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Come è cambiato: il sistema bancario

Dalle origini più antiche alla trasformazione digitale

In questi giorni, per questioni personali, abbiamo ripensato a quanto sia cambiato il sistema bancario negli ultimi decenni. Certo, la nostra esigenza di custodire risparmi non è affatto cambiata nel corso dei secoli. Eppure la tecnologia ha influito molto sulla modalità di gestione del denaro, sia da parte nostra sia da quella degli istituti bancari. Senza dilungarci oltre, allora, andiamo a scoprire qual è l’affascinante storia che si nasconde dietro l’istituzione della banca. Considerando che questa affonda le sue radici nell’antichità dei Sumeri e dei Greci.

Le origini del sistema bancario: quando la banca era un templio

La necessità di gestire il denaro è da sempre radicata nell’uomo. Non stupisce, quindi, che già nell’antichità più remota esistessero istituti dove i cittadini potessero conservare i propri risparmi, e usufruire di prestiti laddove necessario. Già ai tempi di Sumeri, Babilonesi e Greci, questa funzione era assolta dai templi. Questi, da un lato, fungevano come luoghi “custodi” di tesori, data l’involiabilità legata alla sacralità della struttura. Dall’altro, invece, svolgevano le funzioni di istituti bancari, dato che i sacerdoti erano soliti prestare ai cittadini il denaro raccolto dalle offerte – chiaramente su interesse -. Alle sue origini, quindi, il sistema bancario era indissolubilmente legato a quello religioso.

Questo legame, però, cominciò ad affievolirsi già dal Medioevo con l’istituzione delle prime banche private ad opera di compagnie commerciali. Queste, a quanto pare, svolgevano la medesima funzione dei templi greci: attingere ai profitti per prestare denaro ai cittadini. Anzi, per agevolare i movimenti i denaro furono introdotte le prime forme di assegno, ossia lettere di credito che evitava alle persone di portare in giro troppi contanti. Insomma, con il passare dei secoli il sistema bancario cominciò a strutturarsi in un modo più organizzato e funzionale. Come dimostra la storia del Banco dei Medici, una delle più note compagnie bancarie del Quattrocento, in grado di rilasciare prestiti persino al Re di Francia, al Re d’Inghilterra e al Papa.

sistema bancario storia

La nascita della banca moderna

È nel Rinascimento che il sistema bancario prende forma. Alla fine del Cinquecento, infatti, nacquero un po’ ovunque banche pubbliche di deposito e di giro, con il chiaro intento di ridurre al minimo i rischi legati al pagamento con metalli preziosi. Da questo momento in poi, quindi, tutti i commercianti di una città cominciarono a depositare i propri profitti in banca, così da agevolare eventuali transazioni tra di loro. I pagamenti tra mercanti, infatti, venivano effettuati solo ed esclusivamente attraverso girate sui libri contabili dell’istituto, così da evitare problemi di qualunque tipo. Un’intuizione italiana, che lentamente prese piede in tutta Europa.

All’inizio del Seicento, infatti, banche di deposito e di giro cominciarono a comparire in tutte le città portuali del Mare del Nord. Tra queste, anche la Amsterdamche Wisselbank, che divenne poi il più grande istituto bancario del Settecento. Ma non finisce certo qui l’evoluzione del sistema bancario. Nei decenni a seguire, infatti, cominciarono a comparire sul territorio anche le cosiddette banche di emissione, ossia istituti deputati ad emettere banconote di taglio fisso. La prima a svolgere questa funzione in modo fisso fu la Bank of England, fondata nel 1694. Eppure, il sistema era ancora destinato a cambiare, dato che il mondo stesso lo era. In questo senso, la seconda rivoluzione industriale segnò una svolta importante nel settore bancario, dato che le imprese cominciarono ad avere sempre più bisogno di capitali massicci, che le singole compagnie commerciali – o famiglie – non potevano garantire.

A questo punto, divenne necessario costituire istituti bancari in forma di società per azioni, così da avere sempre a disposizione capitali ingenti. Per questo stesso motivo, l’Ottocento è segnato dal fenomeno della raccolta bancaria. In questo periodo, infatti, le banche scelsero di rivolgersi ad una clientela selezionata, appartenente per lo più all’alta società, così da gestirne i capitali. Una soluzione utile sia per i clienti sia per gli istituti. Da questo momento in poi, quindi, il sistema bancario andò a costituirsi esattamente come lo conosciamo. A rivoluzionarlo sarà però l’avvento della tecnologia. Vediamo come.

La digital transformation della banca

Nel corso degli ultimi anni il sistema bancario globale è andato incontro ad un’enorma rivoluzione digitale. Merito anche della pandemia, che ha evidentemente accelerato alcuni processi iniziati diverso tempo fa. Ad oggi, nonostante le sedi fisiche degli istituti siano di fondamentale importanza, la maggior parte dei servizi e dei processi bancari sono digitali, così da favorire il cliente nella gestione del denaro. Grazie alla tecnologia, infatti, non solo le operazioni di trasferimento del denaro sono più rapide, ma anche le procedure di gestione della documentazione sono diventate finalmente più snelle. Ora, ognuno di noi ha la possibilità di gestire il proprio conto comodamente da un’App, senza la necessità di doversi recare in banca per qualunque operazione.

sistema bancario

Ma non è solo la smaterializzazione bancaria l’evoluzione più interessante di questa storia. Il sistema bancario del nostro secolo, infatti, è caratterizzato anche da un interessante ricorso all’Intelligenza Artificiale per gestire le enormi quantità di dati dei clienti così da poter rispondere in tempo reale alle loro richieste, e fornirgli assistenza 24 ore su 24. La tecnologia del machine learning, infatti, rende anche più precisa l’analisi dei dati più critici, permettendo di fatto alle piattaforme delle banche di fornire assistenza continuativa al cliente. Assistenti virtuali, chatbot e callbot guidano gli utenti nelle operazioni, permettendo così al personale bancario di occuparsi di questioni più complesse. Insomma, la combinazione tra tecnologia e sistema bancario sembra essere di gran successo per tutti. Per i clienti, per le banche stesse e persino per i loro operatori.

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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