Secondo uno studio legale di Mosca l’interruzione dei servizi Netflix in Russia rappresenta una violazione dei diritti dei consumatori.
Gli utenti in Russia fanno causa a Netflix: cosa sta succedendo?
A circa un mese dall’inizio del boicottaggio di Netflix in Russia, nel Paese è partita una class action contro il colosso americano. A raccogliere le lamentele degli abbonati è lo studio legale Chernyshov, Lukoyanov & Partners di Mosca, che ora chiede un risarcimento pari a 60 milioni di rubli (circa 685.000 euro).
“La ragione della causa legale è la violazione dei diritti degli utenti russi, a causa del rifiuto unilaterale da parte di Netflix di fornire i suoi servizi in Russia” scrive la Russian Information Agency, che ha lanciato la notizia. Ricordiamo che lo scorso dicembre la Roskomnadzor (l’ente regolatore dei media in Russia) aveva concordato con l’azienda americana il lancio di decine di canali di Stato sulla piattaforma. A seguito dell’invasione in Ucraina la società ha però prima interrotto tale accordo, per poi sospendere il servizio in tutto il Paese.
Netflix è solo una delle numerose aziende occidentali che hanno preso le distanze da Mosca. Per approfondire leggi anche:
