Oggi, come ogni secondo martedì di febbraio dal 2004, si celebra il Safer Internet Day.
E la ricorrenza internazionale cade appena un giorno prima di quella, fissata ogni anno al 7 di febbraio, della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, istituita nel 2017.
Le due ricorrenze ravvicinate ci permettono di riflettere sulla sicurezza in Rete. Che certamente ha molte declinazioni: pensiamo, ad esempio, ai sempre più numerosi e diversificati attacchi hacker, a danno sia di istituzioni che di aziende o privati. Ma le due specifiche giornate vogliono portare la nostra attenzione soprattutto sulla sicurezza in Rete per quanto riguarda gli utenti più giovani. E qui, come ogni anno, ci aiuta un report di Save the Children.
Il Safer Internet Day
Il Safer Internet Day, istituito dall’Unione Europea nel 2024, è una giornata internazionale di sensibilizzazione per i rischi che comporta utilizzare Internet, e quindi per un uso consapevole della Rete.
Come leggiamo sul sito ufficiale, “Il Safer Internet Day si svolge ogni anno a febbraio per aumentare la consapevolezza di un Internet più sicuro e migliore per tutti, e in particolare per i bambini e i giovani.” Il tema della ventunesima edizione è “Insieme per un Internet migliore”.
Le celebrazioni
Il Safer Internet Day viene celebrato in tutto il mondo con eventi di diverso taglio, in presenza e online, che coinvolgono cittadini di ogni età, con una particolare attenzione agli studenti.
Anche in Italia saranno svariati gli incontri. Fra questi, il Ministero dell’istruzione e del merito ha organizzato un evento alla presenza di 500 studenti, che si terrà a Roma, sull’intelligenza artificiale. Sarà possibile seguire la manifestazione in diretta streaming sul canale YouTube del MIM.
L’iniziativa è organizzata dalla Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico che, dal 2012, coordina il Safer Internet Centre italiano “Generazioni Connesse”, che promuove numerose attività sul tema della sicurezza in Rete e sull’uso positivo degli strumenti digitali.
Il report della Polizia Postale
In occasione del Safer Internet Day sono molti i report che ci danno il quadro della sicurezza in Rete.
Tra i più importanti, quello della Polizia Postale, che tra l’altro si riferisce anche alla già citata intelligenza artificiale. I cui numeri sono impietosi: nel 2023 ci sono state 3.444 denunce per aggressioni online a danno di minorenni.
Il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia online (CNCPO) ha trattato 2.702 casi con 1.131 denunce e 108 arresti. Sono stati visionati 28.355 siti, di cui 2.739 inseriti in black list e oscurati per contenuti pedopornografici. La Polizia Postale ha seguito 353 casi di adescamento online, e in 239 casi le vittime erano minori di 13 anni. Le estorsioni sessuali denunciate sono state 137, i casi di cyberbullismo 291.
I pericoli legati all’IA
La Polizia Postale mette in guardia rispetto ai pericoli legati all’intelligenza artificiale: “La possibilità di riprodurre efficacemente voci, immagini e video familiari per l’interlocutore potrebbe favorire la strutturazione di truffe complesse.
L’ impossibilità di distinguere facilmente il reale dall’artefatto, potrebbe favorire la messa in atto da parte della vittima di comportamenti negativi per la propria persona come il versamento di denaro ad estranei. Dagli Usa arrivano le prime notizie sulla diffusione di questo genere di truffe.”
Il report di Save the Children
Per il Safer Internet Day arriva anche il report annuale di Save the Children. In cui sono segnalate due tendenze da tenere in considerazione per una Rete più sicura. È in diminuzione l’età media del primo accesso in rete, e al contrario aumenta il tempo medio trascorso online dai più giovani.
Leggiamo che “nonostante la legge preveda che un utente possa avere accesso ai social media solo dopo aver compiuto 13 anni, la realtà mostra una presenza massiccia di preadolescenti che hanno aperto un profilo indicando un’età maggiore o hanno usato quello di un adulto, spesso un genitore più o meno consapevole. Il 40,7% degli 11-13enni in Italia usa i social media, con una prevalenza femminile (47,1%) rispetto a quella maschile (34,5%).
Se per molti ragazzi stare in Rete, scambiarsi contenuti e messaggi, rappresenta un elemento di apertura al mondo, al tempo stesso, alcune rilevazioni sugli adolescenti di 11, 13 e 15 anni, mostrano che il 13,5% del campione fa un uso problematico dei social media e il 24% dei videogiochi.”
- Moore-Mallinos, Jennifer (Autore)
Educare al digitale
In occasione del Safer Internet Day, Save the Children ha pubblicato una lista di otto consigli rivolti ai genitori di figli che iniziano ad avvicinarsi alla Rete.
Consigli che in fondo sono riassumibili in uno: i figli non vanno lasciati da soli nemmeno su Internet, ma vanno educati, accompagnati, va spiegato loro il corretto approccio qualitativo e quantitativo alla Rete. E magari va anche dato il buon esempio, in modo che del digitale si apprenda il lato virtuoso.
Su questo concetto Raffaela Milano, Direttrice Programmi e Advocacy Italia-Europa di Save the Children, ha dichiarato: “L’ambiente digitale rappresenta per le giovani generazioni una straordinaria opportunità di abbattimento delle disuguaglianze e di ampliamento degli orizzonti, ma è necessario che tutti i bambini, le bambine e gli adolescenti siano accompagnati nella acquisizione delle competenze indispensabili per navigare in rete in modo creativo e consapevole.”
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API