Un intero impianto home theatre attorno al vostro collo: Sony ha creato qualcosa di davvero unico con Bravia Theatre U, lo speaker indossabile per tenere sulle spalle tutta la vostra sala cinema che vi raccontiamo in questa recensione. Un prodotto probabilmente di nicchia, ma per chi come noi adora vedersi film e serie TV oppure giocare spaparanzati sul divano è davvero una soluzione intelligente. Con di 300 euro, però, molti utenti potrebbero preferire comprarsi un paio di cuffie di qualità (magari della stessa Sony), perché Theatre U offre l’esperienza perfetta soprattutto a una nicchia specifica di utenti: vi aiutiamo a capire se Bravia Theatre U fa per voi in questa recensione.
La nostra recensione di Sony Bravia Theatre U
Non importa quale sia la causa: i bambini che dormono in un’altra stanza, i vicini che si lamentano, gli orari impossibili in cui preferite guardare film e giocare alla PlayStation, il costo enorme di alcuni impianti; non tutti possono avere un home theatre da cinema. L’alternativa per risolvere molti di questi problemi potrebbe essere utilizzare cuffie di buona qualità. Ma se guardate troppe puntate di fila di una serie o se puntate a giocare per qualche ora il fine settimana (o durante le feste), potrebbero iniziare a dare fastidio sulle orecchie.
La nuova soluzione di Sony vuole proprio colmare la distanza fra questi due mondi: la qualità audio cinematografica e la comodità anche con l’uso prolungato. Prestazioni audio e design sono quindi i due aspetti fondamentali: che compromesso ha scelto l’azienda giapponese fra soundbar e cuffia?
Design e comfort davvero notevoli
Il primo impatto con il Bravia Theatre U di Sony potrebbe lasciare un po’ spiazzati: non siamo abituati a questa nuova categoria di prodotto. Sembra quasi più uno strano cuscino da aereo, quei collari che si comprano in aeroporto per dormire più comodi, ma con le imbottiture sul lato. Dietro al collo passa solo un’asta flessibile in silicone (che potete muovere in qualsiasi direzione per un’ottima vestibilità), mentre sui due lati troviamo due casse rivestite in tessuto.
Il peso di circa 270 grammi è ben distribuito e dopo pochi minuti ci siamo dimenticati di averlo addosso. I materiali ci sembrano di alta qualità e la costruzione è robusta: anche “maltrattandola” un po’, la soundbar da collo di Sony non presenta nessun danno. Il profilo sottile posteriore rende possibile anche guardare la TV mentre siete stravaccati sul divano o sdraiati a letto: se vi sistemate un po’, non dà alcun fastidio.
Sui lati del collare trovate i controlli, che sono piuttosto semplici. A destra troviamo il tasto di accensione e il volume, a sinistra i pulsanti per gestire la riproduzione. Tutti i tasti sono facili da raggiungere e hanno un feedback tattile preciso. Ma dovrete abituarvi a usarli, visto che per qualche ragione il pulsante per alzare il volume si trova più in passo di quello per abbassarlo.
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Un dettaglio interessante è la certificazione IPX4: il dispositivo resiste agli schizzi d’acqua. Questo ci ha lasciato più tranquilli quando lo abbiamo usato mentre pulivamo i piatti con la TV in sottofondo. Infine, apprezziamo che usi il 35% di plastica riciclata e tessuti riciclati per un impatto ambientale minore.
Recensione Sony Bravia Theatre U: tecnologia audio di tutto rispetto
Con l’unico inconveniente dei tasti volumi invertiti rispetto a quello che crediamo fosse più intuitivo, Sony Bravia Theatre U ci è sembrata molto comoda da usare durante i test per questa recensione. Ma l’audio?
Sony ha dotato la sua soundbar da collo sia di Dolby Atmos che di 360 Spatial Sound, una tecnologia proprietaria che crea un campo sonoro tridimensionale. Quest’ultima potrete usarla solo con prodotti Sony: un TV Bravia oppure collegando il dispositivo direttamente a PlayStation. Noi abbiamo però utilizzato un trasmettitore wireless WLA-NS7 (dal prezzo di 60 euro) per poterlo sfruttare anche su TV di altri brand. Se anche collegate Theatre U a un altro TV, però, l’audio Dolby permette un ottimo senso della spazialità — solo che non sarà personalizzato sulle vostre orecchie. Infatti, l’app Sound Connect di Sony chiede di scattare una fotografia delle vostre orecchie per creare una “bolla” audio ancora più immersiva.
Gli speaker sulle vostre spalle permettono di distinguere molto bene il canale centrale, i due canali laterali frontali e i due canali laterali posteriori di un sistema surround “classico”. Manca il canale del subwoofer: la carenza di bassi potenti si fa sentire soprattutto nei film d’azione e nella riproduzione musicale. La spazialità, però, resta davvero ottima: siete immersi nel film che state vedendo.
Un’esperienza cinematografica
A proposito degli usi di questo prodotto, nei film è dove il Bravia Theatre U brilla davvero. I dialoghi sono chiari e nitidi, come quelli che potete aspettarvi da una soundbard di alta qualità. Inoltre, l’audio di effetti e musica è molto dettagliato e la scena sonora è ampia e realistica. Il punto debole sono i bassi. Non aspettatevi il “boom” di un subwoofer. È una limitazione fisica: gli altoparlanti sono piccoli rispetto i subwoofer e non aderiscono all’orecchio per sfruttarne il rimbombo come le cuffie.
Con il limite dei bassi (che si sente molto in film come Top Gun: Maverick o in show come Skeleton Crew), dobbiamo però dire che Bravia Theatre U si comporta molto bene. Offre una buona esperienza sonora senza bisogno di disturbare i vicini o chi dorme nella stanza accanto: sebbene l’audio indossando il dispositivo sia alto, allontanandosi di pochi passi resta solo un leggero rumore. E il fatto di continuare ad ascoltare il video YouTube o la puntata di una serie TV mentre vi muovete per casa in altre faccende affaccendati è davvero comoda.
Gaming immersivo
Non siamo i giocatori più incalliti della redazione, ma non potevamo perdere l’occasione di questa recensione per testare Sony Bravia Theatre U anche nel gaming. Ci siamo improvvisati fattorini post apocalittici giocando a Death Stranding, che ha un buon mix di rumore ambientale e canzoni di sottofondo. Dobbiamo dire che giova davvero all’immersione di titoli di questo tipo.
La latenza ridotta permette di giocare senza problemi anche a titoli online (abbiamo perso ripetutamente a Fortnite per testarlo), specialmente collegandosi direttamente a PlayStation 5. Non manca anche un microfono integrato per le sessioni multiplayer: sentite bene la voce dell’altra persona e loro non si accorgeranno che non state usando cuffie da gaming. Crediamo che i giocatori professionisti punteranno su altre soluzioni, ma per il gamer medio sono un buon compromesso per non avere le cuffie sempre sulle orecchie.
Musica, connessioni e chiamate
Con la musica la spazialità garantita dal Bravia Theatre U ha un impatto meno evidente: la maggior parte delle tracce che trovate in streaming ha solamente due canali in stereo. La qualità audio è comunque molto elevata, ma i bassi poco prominenti rendono meno piacevole ascoltare generi come l’hip-hop. In ogni caso, questo dispositivo non nasce per la musica ma per il cinema — eppure si difende piuttosto bene anche ascoltando qualche brano.
Theatre U dimostra la sua versatilità anche in un altro ambito: chiamate e videochiamate. Grazie alla connessione Multipoint, potete infatti connetterlo a due dispositivi contemporaneamente e passare da uno all’altro. Noi abbiamo scelto di testare TV e smartphone, ma anche collegarsi al PC per il gaming e le videoconferenze non è male. Anche perché le chiamate telefoniche sono chiare grazie a buoni microfoni e la tecnologia Precise Voice Pickup, che isola la vostra voce eliminando i rumori esterni. Il risultato è decisamente sopra le aspettative: si sente bene e i nostri interlocutori ci hanno riportato una qualità della chiamata ottima.
Insomma, se cinema e gaming sono l’utilizzo pensato per Theatre U, in realtà si dimostra flessibile. Potete collegare qualsiasi dispositivo Bluetooth, tablet, smartphone e PC oltre alla TV. Come per delle cuffie, ma senza doverle tenere sulle orecchie.
Batteria e autonomia
La batteria promette circa 12 ore con un uso normale: sono più di quattro film (o tutta la trilogia in versione estesa de Il Signore degli Anelli); una stagione di una serie TV in streaming o diverse sessioni di gaming. E dopo i test di questa recensione, ci sembra che Sony abbia fatto previsioni oneste: anche con diverse sessioni di chiamate e vari esperimenti, siamo arrivati vicini alle 12 ore.
La ricarica completa richiede circa 3 ore, ma con 10 minuti di ricarica rapida si ottiene un’ora di utilizzo, utile quando si è di fretta.
Recensione Sony Bravia Theatre U: verdetto finale
Il Sony Bravia Theatre U è un prodotto particolare, ma che ci è piaciuto molto. Il comfort è eccezionale: si può indossare per ore senza fastidio. E l’audio spaziale (sia in 360 Spatial Audio che in Dolby Atmos) è davvero ottimo. Inoltre, abbiamo apprezzato la versatilità, più vicina a una cuffia che a una soundbar.
Tuttavia, i bassi sono meno potenti di quanto sperassimo: ci sono limiti fisici che nemmeno gli ingegneri Sony hanno potuto superare. E il prezzo da 300 euro, sebbene sia molto distante da soluzioni home theatre premium, è simile a quello di cuffie di alta qualità (come le ottime Sony WH-1000XM5). Molti utenti, quindi, forse preferiranno puntare su cuffie di questo tipo per la maggior propensione musicale e per poterle usare anche in aero o per strada.
Ma se cercate un’alternativa meno “rumorosa” a una soundbar, il Bravia Theatre U è perfetto per chi vuole guardare film o giocare senza disturbare gli altri in casa. Il fatto di poter sincronizzare due unità insieme lo rende per esempio perfetto alle coppie che hanno bambini che dormono nella stanza accanto. E anche i videogiocatori potrebbero sfruttare l’audio immersivo senza la fatica di avere cuffie sulle orecchie.
Insomma, dopo questa recensione di Bravia Theatre U, pensiamo che la “soundbar da collo” di Sony sia ottima, ma solo se risponde alle vostre specifiche esigenze. Probabilmente, resterà un prodotto piuttosto di nicchia. Ma quella nicchia (a cui apparteniamo noi) sarà felicissima di portarle al collo.
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Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API