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Hacker russi colpiscono il CSM e il Ministero del Lavoro italiano

Il gruppo NoName 057(16) aveva già attaccato l'Italia il 22 febbraio

Il collettivo NoName, noto per le sue simpatie filorusse, ha rivendicato un nuovo attacco hacker ai siti istituzionali del governo italiano. Questa volta, gli hacker russi hanno mirato al sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e al sito del Consiglio superiore della magistratura (CSM). Entrambi, attualmente sono irraggiungibili.

Hacker russi attaccano il CSM e il Ministero del Lavoro in Italia

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Il gruppo NoName 057(16) è lo stesso che ha rivendicato gli attacchi ai siti dei Carabinieri, del ministero degli Esteri, della Difesa e di alcune società private come Tim e A2a nel febbraio di quest’anno.

La rivendicazione arriva attraverso i canali Telegram in lingua russa del gruppo, dove hanno scritto: “Quanti siti italiani pensate che saranno vittime dei nostri disagi oggi?“. Lasciando intendere che ci potrebbero essere ulteriori attacchi nel corso della giornata. NoName 057(16) risulta tra i gruppi russi più attivi nella cyberguerra che sostiene il Cremlino nel conflitto cybernetico in Ucraina.

hacker

Anzi, nasce proprio un anno fa, poco dopo l’ingresso dei carri armati russi nel territorio di Kiev. Il gruppo ha effettuato una serie di attacchi contro enti governativi e infrastrutture critiche in Ucraina e nei Paesi che la supportano.

L’attacco di oggi è solo l’ultimo di una serie di offensive cyber da parte russa di cui l’Italia è stata vittima nell’ultimo anno. Il gruppo NoName non ha specificato la tipologia di attacco sferrato al sito del ministero del Lavoro. Tuttavia, di solito utilizza attacchi Ddos (Denial of Service) che avvengono tramite un’offensiva coordinata di decine di migliaia di tentativi di accesso a dei siti simultaneamente, facendone collassare i server.

Non si tratta di attacchi particolarmente sofisticati. Ma creano disagio agli utenti finali – che tuttavia di solito non rischiano compromissione dei dati. Vi terremo aggiornati nel caso emergessero ulteriori informazioni.

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Source
Repubblica

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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