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Il fondatore di Revolut si schiera contro la guerra in Ucraina

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“Quando crescevo, l’idea di una guerra tra Russia e Ucraina era inconcepibile” Inizia in questo modo la lettera aperta contro la guerra scritta e pubblicata oggi da Nik Storonsky, fondatore della fintech Revolut, una delle realtà più importanti del settore dei pagamenti digitali. Storonsky è nato in Russia, ha cittadinanza britannica ed è di origine ucraina (suo padre è, infatti, ucraino). Il fondatore e CEO di Revolut è molto coinvolto dal conflitto, al pari dell’altro fondatore, Vlad Yatsenko.

La posizione del fondatore di Revolut sulla guerra tra Russia e Ucraina

Il fondatore e CEO di Revolut ha una posizione ben precisa sull’attuale guerra tra Russia e Ucraina. Inizialmente, la fintech ha sostenuto i suoi dipendenti in Ucraina, proponendo delle soluzioni per il trasferimento al di fuori del Paese. Con il post sul blog di Revolut, inoltre, Storonsky si schiera pubblicamente contro la guerra, evidenziano chiaramente il suo pensiero sulla questione. Secondo il CEO di Revolut: “la guerra non è mai la risposta. Questa guerra è sbagliata e del tutto abominevole. Sono inorridito e sconvolto per il suo impatto”.

Donazioni alla Croce Rossa

Nella lettera viene chiarita la possibilità per i clienti Revolut di fare donazioni istantanee e senza commissioni alla Croce Rossa ucraina. Il CEO ha chiarito, inoltre, che Revolut pareggerà le donazioni dei suoi utenti fino a 1,5 milioni di sterline per tutta la settimana. Per leggere tutta la lettera di Storonsky è possibile dare un’occhiata al blog ufficiale di Revolut.

 

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