo prima pacifico. Sarà solo il coraggio della nostra mente, impersonato da Dusty, a doversi fare largo tra puzzle, boss fight a tema musicale e ambientazioni uniche e davvero fantasiose. Le paure, a loro volta, vengono impersonificate da mostri che dobbiamo affrontare in diversi momenti di gioco. Il fine ultimo? Riportare la stabilità mentale alla persona che sta avendo questi incubi.

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Non saremo soli. Dusty avrà al suo fianco anche Piper, il suo compagno di viaggio che porta con sé una ventata di ottimismo, mentre attraversano insieme la Creed Valley. Un mondo, quest’ultimo, pieno di elementi strani e affascinanti al contempo, che caratterizzano non solo il contesto di gioco che fa da cornice alle nostre azioni. Deetermina anche gli strumenti utili alla risoluzione dei puzzle che ci attendono a ogni piè sospinto.

Puzzle e scontri a ritmo di musica

Proprio guardando al contenuto del gameplay, ci addentriamo in maniera più concreta ora sull’esperienza di gioco, che almeno nella sua versione per Steam ha mostrato ottime prestazioni del motore di gioco. Gira senza problemi, nessuna interruzione o caricamento lento che ha ostacolato la nostra prova. Unica eccezione, chiaramente, è stata la mancanza di testing sulla modalità cooperativa locale, la cui voce in menu principale è presente, ma non selezionabile. Questo però non ci ha impedito di godere della restante parte di un’esperienza piacevole, ma non longeva.

Durante il gioco, possiamo osservare un comparto estetico e grafico decisamente interessante, che anche qui rivela senza paura la sua continuità con Figment, ma che in questo caso ci consente di esplorare i due stati fondamentali della Mente, aperta e chiusa. Come fare? Dovremo passare da uno stato all’altro e adattarci al mutevole ambiente circostante, per proseguire nel nostro viaggio e affrontare anche i numerosi nemici. Questi, fin da subito, metteranno in difficoltà la nostra resistenza, indicata nella classica barra della vita che cambia colore, da verde a giallo a rosso, man mano che ci indeboliamo.

Ed è proprio il sistema di combattimento, unito dal comparto sonoro, che si dimostra fondamentale per procedere durante il gioco e per riuscire a superare i vari ostacoli sul percorso, senza dimenticare che il salvataggio è automatico a ogni checkpoint. Il ritmo in battaglia inoltre è davvero sostenuto, e a volte abbiamo quasi faticato a comprendere le migliori tattiche e strategie per sconfiggere i nemici, ma non per questo il game over è sempre dietro l’angolo.

Parlando infine di quanto prevede il menu principale, possiamo personalizzare liberamente i tasti da utilizzare per muoverci e colpire i nemici con una sorta di mazza, così come visualizzare i contenuti Extra, che andranno a popolarsi man mano che proseguiamo nel gioco. Senza dimenticare le opzioni, che

Nuovi orizzonti, strade più oscure

Come abbiamo visto, Figment 2 è il secondo capitolo che segue l’uscita di un’opera che seguiva, per certi versi, lo stesso fil rouge. Sempre si tratta di valori, esplorazione del mondo interiore dell’uomo, con un’attenzione specifica alla psicologia e per certi aspetti all’etica. Se lo scorso lavoro del team danese era rivolto più a valori quali il coraggio, l’audacia e la sicurezza, con un tone of voice sicuramente più allegro e caldo, stavolta Figment 2: Creed Valley prende un altro percorso.

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La follia, la paura, il dolore che pervadono questo mondo sono evidenti in ogni suo aspetto. Anche dai colori scuri del cielo, se così possiamo definirlo, degli ambienti che caratterizzano i vari livelli in cui è diviso il gioco. Dusty torna come protagonista e sempre in veste di “abitante del cervello“, chiamato appunto “Coraggio della mente”, dopo la sua precedente avventura con Piper. E il loro compito è proprio quello di proteggere e curare la mente con attenzione, per impedire che non possa più riemergere da questi fondali tetri e dolorosi da affrontare.

Il viaggio proposto in questo gioco è davvero speciale e unico, ai limiti dell’analisi psicologica e freudiana. A volte vengono raggiunti picchi di follia degni solo dello Stregatto di Alice nel Paese delle Meraviglie, se possiamo permetterci un confronto simile. Il tutto viene amplificato da tre aspetti di non poco conto, che ci consentono di immergerci ancora di più nella storia. Si tratta dell’uso della visuale isometrica, un sistema di combattimento semplice e parecchie occasioni di esplorazione dell’ambiente.

La recensione di Figment 2: Creed Valley in pillole

Figment 2: Creed Valley risulta in definitiva un ottimo action a tinte dark fantasy e di stampo prettamente puzzle game. Il fil rouge con il precedente lavoro di Bedtime Digital Games è evidente e ben coerente tra i due titoli finora usciti, lasciandoci ben impressionati con questa ultima IP. Sia dal punto di vista di contenuto che di resa tecnica. Questa uscita nel comparto videoludico indipendente segna, a nostro avviso, un ritorno decisamente gradito e che abbiamo apprezzato sull’aspetto narrativo e ludico. Facile anche da giocare e intuitivo nelle task che dobbiamo portare a termine, Figment 2: Creed Valley è decisamente valido e meritevole di entrare a far parte delle vostre librerie videoludiche.

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