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Come sono cambiate le regole sui cookie in Italia

Il Garante aggiorna le linee guida

Sapete quell’avviso che appare ogni volta che visitiamo un nuovo sito, e che noi accettiamo compulsivamente senza (quasi) mai chiederci cosa sia?

Sì, esatto, stiamo parlando dei cookie (che molti siti, con buona pace delle regole linguistiche sul plurale dei forestierismi, chiamano cookies).

Ebbene, le regole sui cookie in Italia sono cambiate da domenica 9 gennaio. Il Garante della Privacy ha infatti aggiornato le sue linee guida. E ha spiegato tutte le novità in un pratico documento sotto forma di infografica, scaricabile dal suo sito ufficiale.

Scopriamo in che modo sono cambiate le regole sui cookie in Italia. Non prima di aver fatto un utile ripasso sugli stessi cookie, spiegando in sintesi che cosa sono, a che cosa servono e perché ci viene chiesto se vogliamo accettarli o meno.

Cosa sono i cookie

Cookie è la traduzione di biscotto. E in informatica il cookie (il cui nome completo sarebbe cookie HTTP, ma chi lo usa più) è un piccolo file di testo che viene memorizzato sul dispositivo dell’utente che naviga in determinati siti web.

I cookie sono stati introdotti per memorizzare ciò che si potrebbe acquistare in un dato sito, ma servono anche a tenere traccia delle ricerche fatte su Internet. Oltre che di alcune informazioni inserite in alcuni campi di testo. Come per esempio nome e cognome, indirizzo postale, mail, password, numeri di carte di credito eccetera.

Questi ultimi esempi mostrano come i cookie possano minacciare la privacy degli utenti. Per questo le autorità europee li hanno regolamentati con una legge del 2011, che impone a tutti i siti degli stati membri di informare gli utenti che il sito su cui si sta navigando utilizza una certa tipologia di cookie.

cookie

Gestire le impostazioni dei cookie

Nonostante ad apertura di articolo, scherzosamente (ma non troppo), abbiamo segnalato l’abitudine diffusa di accettare tutti i cookie senza pensarci su, in realtà ci sono impostazioni modificabili nel browser che utilizziamo.

È possibile impedire l’installazione dei cookie e rimuovere quelli già installati, anche se a suo tempo si era dato il consenso. Va però aggiunto che la disabilitazione dei cookie può portare a esperienze di navigazione peggiori in alcuni siti.

I cookie in Italia: le normative del 2014 e del 2021

Prima di scoprire come sono state aggiornate le linee guida del Garante della privacy, facciamo un rapido excursus sulle normative dei cookie in Italia.

La prima delle quali è un provvedimento emanato nel maggio del 2014 dal Garante, che prende spunto dalla normativa italiana in materia di trattamento dei dati personali. L’articolo 122 del Codice della Privacy prevede che le informazioni derivanti dalla tracciatura di un profilo possono essere utilizzate esclusivamente se l’utente ha manifestato espressamente la propria disponibilità a utilizzare i dati.

Con il provvedimento del 10 giugno 2021, il Garante ha formulato le nuove linee guida. Nei sette mesi trascorsi da allora a oggi, i siti e i servizi online si sono potuti (dovuti) adeguare alle normative. E adesso, a partire da domenica 9 gennaio 2022, le indicazioni contenute nelle nuove linee guida sono diventate operative.

Ma cosa cambia? Quali elementi di novità ha introdotto il Garante della Privacy?

Le nuove linee guida sui cookie in Italia: cosa cambia

Intanto, lo scrolling del mouse o la tacita navigazione non basteranno più ad accettare i cookie.

Chiudendo il cookie banner con una X posizionata in alto a destra, l’utente accetterà solo i cookie tecnici e reputati necessari.

Non sarà più possibile invocare il legittimo interesse del titolare del trattamento al posto del consenso per utilizzare gli strumenti di tracciamento online.

Vietato il “cookie wall”, cioè il banner vincolante che impedisce l’accesso al sito se non si siano accettati i cookie.

Inoltre, per evitare di mostrare agli utenti un’infinità di richieste di consenso, un banner potrà apparire più volte solo “se cambiano significativamente le condizioni del trattamento; quando sia impossibile per il sito sapere se un cookie sia stato già memorizzato nel dispositivo; quando siano trascorsi almeno sei mesi dalla precedente presentazione del banner”.

Dovrà poi essere inserito un link a un’area dedicata, dove l’utente selezionerà le funzionalità e le terze parti con cui condividere le informazioni trattate dai cookie. E in calce alle pagine dovrà apparire un link per consentire di modificare le scelte.

I pulsanti dovranno avere tutti la stessa forma e lo stesso colore, per non indurre a una specifica scelta.

Offerta

Le multe

Dal 9 gennaio, tutti i siti non in regola con le nuove norme sui cookie pagheranno multe salate: da 6.000 a 36.000 euro per mancata o insufficiente informativa, e addirittura da 10.000 a 120.000 euro per l’installazione di cookie senza il consenso dell’utente.

Intanto il Garante francese ha comminato due maxi multe di 200.000 euro a Facebook e Google proprio per una violazione sull’utilizzo dei cookie.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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