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Russian Doll: giorno dopo giorno – Perché guardarla?

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Russian Doll è arrivata un po’ a sorpresa a inizio febbraio 2019 sul catalogo di Netflix. Non è stata una di quelle serie attese per mesi, né una di quelle che a sorpresa è diventato un successo straordinario. Ha incrociato le strade di un buon numero di persone, aiutata dall’algoritmo o dal passaparola ed è riuscita quasi sempre a conquistarla. Se non sapete di cosa stiamo parlando, siete nel posto giusto perché siamo pronti a spiegarvi perché dovreste guardarla.

Russian Doll, l’eterno ritorno

La protagonista di questo show è Nadia. Una donna libera, che però vive la sua vita in maniera non troppo equilibrata e forse non del tutto felice. Sta festeggiando il suo 36° compleanno in un appartamento di New York City, ma quando uscirà dal bagno tutto cambierà. O meglio, nulla cambierà, per tantissimo tempo.

Piano piano infatti la donna si renderà conto di essere incappata in una sorta di loop temporale. Qualunque cosa faccia, è destinata a morire nei modi più disparati, ma questo non porrà fine alla sua esistenza. Ogni volta infatti si ritroverà in quel bagno, a quella festa, pronta a uscire e ricominciare tutto da capo. E sembra che non ci sia un modo per sfuggire a questo ciclo continuo.

L’idea di un ciclo continuo di ripetizione eterna è uno dei concetti più affascinanti elaborati dal pensiero umano. Questo è sicuramente valido nella filosofia e nella fede, ma anno dopo anno è diventato fondamentale anche nell’intrattenimento. Seminale in questo senso è Groundhog Day (Ricomincio da capo in italiano) di Harold Ramis, che ha segnato indelebilmente l’immaginario.

Ed è indubbio che ci siano delle connessioni tra la pellicola del 1993 e Russian Doll (a partire dal protagonista, cinico e disilluso) la serie Netflix fa un passo in più. Non si tratta di una semplice favola morale per imparare ad apprezzare la vita, ma un complesso racconto che flirta con la fantascienza e i viaggi nel tempo. Da una premessa comune nasce un intreccio allucinogeno che è splendido vedersi dipanare.

Fate entrare i clown

C’è un trend ricorrente negli ultimi anni nell’industria dell’intrattenimento, al di là dei loop temporali di cui sopra, che potremmo riassumere con “mettiamo tutto in mano ai comici“. Sono innumerevoli gli esempi negli ultimi anni di artisti nati nella commedia, se non addirittura nella commedia più sboccata e caciarona, che si sono messi alla prova con ambiti nuovi, ottenendo risultati straordinari.

Si pensi ad esempio a Danny McBride, una delle forze trainanti del ritorno della saga di Halloween, o a Jordan Peele, passato dagli sketch con il collega Keegan-Michale Key, all’Oscar alla sceneggiatura per Scappa – Get Out. Come dimenticare poi Adam McKay che dopo aver raccontato al mondo le dissacranti avventure di Ron Burgundy con Will Ferrell ha diretto in sequenza La grande scommessa, Vice – L’uomo nell’ombra e Don’t Look Up raccogliendo tantissime Nomination e Premi?

Ecco, in tutto questo Russian Doll è un altro pezzo fondamentale del puzzle. Il progetto nasce da Leslye Headland, Amy Poehler e Natasha Lyonne, che è anche protagonista della serie e che nel curriculum ha i film di American Pie e Scary Movie. Da queste tre menti si sviluppa un racconto che è sì commedia, ma è anche molto di più.

Russian Doll corre sulla linea che divide i generi. Pur tenendo un tono leggero sviluppa un intreccio complesso con elementi di fantascienza e di giallo, oltre che riflessioni filosofiche sulla natura umana. E così ci troviamo ancora una volta davanti a un passo avanti nella narrazione, un pacchetto estremamente raffinato che emerge dal lavoro di comici. Insomma, uno show davvero da non perdere.

Russian Doll è il binge perfetto per un week-end

Il nostro consiglio quindi è di prendersi qualche ora e tuffarsi di testa in questa avventura psichedelica. Un percorso intricato, che non risulta mai pesante, ma anzi fa scorrere rapidamente da un episodio all’altro per arrivare al finale. Russian Doll è davvero un’opera che vale la pena di recuperare al più presto, anche in vista dell’uscita della seconda stagione. La divorerete in poche ore e non vedrete l’ora di ricominciare da capo.

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