L’evento “We, Robot” di Tesla non ha convinto Wall Street. Il titolo dell’azienda è sceso dopo la presentazione di prototipi di robot umanoidi e taxi autonomi: non perché l’idea non piaccia, ma perché sono ancora lontani dalla produzione di massa. In particolare, un analista ha confermato che, sebbene i robot Optimus dell’evento Tesla servissero cocktail e intrattenessero conversazioni, in realtà non erano gesti automatizzati ma telecomandati.
I robot Optimus all’evento di Tesla erano telecomandati (e la Borsa punisce il titolo)
Tesla ha messo in scena uno spettacolo di grande impatto per mostrare le potenzialità future dei suoi robot Optimus. Tuttavia, dietro l’apparenza futuristica si celava una realtà ben diversa: i robot Optimus, presentati come dotati di intelligenza artificiale avanzata, erano in realtà parzialmente telecomandati da operatori umani. Secondo fonti citate da Bloomberg (tramite Futurism), l’IA controllava solo la deambulazione, mentre le conversazioni richiedevano l’intervento di un operatore umano, nascosto poco lontano.
Questa rivelazione ha sollevato dubbi sulla reale capacità di Tesla di portare robot autonomi sul mercato nel breve periodo. Elon Musk ha parlato di robot in grado di “insegnare, fare da babysitter e svolgere lavori domestici“ a breve. Ma fra il fatto che i robot fossero telecomandi, il fatto che Tesla già in passato ha ritardato l’uscita di vari prodotti (come Cybertruck) e anche che robot e taxi sembrino usciti da un film del 2004 , non hanno convinto gli investitori.
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Gli analisti di Wall Street hanno espresso scetticismo. Adam Jonas di Morgan Stanley ha evidenziato l’uso della “teleoperazione“ per controllare i robot, conformando quanto già ipotizzato da più giornalisti presenti all’evento. In altre parole, gli investitori hanno pensato che l’azienda di Musk stia promettendo più di quello che ha ottenuto, mostrando quello che la tecnologia potrebbe essere — ma non quello che è. Il mercato ha reagito negativamente, con un calo delle azioni Tesla all’apertura di Wall Street il giorno dopo l’evento.
Aspettative disattese
Anche il taxi autonomo Cybercab non ha impressionato gli investitori. Il veicolo a due posti arriva forse troppo tardi rispetto a soluzioni come Waymo di Alphabet (la società madre di Google). E il previsto lancio entro la fine del 2026 sembra poco realistico. E il “minivan” autonomo sembra ancora più lontano dalla linea di produzione.
L’azienda di Musk paga in borsa, forse, la somma dei ritardi accumulati su alcuni degli ultimi veicoli elettrici (arrivati con prezzi lontani da quelli promessi da Tesla). Non si fidano più delle promesse, se non inizia la produzione.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API