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Recensione Razer Panthera: un arcade stick da veri combattenti

Abbiamo provato la versione dedicata a Dragon Ball FighterZ dell'arcade stick di Razer

Razer ormai si è costruita un nome solido per quanto riguarda le periferiche professionali per i gamer hardcore, e questo non si riflette solamente nelle sue ottime tastiere meccaniche e mouse da competizione.Negli ultimi anni la società ha espanso la sua influenza anche nel mercato per console, iniziando a creare prodotti di qualità per i pro player abituati soprattutto al pad.
Tra queste Razer ha anche dato vita a una linea di arcade stick professionali chiamati Razer Panthera, successori del primo modello chiamato Atrox e migliorato su tutta la linea.

L’originale è uscito oltre un anno fa, ma recentemente sono arrivate delle versioni griffate a tema dei più importanti picchiaduro del momento, come Dragon Ball FighterZ e Street Fighter V.

Noi abbiamo avuto modo di provare la versione dedicata al picchiaduro di Arc System Works, prodotto da Bandai Namco, e vi raccontiamo delle nostre impressioni dopo diversi incontri nell’arena.

Razer Panthera: l’estetica è importante

Il Razer Panthera Dragon Ball FighterZ Edition si presenta con colori e immagini di alta qualità sulla scocca dedicate al gioco in questione. Oltre al bellissimo disegno rappresentativo del titolo, con alcuni dei personaggi più iconici di Dragon Ball, vi è anche il tocco di classe dove ogni tasto ha impresso sopra l’immagine di una delle 7 Sfere del Drago.

Al di là della bellezza estetica, l’arcade stick si presenta molto solido e stabile, ma al contempo piuttosto leggero nell’utilizzo, con ampio spazio per appoggiare polsi e gomiti e un peso non eccessivo che non dà fastidio nel tenerlo appoggiato sulle gambe nemmeno dopo lunghe sessioni di gioco.

Il Panthera è compatibile con PS4/PS3 e volendo anche su PC. È dotato di 10 tasti, di cui due laterali per Options/Start e Share/Select, comodi così da non premerli per sbaglio. Ha diverse funzioni come il touch pad di PS4, tasti ben definiti per R3 e L3, l’opzione per decidere se lo stick sia l’analog stick destro o sinistro o la croce direzionale e infine un’opzione per disattivare questi tasti in modo da non premerli per sbaglio durante le fasi più concitate delle lotte.

Il Razer Panthera è realizzato pensando ai giocatori più hardcore, desiderosi di personalizzare e reimpostare tasti e levetta. L’interno di quest’Arcade Stick è apribile tramite la pressione del simbolo Razer, con un’apertura a gas di facile utilizzo. All’interno del vano vi è un cacciavite in dotazione con cui sarà possibile riassegnare i diversi tasti o addirittura portarsi parti di ricambio, come tasti aggiuntivi e joystick alternativi. Tutti i tasti e il Joystick sono infatti intercambiabili con nuove parti se il giocatore ne ha la volontà.

I tasti e il joystick in dotazione sono della Sanwa Denshi, azienda rinomata per la costruzione di componenti per arcade stick, che garantisce comandi molto precisi, con il suo Joystick movibile in otto direzioni con una precisione davvero notevole. I tasti, grandi e reattivi al punto giusto, hanno una certa morbidezza al tatto in grado di non affaticare il dito di chi, giocando, lì premerà con forza innumerevoli volte.

Razer Panthera: prove su strada

Ovviamente il primo gioco con cui abbiamo testato il Razer Panthera è proprio lo stesso a cui questo modello si è ispirato, ossia Dragon Ball FighterZ. Il primo impatto per noi che abbiamo principalmente utilizzato il classico pad PS4 per giocare, non è stato proprio rose e fiori. Il motivo è da ricercare però solamente nell’abitudine, perché la differenza di precisione e tale che ci metteremo qualche partita a prendere la giusta confidenza con la calibrazione delle mosse.

Una volta presa la mano si capisce subito la differenza nell’esecuzione di mosse e special e di movimenti più complessi. Con la croce direzionale era sempre un dramma riuscire a fare combo complesse che necessitavano di esecuzioni complesse in pochi millesimi di secondo, grazie a questo arcade stick si potranno eseguire le tipiche “mezzelune” o altri tipi di input spinosi in tempi molto minori rispetto la croce direzionale. Ad esempio la movenza del classico “super salto”, in cui bisogna muovere solitamente il comando direzionale basso e subito dopo alto, risultava problematico col normale pad all’interno di combo veloci e pine di input. Con l’Arcade stick di Razer questo non è invece un problema data l’elevata rapidità di movimento dello stick. Il cavo da collegare alla console tramite USB, dà ottimi tempi di risposta, in grado di garantire nessun problema di input lag.

Picchiando i nostri avversari ci siamo resi conto che la precisione del joystick è in grado di limitare al minimo la possibilità di sbagliare la mossa prevista, basta infatti essere leggermente precisi per scatenare tutta la potenza da guerrieri saiyan. Anche i tasti riescono a dare un’ottima sensazione di comodità, tanto che spesso preferivamo pigiare su due pulsanti insieme piuttosto che su quello adibito a scorciatoia.

Oltre la nostra prova col frenetico gameplay di Dragon Ball FighterZ, siamo riusciti anche a testarlo con un altro tipo di picchiaduro, ossia Soul Calibur VI sempre di Bandai Namco.

I vantaggi dell’utilizzo di quest’arcade stick sono ottimi anche in questo picchiaduro 3D, dalle meccaniche completamente diverse rispetto FighterZ. La tridimensionalità delle arene e delle mosse basate più su un accurato tempismo e strategia, più che su lunghe combo e azioni rapide, danno un feeling totalmente diverso al giocatore. Il vantaggio in questo caso è dovuto alla maggior mobilità dovuta alla semplice doppia pressione verso il basso o l’alto per spostarsi lateralmente, inoltre anche gli attacchi sono meglio gestibili grazie all’ottima distribuzione dei tasti.

Conclusioni

L’arcade stick Panthera di Razer è davvero un gioiello nel panorama dei picchiaduro. Nonostante il prezzo che lo pone automaticamente nella fascia alta (circa 239€) di questo tipo di prodotti, troviamo sia ben realizzato e attento a tutte le esigenze di un esperto del genere picchiaduro, che vorrebbe magari modificarselo o impostarlo in un altro modo.

Una volta presa la mano nel cambio di comandi ci siamo resi conto di riuscire a giocare più facilmente, senza le maledette vesciche che di solito escono a smanettare col pad normale. Seppur non ci riteniamo dei geni in questo tipo di giochi, abbiamo notato che l’esecuzione delle mosse e la precisione dei nostri movimenti, sia in DB FighterZ che in Soul Calibur VI, è indubbiamente aumentata, rendendoci molto più reattivi nella difesa e più veloci in attacco.

Un arcade stick è ormai quasi una prassi per ogni amante del genere picchiaduro, come si può vedere nel panorama eSports, come al famoso EVO tenutosi a Las Vegas ad agosto. Se mangiate pane ed Hadoken non possiamo non consigliarvi l’utilizzo del Razer Panthera per migliorare le vostre capacità combattive.

Razer Panthera Dragon Ball FighterZ Edition

Pro Pros Icon
  • Molto leggero nonostante la stazza
  • Tasti e stick precisi e funzionali
  • Input lag assente
Contro Cons Icon
  • prezzo non per tutti

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Silvio Mazzitelli

Di stirpe vichinga, sono conosciuto soprattutto con il soprannome “Shiruz”, tanto che quasi dimentico il mio vero nome. Videogiocatore incallito sin dall’alba dei tempi, adoro il mondo videoludico perché dopo tanto tempo riesce sempre a sorprendermi come la prima volta. Scrivo ormai da diversi anni di questa mia passione per poterla condividere con tutti. Sono uno dei fondatori di Orgoglio Nerd e sono anche appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese e la mitologia (in particolare quella nordica).

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