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La recensione di FreeBuds Pro 4: ma che musica, Huawei

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I concetti di “premium” e “top di gamma” vengono spesso un po’ troppo abusati nel mondo della tecnologia. Finiamo per definire i dispositivi “premium” solo in base al prezzo, chiamiamo top di gamma le ultime uscite di ogni grande azienda tech. Ma dopo aver ascoltato una quantità industriale di musica con le nuove Huawei FreeBuds Pro 4 per questa recensione, ora sappiamo cosa sia un’esperienza audio davvero premium.

Questi auricolari true wireless non mancano proprio di nulla: la qualità audio lascia a bocca aperta, la cancellazione del rumore è ottima, le chiamate cristalline. E il prezzo è sotto a quello dei suoi competitor — specie con il codice sconto per il lancio. Non sono perfette: nessun prodotto tech lo è (top di gamma compresi). Ma non vogliamo più toglierci dalle orecchie.

La nostra recensione di Huawei FreeBuds Pro 4

Le FreeBuds Pro 4 sono i primi che l’azienda cinese lancia sotto il marchio Huawei Sound — e si vede che sotto il nuovo brand ci teneva a far bella figura fin da subito. Anche la confezione ci sembra ben curata. Non tanto per le scritte dorate sulla confezione nera, quando per la dotazione: oltre al cavo di ricarica, troviamo tre paia di ear tips in silicone e tre in foam. Questo permette di trovare la misura giusta per le vostre orecchie, ma anche di scegliere fra la comodità e la lavabilità del silicone e l’isolamento acustico superiore del foam. E l’attenzione ai materiali e alla vestibilità si vede anche nelle scelte di design di Huawei per questi auricolari, semplici ma ben costruiti.

Design e materiali: il lusso della semplicità

Huawei Sound non ha puntato a sorprenderci con il design della custodia di questi FreeBuds Pro 4: siamo di fronte all’ormai “classico ovetto” per la ricarica. Ma sia nella colorazione bianca che abbiamo provato nella recensione che in quelle nera e verde, ha dettagli dorati sull’apertura e attorno alla porta di ricarica USB-C. Insomma: un po’ di design “premium” anche nella semplicità.

Aprendo la custodia ci troviamo davanti ad auricolari con uno stelo piatto frontalmente, dove campeggia la scritta Huawei e il logo in alto. La qualità costruttiva ci sembra molto elevata: hanno una finitura antigraffio ottenuta attraverso un processo di sinterizzazione a 1480°C per 72 ore, che dovrebbe rendere gli auricolari particolarmente resistenti. Noi li abbiamo “bistrattati” come succede spesso agli auricolari — e in effetti di graffi non ne abbiamo visti.

Restano piuttosto leggeri, con un peso di 5,8 grammi per auricolare — non un record, ma sempre leggero. Anche grazie ai gommini in tre taglie (XS, S, L) e gommini in memory foam (S, M, L), restano comodi anche dopo diverse ore di utilizzato: abbiamo passato una mattinata intera ad ascoltare podcast con la cancellazione del suono attiva senza troppa fatica.

La certificazione IP54 garantisce resistenza a spruzzi d’acqua e polvere; quindi, non abbiamo avuto timori a usarle durante lo sport. Hanno un’ottima aderenza, quindi anche facendo esercizi ad alta intensità non si sono mossi dalle orecchie. Nella corsa l’umidità esterna e il sudore hanno reso un po’ più scomodo tenerle, anche se non sono mai cadute — ma in generale per la corsa consigliamo auricolari senza ear tips e design speciali. Per qualsiasi altro sport all’aperto, invece, ci sembra ottime alternative — anche se non nascono per l’attività fisica.

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Recensione Huawei Freebuds Pro 4: qualità dell’audio davvero superlativa

Comode da indossare, ma come suonano? Partiamo con la parte tecnica, per poi dirvi le nostre impressioni (che però, dopo l’introduzione, potete immaginare). Le FreeBuds Pro 4 hanno un sistema a doppio driver che combina un’unità dinamica da 11mm a quattro magneti con un tweeter a diaframma planare. Questa configurazione permette di coprire una gamma di frequenze da 14Hz a 48kHz. Inoltre, utilizzano la tecnologia Digital Cross-Over per Huawei Sound che permette di separare meglio le frequenze, oltre a utilizzare un equalizzatore adattivo in base alle vostre orecchie e alla posizione degli auricolari.

Supportano il codec L2HC 4.0 per la trasmissione audio lossless fino a 2,3 Mbps quando gli auricolari sono abbinati a smartphone Huawei compatibile. Noi però abbiamo provate a collegarle a smartphone Android diversi, a un iPhone e a un PC Windows — dove abbiamo sfruttato i codec LDAC, AAC e SBC, che sono lo standard per la trasmissione lossless (se ascoltate fonti ad alta fedeltà).

La musica come va ascoltata

Il risultato di tutta questa tecnologia? Una qualità audio sopraffina. Sull’app Huawei AI Life potete scegliere diversi profili, oltre che usare l’equalizzatore per regolare le frequenze come preferite. Noi però abbiamo usato praticamente da subito il profilo Bilanciato, perché permette davvero di ascoltare la musica come gli artisti vorrebbero che l’ascoltassimo.

Canzoni con molti archi e dettagli negli alti (come “Verranno a chiederti del nostro amore” di De André) suonano estremamente precise, da apoteosi. Ma tracce con bassi e sub-bass avvolgenti (come “Not like us” di Kendrick Lamar”) fanno vibrare le orecchie e catturano lo stomaco. Non sono molti gli auricolari da pochi grammi che riescono a gestire generi così diversi senza perdere dettagli in alcune frequenze.

La grande varietà musicale non toglie nulla alla precisione con cui i nuovi FreeBuds riproducono le voci, solitamente nelle frequenze medie. Abbiamo ascoltato podcast, audiolibri e visto video YouTube sempre apprezzando la chiarezza degli interlocutori. Ci hanno sbalordito su tutto il fronte: sono auricolari davvero, davvero molto buoni. Ci sono alternative su un livello simile, ma quasi tutte costano di più. Per fare di meglio, dovete proprio cambiare categorie e comprare cuffie over-ear professionali.

Ottima cancellazione del rumore

Il sistema di cancellazione attiva del rumore (ANC) delle FreeBuds Pro 4 si basa su quattro modalità: dinamica, confortevole, generale e ultra. La modalità dinamica adatta automaticamente il livello di cancellazione all’ambiente circostante — ed è quella che abbiamo utilizzato di più. La modalità ultra è pensata per gli ambienti più rumorosi e permette di arrivare alla riduzione del rumore fino a 100dB, un valore ottimo.

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I risultati sono davvero buoni: in treno abbiamo potuto ascoltare musica e podcast senza che né gli altri passeggeri né il passaggio sui binari ci distraessero. I gommini in foam aumentano l’isolamento, aggiungendo una componente passiva più efficace. Ma per la maggior parte delle persone non sarà necessario averli (se non in contesti particolari, per esempio un lungo viaggio in aereo). Sono i migliori sul mercato? Forse no: ci sono alternative davvero eccellenti in questo campo. Ma sono molto vicini ai migliori (che tendenzialmente costano di più).

La modalità Awareness, attivabile con un semplice tocco o dall’app, permette invece di amplificare i suoni ambientali quando necessario, per esempio se volete restare disponibili in ufficio o mentre camminate per strade per evitare pericoli. Funziona piuttosto bene, anche se non è la migliore che abbiamo provato. Durante le prove per questa recensione, abbiamo comunque preferito togliere una delle Huawei FreeBuds Pro 4 per rispondere a chi ci stava facendo una domanda (anche perché ci sembra più educato!). Ma per stare attenti alla strada o a chi vi chiama, funziona benissimo

Recensione Huawei FreeBuds Pro 4: qualità delle chiamate davvero buona

Un punto di forza delle FreeBuds Pro 4 è la gestione delle chiamate. Il sistema a quattro microfoni, che comprende tre microfoni tradizionali e uno a conduzione ossea, lavora in sinergia con un algoritmo di intelligenza artificiale per distinguere efficacemente la voce dai rumori ambientali. La riduzione del rumore durante le chiamate arriva fino a 100dB, mentre la tecnologia di riduzione del vento mantiene la voce chiara anche camminando (e persino correndo, se riuscite a parlare al telefono mentre fate jogging).

Funziona molto bene, lasciando solo una lievissima nota “metallica” quando cancella il rumore per chi ci ascolta. Ma è davvero minima, e il gioco vale la candela: i nostri interlocutori se ne sono accorti solo quando abbiamo chiesto loro di fare attenzione alla voce, altrimenti sarebbe sembrata una chiamata normale. E il rumore circostante era piuttosto fastidioso.

Funzionalità, comandi e App

Le FreeBuds Pro 4 integrano numerose funzionalità intelligenti gestibili attraverso l’app Huawei AI Life. L’app, scaricabile dall’AppGallery Huawei, dall’App Store per iPhone o dal sito web ufficiale, permette di personalizzare i controlli touch, gestire l’equalizzatore e monitorare lo stato della batteria. Inoltre potete fare un breve test dell’isolamento acustico per gli ear tips, oppure trovare gli auricolari facendo emettere un suono acuto.

Il sistema di controlli touch è intuitivo e personalizzabile. Gli auricolari riconoscono gesti come il pizzico dello stelo, il doppio tap e lo scorrimento per regolare il volume. I comandi rispondono molto bene: non abbiamo mai azionato un’azione per sbaglio

Una caratteristica interessante è la possibilità di rispondere o rifiutare le chiamate con semplici movimenti della testa. Ma dobbiamo essere onesti: l’abbiamo usata solo per provarla per questa recensione. Tuttavia, potrebbe risultare comoda per qualcun altro: meglio averla e non attivarla, che non averla affatto.

La connessione Bluetooth 5.2 risulta stabile, anche se forse avremmo preferito una versione più moderna dello standard per un fattore longevità. Tuttavia, potete collegare fino a due dispositivi. Gli utenti di dispositivi Huawei con EMUI 13 o superiore possono beneficiare di funzionalità aggiuntive, come la connessione multi-dispositivo avanzata e l’abbinamento rapido per prossimità.

Autonomia e ricarica

Anche sull’autonomia, le Huawei FreeBuds Pro 4 superano alla grande i test di questa recensione. Gli auricolari offrono fino a 7 ore di riproduzione continua con ANC disattivato, che si riducono a 5 ore con la cancellazione del rumore attiva. Nei nostri test, siamo arrivati a poco meno — ma è comunque più che sufficiente per l’uso quotidiano. La custodia di ricarica estende l’autonomia totale fino a 33 ore (senza ANC).

Il sistema di ricarica ci ha convinto ancora di più. La ricarica rapida permette di ottenere un’ora di utilizzo con soli 10 minuti di carica tramite USB-C. La custodia, però, supporta sia la ricarica via USB-C che quella wireless a 5W. I tempi di ricarica sono ragionevoli: 40 minuti per gli auricolari, un’ora per la custodia via cavo e un’ora e 40 minuti con la ricarica wireless.

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Recensione Huawei FreeBuds Pro 4: conclusioni

Le Huawei FreeBuds Pro 4 ci hanno offerto un’esperienza premium nel pieno senso della parola durante questa recensione. Non mancano di nulla, e la qualità dell’audio è davvero sopraffina. Se ci sono ancora margini di crescita su cancellazione del rumore e trasparenza, sono comunque di livello assoluto. L’unica nota leggermente negativa è che avremmo voluto una versione più recente del Bluetooth, ma ci siamo accorti della differenza solo leggendo le specifiche tecniche — per il 99% delle persone non cambierà d’una virgola l’esperienza.

Il prezzo di 199€ è premium quanto l’esperienza che offre, e comunque minore delle alternative che riescono in qualche campo a fare leggermente di più: secondo noi sono consigliatissime. Soprattutto perché, con il nostro codice sconto: ASEMPRO4 attivabile al checkout sul sito ufficiale, potete risparmiare ben 30 euro e ottenere, entro la fine del mese, una Huawei Band 9 inclusa. A 169 euro diventano un acquisto davvero imperdibile per chi non vuole compromessi sulla qualità musicale. Fidatevi: è una musica che vale il prezzo in pieno.

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