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La guerra elettronica della Russia comincia a dare i suoi risultati

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Mentre l’invasione dell’Ucraina sembra avere una fase di stallo, la guerra elettronica della Russia comincia a dare i suoi primi risultati – o almeno così hanno notato alcuni analisti dell’intelligence -. A quanto pare, infatti, i sistemi russi di guerra elettronica – EW – stanno giocando un ruolo importante nella questione. In particolare, stiamo parlando di sistemi hardware e software in grado di bloccare, intercettare o localizzare le comunicazioni nemiche, che sembrano dare risultati importanti a favore dell’esercito russo.

Russia: la guerra elettronica in Ucraina comincia a funzionare

Una nuova analisi pubblicata su Spectrum, una pubblicazione di notizie prodotta dall’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE), sostiene che nonostante la guerra elettronica della Russia non abbia svolto un ruolo decisivo nell’invasione, ora sta contribuendo ai successi del governo di Putin. “Gli esperti hanno a lungo pubblicizzato la Russia come dotata di alcune delle unità EW più esperte e meglio attrezzate al mondo – ha dichiarato l’esperto Bryan Clark -. Quindi, nei primi giorni dell’invasione del 24 Febbraio, gli analisti si aspettavano che le forze russe prendessero rapidamente il controllo e quindi dominassero lo spettro elettromagnetico“.

Secondo quanto riferito da Clark, in un primo momento i sistemi EW della Russia non sono riusciti a garantire i risultati sperati. Eppure, ora che le truppe russe controllano più territorio in Ucraina e ricorrono a sempre più “tattiche d’assedio” intorno alle città, la guerra elettronica sta cominciando a dare i suoi frutti. Di recente, ad esempio, le truppe russe sarebbero state in grado di bloccare le comunicazioni radar dei droni ucraini, impedendo loro di identificare efficacemente le batterie di artiglieria russe. Oppure, per citare un altro caso, le tecniche di intercettazione consentono alle forze russe di localizzare e prendere di mira l’artiglieria ucraina. Insomma, i primi successi cominciano a vedersi. E questo è solo l’inizio.

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