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Registro delle opposizioni: successo o flop?

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Ci sono conflitti che entrambi gli schieramenti dichiarano di aver vinto. Ci sono manifestazioni che per gli organizzatori sono stati enormi successi, e che hanno portato in piazza decine di migliaia di persone. Mentre per gli oppositori (e, di solito, per la Questura) i numeri e la resa sono stati molto più modesti. Insomma: sovente i risultati di un evento o un’iniziativa sono largamente interpretabili.

Tra questi, pare vada annoverata la riuscita (o meno) del Registro delle opposizioni per cellulari. Come vi abbiamo ricordato in un articolo di qualche giorno fa, infatti, a partire dalla giornata di mercoledì 27 luglio è stata estesa anche ai cellulari (e ai numeri fissi non presenti negli elenchi telefonici nazionali) la possibilità di iscriversi al Registro delle opposizioni.

Ovvero a un servizio pubblico gratuito di proprietà del Ministero dello sviluppo economico. Che, leggiamo nella home page del rinnovatissimo sito, “consente al cittadino di opporsi alle chiamate di telemarketing indesiderate. L’iscrizione annulla anche i consensi precedentemente rilasciati, tranne quelli con i gestori delle utenze e quelli che saranno autorizzati dopo l’iscrizione”.

Cosa è successo, dunque, in questi primi giorni, da quando il Registro è stato “esteso a tutti i numeri telefonici nazionali, fissi e cellulari”?

Le dichiarazioni del ministro Giorgetti

Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti esulta davanti al boom di accessi al nuovo Registro delle opposizioni.

Già nella giornata di lunedì 1 agosto, a pochi giorni dal via, ci sono state più di un milione e duecentomila richieste.

Giorgetti rivendica fieramente la paternità dell’iniziativa. E aggiunge che “le nuove regole si applicano a tutti i call center che operano in Italia, compresi quelli che lavorano da paesi stranieri. Naturalmente è uno strumento che andrà monitorato e dovrà essere flessibile a nuove eventuali esigenze sempre a tutela del consumatore ma anche degli operatori onesti che rispettano le regole.

Auspico, anche per questa ragione, che arrivi al più presto il via libera della Corte dei conti al nuovo decreto tariffe che saranno più basse delle precedenti. Un segno di buona volontà da parte di questo ministero a sostegno delle imprese del settore.

Dopo l’estate ci sarà anche un’importante campagna informativa con lo scopo di raggiungere la stragrande maggioranza dei cittadini che devono essere informati correttamente su questa norma di civiltà”.

Al di là dei numeri

Duole frenare gli entusiasmi del ministro Giorgetti. Ma il cospicuo numero di richieste in pochi giorni non è tanto il sintomo del successo dell’iniziativa, quanto un chiaro segnale dell’esasperazione degli italiani verso le telefonate moleste.

Un conto, infatti, è accedere a un servizio. Altro discorso è che il medesimo servizio funzioni.

Nei primi giorni, in effetti, sembra ci siano stati diversi problemi, come riportato da diverse testate, i cui redattori hanno provato ad accedere. Vediamo quali sono stati i disguidi più vistosi.

Registro delle opposizioni: cosa non ha funzionato

Il numero inizialmente da contattare, l’800265265, era obsoleto, e rimandava a sua volta ad altre due numerazioni: l’800957766 da linea fissa e lo 0642986411 da linea mobile.

Problema ulteriore: nei primi giorni la voce guida forniva per gli smartphone un numero errato, 064298641, senza la cifra finale.

Il sito, peraltro, ha funzionato a lungo a singhiozzo (forse per l’ingente numero di richieste) e più volte è apparsa una schermata che indicava come il sito stesso fosse in manutenzione.

Chi si è iscritto telefonicamente, poi, e ha verificato lo stato della richiesta, in alcuni casi si è visto rispondere che la sua iscrizione sarebbe durata solo 24 ore.

Nel dubbio, anche noi abbiamo fatto due tentativi di iscrizione del nostro numero di cellulare al Registro delle opposizioni. E gli esiti sembrano differenti: male il primo, bene il secondo. Come se, dopo uno sbandamento iniziale, tutto stia iniziando a funzionare a dovere. Vi raccontiamo la nostra duplice esperienza.

I nostri due tentativi di iscrizione

Il nostro primo tentativo di iscrizione è di venerdì 29 luglio. Abbiamo scelto la modalità via mail. Che consiste nel compilare un modulo, inviarlo all’indirizzo iscrizione@registrodelleopposizioni.it e, successivamente, confermando l’operazione. In che modo? Chiamando il numero che sarebbe dovuto apparire nella mail automatica di risposta. Ma la mail non ci è mai pervenuta.

Esito opposto ha avuto il secondo tentativo, effettuato via web la mattina di lunedì 1 agosto. È stato sufficiente inserire la numerazione e contattare il numero che appariva sulla pagina (per la chiamata si hanno a disposizione 5 minuti, dopo di che l’operazione scade). L’iscrizione è stata confermata, e all’indirizzo mail inserito è stata prontamente inviata una comunicazione di presa in carico.

In cui leggiamo: “Trascorso un giorno lavorativo dalla richiesta, per conoscere l’esito dell’operazione puoi chiamare dal numero di telefono per cui hai richiesto l’iscrizione il nostro numero verde 800 957 766 dal fisso o il numero 06 42986411 dal cellulare; in alternativa puoi accedere a Gestisci iscrizione tramite web.”

Unico neo: dopo l’operazione ci è stato attribuito un codice registro, necessario per verificare lo stato della richiesta. Non sarebbe stato male riportarlo anche per mail, perché – immaginiamo – non saranno pochi gli utenti che dimenticheranno di trascriverlo.

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