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La recensione di MLB The Show 25

MLB, Major League Baseball, The Show 25 è un simulatore sportivo che si concentra su uno sport che, nel nostro Paese, ha purtroppo poca risonanza se confrontato al calcio ma che, a livello mondiale, conta un gran numero di appassionati. Tuttavia, non passate oltre semplicemente perché non lo praticate; MLB The Show 25, che vi proponiamo in questa recensione, rappresenta, a nostro avviso, una buona occasione per conoscere e apprezzare uno sport che, nel Vecchio Continente, è considerato di nicchia.

Major League Baseball The Show 25

MLB 25 impostazioni partita

MLB The Show 25, che vediamo in questa recensione, è un simulatore sportivo che cerca di abbracciare un ventaglio molto ampio di pubblico. Il gioco è accessibile sia al giocatore casuale, che ha solo un’idea generale delle regole che si applicano in campo, sia all’esperto, in grado di interpretare le statistiche più complesse. Il grado di difficoltà è selezionabile e può essere reso dinamico, in modo da mantenerci sempre sotto pressione, ma senza mai risultare eccessivo.

Il gioco è molto scenografico, da cui anche il nome. Non mancano, infatti, commenti, inquadrature a bordo campo e passaggi di camera in stile televisivo. Lo stadio di ogni squadra è stato ricostruito con un buon livello di dettaglio ed è possibile selezionare l’orario e le condizioni meteorologiche in cui giocare.

MLB 25 stadio dodgers
La ricostruzione dello stadio dei Dodgers, una delle squadre di Los Angeles

Il gioco del baseball

Prima di addentrarci nei dettagli tecnici, vogliamo fare una piccola precisazione. Il baseball è un gioco che presuppone uno spirito un po’ diverso rispetto ad altri sport a cui siamo più esposti. Gli elementi principali da considerare per godersi questo gioco sono due.

Innanzitutto, i giocatori non hanno il concetto di preparazione settimanale e partita la domenica; un giocatore di Major League si prepara intensamente per mesi e poi, all’inizio del campionato, gioca anche tre partite a settimana. Assomiglia molto più a un lavoro a tempo pieno piuttosto che a un’esibizione sportiva come la intendiamo noi. I giocatori che vediamo, quasi letteralmente, vivono sul campo.

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L’adrenalina si manifesta in maniera diversa. La tensione continua della partita c’è, ma è un po’ più bassa rispetto a quella a cui siamo abituati negli sport in cui tutto è sempre in movimento. L’adrenalina, però, ha un picco tremendo in quella frazione di secondo in cui la pallina arriva verso di noi. Il baseball non è un gioco noioso; ha semplicemente un ritmo tutto suo che bisogna imparare a conoscere.

Un gioco molto gestionale

Diversamente da quello che si pensa, soprattutto se siamo abituati a certi simulatori calcistici, la parte di “abilità sul campo” non è preponderante all’interno del gioco. La simulazione, oltre a tenere conto delle statistiche effettive dei giocatori, è estremamente fedele dal punto di vista dell’esperienza. Si parte dalla velocità di corsa di ogni singolo giocatore, passando per il fatto che sia destro, sinistro o ambidestro, fino a dover gestire la stanchezza dei singoli personaggi per riuscire effettivamente ad arrivare in fondo alla partita.

MLB 25 statistiche giocatori

L’importanza della parte gestionale non appare subito evidente, soprattutto nella prima partita di prova. Proseguendo con gli inning, si iniziano però a notare errori di lancio e battute meno potenti. A un certo punto, ci si rende conto che la gestione dei cambi non è affatto un optional. Possiamo essere in vantaggio di otto punti, ma se il lanciatore perde il braccio al settimo inning perché lo abbiamo massacrato facendogli tirare palle veloci e curve per tutto il tempo, allora siamo destinati a perdere l’incontro.

Soprattutto alzando molto il livello di difficoltà, diventa estremamente importante imparare a interpretare il complesso sistema di statistiche per massimizzare il rendimento dell’intera squadra.

Qualche difficoltà per chi non è esperto

Il tentativo di rendere facile l’approccio, purtroppo, secondo noi, viene meno sotto due punti di vista.

Il primo è che il gioco presuppone una conoscenza molto approfondita delle dinamiche tra le squadre e i giocatori. È possibile giocare sia in Major League sia nei campionati studenteschi con le giovani promesse. Tuttavia, al di là delle preferenze personali per l’una o l’altra città, ogni squadra preconfezionata ha le sue caratteristiche.

joe random UCLA
Once a Bruin, Always a Bruin

Diciamo che c’è una contestualizzazione culturale che per alcuni può rappresentare un ostacolo piuttosto difficile da ignorare. In secondo luogo, ipotizziamo per motivi di mercato, non è stata effettuata una localizzazione in italiano. Purtroppo, questo rende, almeno in un primo momento, le statistiche un po’ difficili da interpretare e anche il commento, a volte arricchito da slang americano, complica la comprensione per i meno esperti.

Nonostante questi due piccoli difetti (che si riescono comunque a superare in breve tempo), abbiamo trovato il gioco estremamente godibile grazie a meccaniche fluide e, tutto sommato, abbastanza intuitive. Le meccaniche cambiano il loro modello di interazione in base al livello di difficoltà, ma anche aumentando la difficoltà non abbiamo riscontrato ostacoli significativi nel mantenere il controllo del gioco.

Attacco e difesa

MLB 25 pitching

Quando giochiamo in difesa, impersoniamo il lanciatore sul monte. Il sistema di controllo, anche se a prima vista può sembrare un po’ intimidatorio, si è rivelato semplice e versatile da usare. Abbiamo la possibilità di scegliere il tipo di lancio da effettuare, personale per ogni lanciatore, controllando anche l’effetto della palla (in alto a destra). La nostra scelta dovrà dipendere non solo dal livello di stanchezza del giocatore, ma anche dalle caratteristiche del battitore (in basso a sinistra). Infine, dovremo mirare dentro o fuori dall’area di strike, tenendo conto di un potenziale errore di traiettoria, influenzato sempre dalla stanchezza.

MLB 25 battuta

Nella fase di attacco, invece, vestiamo i panni del battitore di turno. Qui la situazione è ancora più semplice, nel senso che, con le impostazioni casual, è solo una questione di colpire la pallina al momento giusto. Una volta preso il tempo, diventa quasi impossibile mancarla; una volta colpita, però il gioco si concentra sul diamante. Aumentando il livello di difficoltà, è possibile anche controllare la direzione della pallina, rendendo il tutto molto più interessante. Purtroppo, però, è necessario acquisire una buona padronanza per riuscire a sfruttare bene la meccanica.

MLB 25 diamante

Nel momento in cui la pallina va sull’erba, almeno per la nostra esperienza, la modalità facile darà poca soddisfazione. Nel senso che tutto il gioco viene svolto dagli esterni, che prendono spesso al volo e lanciano direttamente alla base del primo uomo in corsa. Se la battuta va a campanile o se il primo uomo in base è più lento degli altri, sappiamo già come finirà. Aumentando la difficoltà, si abilitano prese e scivolate in prima persona, e la situazione si movimenta non poco.

MLB 25 cool papa

La storia del baseball

Una cosa che abbiamo trovato estremamente interessante all’interno di MLB The Show 25 mentre facevamo questa recensione è una sezione interattiva dedicata alla storia del baseball. Il tema di questa edizione sono i grandi nomi di quella che all’epoca si chiamava Negro League Baseball. Nessuno si offenda per favore; perché, purtroppo, si chiamava proprio così.

Non si tratta solo di una sequenza di filmati, ma anche di una serie di attività di gioco. Ci vengono proposte le vite di personaggi famosi e noi dobbiamo ripercorrere i loro tratti, giocando degli spezzoni di partita. L’ambientazione è riportata agli anni ’20 con grande effetto. L’abbiamo trovata molto interessante per entrare di più, da stranieri, nello spirito del gioco del baseball e capire la cultura che ci gira attorno.

Questa modalità di gioco viene quasi passata in secondo piano come un extra. In realtà, noi la consigliamo subito dopo la partita introduttiva, perché rappresenta anche un ottimo tutorial. Tutorial che purtroppo manca parzialmente nella modalità standard. In modalità normale, infatti, è possibile giocare facendosi dare dei suggerimenti di volta in volta su interfaccia e meccaniche. Li abbiamo trovati un po’ invasivi e non particolarmente fruibili. Molto meglio essere accompagnati attraverso meccaniche di gioco via via più complesse.

La recensione di MLB The Show 25 in breve

MLB The Show 25, che vi abbiamo proposto in questa recensione, è un simulatore sportivo sviluppato con molta cura e adatto sia al giocatore casual che all’appassionato di baseball. Purtroppo, nonostante una sezione dedicata alla storia del baseball che funge molto bene da tutorial, il gioco presuppone una conoscenza abbastanza approfondita della Major League per poter essere apprezzato fino in fondo.

MLB The Show 25 sarà presto disponibile per PlayStation 5 (la versione provata da noi), Nintendo Switch e XBox Serie X.

Se siete appassionati del genere, allora è sicuramente un titolo che vorrete provare. Se non siete esperti ma vi piace l’idea di capire le complesse strategie di cui si compone il baseball, allora potete metterlo nella vostra lista dei desideri e pensarci un attimo. Ma non troppo, perché la stagione della Major League va da marzo a settembre e poi cominciamo con il basket.

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Autore

  • Un boomer con la passione dei videogiochi fin dai tempi di rogue e nethack. Alla fine sono riuscito a farne un lavoro sospeso tra Techprincess e l'accademia. Ho speso gran parte della mia vita a giocare, il resto l'ho sprecato.

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