Site icon Techprincess

Cisco via dalla Russia e dalla Bielorussia

Cisco via dalla Russia e dalla Bielorussia thumbnail

Cisco chiuderà ufficialmente le sue attività in Russia e Bielorussia, come risposta all’invasione dell’Ucraina da parte del governo di Putin. In realtà, la compagnia ha sospeso per la prima volta le attività sul territorio a Marzo 2022, condannando la “guerra ingiustificata” e le violenze contro i civili. Ma ora Cisco ha deciso di rendere definitiva la sua posizione, ed ha avviato così il suo progetto di ritiro dai due Paesi.

Russia: Cisco conferma il suo ritiro dal territorio

Dal nostro annuncio del 3 Marzo, abbiamo continuato a monitorare da vicino la guerra in Ucraina“, così si legge nel blog ufficiale di Cisco. “Ora abbiamo preso la decisione di avviare un’ordinata liquidazione delle nostre attività in Russia e Bielorussia“. E poi ancora: “Ci impegniamo a garantire che i dipendenti colpiti in Russia e Bielorussia siano trattati con rispetto e abbiano il nostro sostegno durante questa transizione. Cisco continua a impegnarsi a utilizzare tutte le sue risorse per aiutare i nostri dipendenti, le istituzioni e il popolo ucraino, nonché i nostri clienti e partner in questo momento difficile“.

Comunicaremo direttamente con clienti, partner e fornitori per risolvere le nostre questioni finanziarie, incluso il rimborso di servizi prepagati e accordi software, nella misura consentita dalle leggi e dai regolamenti applicabili“. Insomma, la decisione di Cisco in Russia sembra essere definitiva. La compagnia sospenderà i suoi servizi. Al pari di quanto è successo con Windows 10 e 11, oramai impossibili da scaricare in Russia.

Exit mobile version