Un’indagine di Netatmo evidenzia come solo 1 italiano su 10 abbia un rilevatore di monossido di carbonio CO in casa. Lo studio, condotto da Netatmo, azienda leader del settore della smart home, in collaborazione con Dynata, parte da un dato preoccupante. Lo studio conferma che il pericolo legato al gas è noto ma, al momento, le contromisure per evitarlo sono molto rare.
I risultati dell’indagine di Netatmo sui pericoli del monossido di carbonio in Italia
Circa l’80% dei casi di avvelenamento da monossido di carbonio in Italia avviene all’interno delle mura domestiche. Da notare che circa il 95% degli italiani sa che il monossido di carbonio è un gas tossico, incolore, insapore e non irritante. Solo il 2% degli italiani è in grado di citare tutte le fonti di CO, andando quindi a riconoscere i rischi. Da segnalare che solo il 34% degli intervistati sa riconoscere tutti i sintomi dell’intossicazione da CO.
Come prevenire i rischi grazie ad un rilevatore
Il 70% degli italiani considera i rilevatori di monossido di carbonio come uno strumento utile per monitorare situazioni a rischio. Da notare, però, che il 25% degli utenti non sa cosa questo tipo di dispositivo. Per quanto riguarda la diffusione dei rilevatori poco più di 1 italiano su 10 possiede un dispositivo di questo tipo in casa. La percentuale più bassa viene registrare al Centro Italia con il 10%.
Nella galleria qui di sotto è possibile consultare tutti i risultati dell’indagine di Netatmo sui pericoli legati al CO in casa:
- Controlla in tempo reale la quantità di monossido di carbonio emessa dai tuoi apparecchi a combustione (caldaia,...
- Allarme da 85 dB e notifica su smartphone in caso di monossido di carbonio.
- Batteria con autonomia di 10 anni*, pari al ciclo di vita del Rilevatore.