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La recensione di Samsung Odyssey OLED G6: prestazioni e stile

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Meglio la qualità dell’immagine, o una frequenza di aggiornamento elevata? Per anni i giocatori hanno dovuto farsi questa domanda. Dopo aver provato per questa recensione il nuovo Samsung Odyssey OLED G6, abbiamo capito che i tempi di quel tipo di compromesso sono passati. Questo monitor da 27 pollici combina un pannello OLED QHD (1440p) con un refresh rate di 360 Hz, per una qualità d’immagine splendida e tempi di risposta praticamente istantanei. E anche se non è perfetto (soprattutto nell’uso “da ufficio” abbiamo visto qualche limite), vuole offrire prestazioni e stile senza compromessi al prezzo di 899 euro (anche se l’abbiamo già visto online a 799 euro). Vale l’investimento? Vi aiutiamo a capirlo in questa recensione dell’Odyssey OLED G6 di Samsung.

La nostra recensione di Samsung Odyssey OLED G6

Nella sua linea Odyssey, Samsung ha dimostrato di saper spingersi al massimo. Come nel caso del mastodontico Odyessy Neo G9 da 57 pollici, che offre più spazio per il gaming PC di quanto i giocatori avevano mai sperato. Ma i nuovi arrivati in famiglia, l’OLED G8 e l’OLED G6 (oggetto di questa recensione), puntano meno a strabiliare e offrono invece specifiche da veri top di gamma — pur senza dimenticare lo stile. Se il modello G8 offre risoluzione 4K per 32 pollici, ma con frequenza di aggiornamento a 240Hz, questo modello G6 arriva a 360Hz su 27 pollici in QHD.

Un monitor pensato per giocare ai massimi livelli, quindi, ma che conserva l’estetica elegante della linea su tutto il fronte.

Design e costruzione: eleganza e solidità

Il design del Samsung Odyssey OLED G6 si presenta come un bilanciato connubio di plastica nera e argento, che vediamo anche nei bordi del display vero e proprio. Potete affrancarlo rapidamente al braccio regolabile in altezza (grigio sui tre lati e nero nella parte anteriore) in un secondo, con una forte e soddisfacente presa. La base metallica, ma dello stesso colore argentato delle plastiche, fornisce un sostegno stabile con la sua forma pentagonale. Che però resta sottile, tanto che potete posizionarci sopra una soundbar senza problemi.

Una volta attaccato alla base, potete regolarlo in altezza con una semplicità impressionante, orientarlo in orizzontale o in verticale, e aggiustare come meglio credete lo schermo.

Davanti a voi avrete quindi il rettangolo in 16:9 del display, con bordi neri sottili che nella parte inferiore terminano con un bordo di plastica nera. I quattro lati sono circondati d’argento, con il logo Samsung che sporge dal basso. Guardandolo da dietro, vedete il monitor inspessirvi solo in prossimità del gancio, di una bella plastica nera lucida. Sotto di esso, trovate tutte le porte — che restano così facilmente accessibili da sotto lo schermo.

Misure compatte (ma non per l’alimentatore)

Le dimensioni del monitor sono compatte per un 27 pollici. Misura 61,17 x 35,38 x 4,92 cm senza base (61,17 x 55,42 x 26,35 cm con la base). Il peso di 3,8 kg senza base (6,9 kg con base) lo rende maneggevole, e la sottigliezza dei bordi visti di lato è tagliente.

Meno sottile, invece, l’alimentatore esterno necessario per dare energia a questo monitor, che è decisamente più grande di quello che serve per un laptop. Un po’ troppo ingombrante, chi vuole una scrivania da gaming libera e minimalista dovrà trovare un modo per nasconderlo.

Connettività e funzionalità

Il G6 offre una connettività completa:

Le porte HDMI 2.1 garantiscono la compatibilità con console di nuova generazione, con il supporto per 1440p a 120 Hz su PS5 e Xbox Series X (non potete sfruttare il 4K per via della risoluzione del display).

Da notare, purtroppo, la mancanza di porte USB-C. Tuttavia, apprezzabile la possibilità di collegare due input con il Picture-in-Picture. L’assenza di altoparlanti integrati può essere un punto a sfavore per alcuni utenti. Tuttavia, per un’esperienza di gaming di livello vi consiglieremmo in ogni caso di puntare su soundbar, speaker o cuffie dedicate.

Recensione Samsung Odyssey OLED G6: qualità del display impressionante

Il cuore del G6 è il suo pannello OLED. Questa tecnologia offre neri profondi e un contrasto perfetto. E sì nota davvero, sia durante i giochi che guardando contenuti multimediali (abbiamo guardato House of the Dragon su NOW e i dettagli delle grotte di Dragonstone erano impressionanti). Samsung evita il problema principale degli OLED, il burn-in delle immagini, con soluzioni software come il Pixel Refresh e l’aggiustamento della luminosità dei loghi. Ma consigliamo comunque di impostare un tempo di spegnimento dello schermo quando inattivo che sia rapido (com’è quello pre-impostato).

La risoluzione QHD (2560 x 1440) offre un buon equilibrio tra dettaglio e prestazioni. Su un pannello da 26,7 pollici totali, la densità di pixel risulta elevata (110 PPI): le immagini appaiono nitide e definite. La gamma colori copre il 99% dello spazio CIE1976. L’accuratezza cromatica è eccellente senza bisogno di calibrazioni ulteriori (e i professionisti possono arrivare ad accuratezza perfetta con un po’ di lavoro). L’uniformità del pannello è eccellente. Non notiamo variazioni di luminosità o colore nelle diverse aree dello schermo.

Meno eccellente la luminosità, che tuttavia è buona per un pannello OLED (sia in SDR che HDR). Temevamo, quindi, che soffrisse un po’ i riflessi vicino alla finestra del nostro studio casalingo. Invece, la finitura opaca rende i riflessi praticamente inesistenti, senza rovinare l’esperienza di visione.

Una cosa che non ci è piaciuta molto, nell’uso quotidiano, è la chiarezza del testo, non eccellente come ci aspettavamo. Nulla di grave: stiamo scrivendo questa recensione guardando le lettere comparire su Odyssey OLED G6 senza problemi. Ma conferma il fatto che questo monitor nasca più per le esigenze dei giocatori che dei lavoratori.

Prestazioni gaming

Il refresh rate di 360 Hz è il fiore all’occhiello del G6. L’impatto sull’esperienza di gioco è notevole, perché garantisce fluidità estrema nei movimenti. Siamo piuttosto scarsi negli FPS, ma possiamo assicurarvi che le nostre sconfitte provando Valorant non dipendono dal display, che anzi avrebbe dovuto darci un vantaggio competitivo. Ma, evidentemente, la tecnologia può aiutare solo fino a un certo punto.

Il tempo di risposta di 0,03 ms (GtG) risulta davvero eccezionale, specie considerando la risoluzione e la qualità dell’immagine. C’è il supporto al refresh rate variabile sia su PC che su console, con la tecnologia FreeSync Premium Pro di AMD che funziona al meglio. L’input lag è estremamente basso, con i comandi tradotti istantaneamente sullo schermo.

Il Dynamic Cooling System dissipa il calore dal monitor in maniera efficace, anche se lo stesso non vale per l’alimentatore, che si scalda un po’ anche nell’uso quotidiano.

Fuori dal gioco

Una volta finiti i test con vari giochi (dopo aver perso male negli FPS, abbiamo cercato avventure da giocare singolo per provare a riscattarci), abbiamo anche guardato qualche serie TV e film per scrivere questa recensione di Samsung Odyssey OLED G6. Come già detto, abbiamo visto le ultime puntate di House of the Dragon, ma anche il più colorato Cobra Kai su Netflix e qualche video YouTube di test sugli OLED. La qualità resta impressionante: è perfetto per la multimedialità.

Ma purtroppo non ci pagano solo per testare giochi e serie TV, quindi abbiamo usato il monitor anche per il lavoro d’ufficio. Chi come noi passa la giornata a leggere e scrivere articoli ed email, tende a notare di più i piccoli problemi di chiarezza del testo. Tuttavia, non hanno stancato i nostri occhi. Anzi, se foste molto sensibili, c’è la modalità “EyeSafer” che diminuisce la luce blu in uscita dal monitor. I neri perfetti dell’OLED, tuttavia, ci sembra facciano già un ottimo lavoro nel non stancarci la vista.

Un menu facile da navigare

Accanto alle porte facilmente raggiungibili sotto il display, il monitor di Samsung ha anche un tasto/cursore per navigare nel menu incluso. Potete accedere rapidamente allo spegnimento, alla modalità EyeSafer e al cambio di sorgente. Inoltre, c’è un menu con funzionalità extra. Potete definire le dimensioni dello schermo durante il gioco, attivare l’Adaptive-Syn, e anche il mirino virtuale durante i giochi (questo ci ha aiutato un po’ negli FPS, ma non tanto da recuperare la nostra naturale scarsità).

Inoltre, potete regolare l’immagine a vostro piacimento, attivare la funzionalità Picture in Picture e molto altro. Ci sembra semplice d’usare e ben integrato nell’interfaccia.

Recensione Samsung Odyssey OLED G6: vale la pena acquistarlo?

Durante i nostri test per la recensione e nell’uso quotidiano, abbiamo imparato ad apprezzare molto il nuovo Odyssey OLED G6 di Samsung. Non solo il design è elegante e semplice da regolare in maniera ergonomica, ma il pannello ci ha stupito. La qualità d’immagine dell’OLED è eccezionale, con contrasti perfetti e colori accurati. E il refresh rate di 360 Hz, con un tempo di risposta bassissimo, da una marcia in più a chi gioca. Sebbene la luminosità non sia eccezionale, la finitura opaca evita riflessi fastidiosi.

Il prezzo da 899 euro (che abbiamo però già visto scontato di 100 euro), tuttavia, lo rende adatto soprattutto ai giocatori che hanno bisogno di prestazioni eccezionali ma che non vogliono compromessi sulla qualità dell’immagine. Invece, chi gioca su console o vuole un monitor per l’ufficio casalingo, può trovare soluzioni di alta qualità senza bisogno dei 360Hz (e pagare decisamente di meno).

Chi però vuole 1440p e 360Hz, otterrà anche un design splendido, un’accuratezza di colore elevata e il contrasto perfetto dell’OLED. Trovate tutte le informazioni sul monitor sul sito di Samsung.

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Ultimo aggiornamento 2024-08-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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