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Instagram e l’epidemia di abusi online che le donne devono affrontare

Secondo un recente studio, la maggior parte delle donne - in particolare donne di "alto profilo" - subiscono costantemente abusi online

Le donne, di qualsiasi età, posizione o paese, continuano ancora a subire abusi online, in particolare attraverso la piattaforma di Instagram. Un recente studio, che analizza migliaia di messaggi diretti inviati a donne su Instagram, ha scoperto una profonda falla nel sistema di sicurezza della piattaforma. I ricercatori la descrivono come “fallimenti sistematici per proteggere le donne da molestie misogine.”

Instagram e gli abusi che devono affrontare le donne

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Il rapporto, rilasciato dal Center for Countering Digital Hate (CCDH), ha analizzato migliaia di messaggi inviati a cinque donne di un certo spessore e popolarità. Tra di esse troviamo l’attrice Amber Heard; la presentatrice televisiva britannica Rachel Riley; l’attivista Jamie Klingler, la giornalista Bryony Gordon, e la fondatrice della rivista Burnt Roti, Sharan Dhaliwal.

I ricercatori hanno esaminato una cache di 8.717 messaggi delle donne che hanno partecipato e dicono di aver scoperto un’ondata di abusi misogini. Lo studio indica anche i vari modi in cui Instagram, di proprietà di Meta, è stato “negligente” nell’affrontare i problemi.

Tra questi problemi troviamo il fatto che gli utenti non sono in grado di segnalare le note vocali abusive inviate direttamente a loro; non possono inoltre segnalare i messaggi inviati in “modalità vanish” – quando un’immagine viene mostrata solo brevemente prima di scomparire – senza visualizzarli.

Come se non bastasse, gli utenti fanno fatica a scaricare le prove dei messaggi abusivi. Instagram permette anche agli estranei di effettuare chiamate vocali a donne che non conoscono tramite messaggio diretto.

Imran Ahmed, direttore esecutivo del CCDH, ha dichiarato:

C’è un’epidemia di abusi misogini che hanno luogo nei messaggi diretti delle donne. Meta e Instagram devono mettere i diritti delle donne prima del profitto.

I ricercatori hanno ottenuto i messaggi, successivamente analizzati con cura, tramite la funzione di download dei dati di Instagram. Questa consente agli utenti di accedere ad una sorta di archivio dei messaggi inviati da sconosciuti che chiedono loro di inviargli una richiesta di messaggio.

Tuttavia, in alcuni casi, le partecipanti che avevano precedentemente bloccato gli utenti abusivi, non sono riuscite ad accedere a questo archivio delle richieste. Questo significa che solo tre donne su cinque sono riuscite a vedere un’analisi completa della loro storia dei messaggi diretti. Stiamo parlando di Rachel Riley, Jamie Klingler e Sharan Dhaliwal.

Il CCDH ha detto che tali difficoltà di accesso ai dati non sono limitate ai partecipanti dello studio. Segnano infatti un problema più ampio che non permette affrontare in modo adeguato le molestie che continuano a diffondersi online.

Amber Heard, che ha ricevuto messaggi di “errore” quando ha cercato di scaricare i suoi dati, ha detto che la funzione di segnalazione di Instagram “non è facile da usare, non è intuitiva e non è basata sul buon senso”.

Lo studio ha esaminato i messaggi di una piccola parte di utenti di alto profilo. Tuttavia i ricercatori ritengono che tali risultati mettano in evidenza una realtà più ampia per tutte le donne sulla piattaforma. Una realtà spaventosa.

La piattaforma è infatti luogo di minacce di morte, molestie e video e immagini di nudo non richiesti che vengono continuamente inviati senza ricorso.

Cindy Southworth, capo della sicurezza delle donne di Meta, ha dichiarato:

Non siamo d’accordo con la maggior parte delle conclusioni del CCDH. Ammetto però che le molestie che ricevono le donne sono inaccettabili. Ecco perché non permettiamo l’odio basato sul genere o qualsiasi minaccia di violenza sessuale. L’anno scorso abbiamo infatti annunciato misure di sicurezza più forti per le figure pubbliche femminili.

Le misure di sicurezza sono davvero efficaci?

Southworth ha evidenziato le misure di sicurezza, come una casella di posta separata per i messaggi da mittenti sconosciuti. Sono anche presenti strumenti per filtrare i messaggi con parole e frasi abusive comuni. Sembra però che queste misure non servano a nulla.

I ricercatori del CCDH hanno infatti riportato decine di esempi di utenti che inviano alle donne pornografia, immagini di nudo e pornografia modificata per mostrare altri volti (deep fake), senza consenso.

Oltre all’abuso sessuale “basato sulle immagini”, le donne hanno anche ricevuto innumerevoli messaggi violenti e minacce di morte più specifiche. Amber Heard ha detto che riceve frequentemente messaggi che la implorano di uccidersi, o che minacciano il suo bambino. L’attrice ha infatti dichiarato di non sentirsi più al sicuro.

Le linee guida della comunità di Instagram vietano la violenza e attacchi “basati sulla razza, etnia, origine nazionale, sesso, genere, identità di genere, orientamento sessuale, affiliazione religiosa, disabilità o malattie”. Tali messaggi dovrebbero essere rimossi immediatamente ma lo studio del CCDH ha scoperto che spesso non è stato così.

Lo studio ha mostrato che un messaggio su 15 ha violato tali regole. Ha anche mostrato che Instagram non è riuscita ad agire su nove account su 10 che inviavano minacce violente tramite DM.

È possibile che un volume maggiore di abuso contro le donne famose non venga affrontato, visto che le linee guida di Instagram sottolineano che la piattaforma “generalmente consente una conversazione più forte intorno alle persone che sono presenti nelle notizie o hanno un grande pubblico”.

Ma per molti utenti, le molestie su Instagram possono avere un effetto raggelante. Nel 2020, la più grande indagine globale sulla violenza online ha scoperto che una ragazza su cinque (19%) ha lasciato o ridotto significativamente l’uso di una piattaforma di social media dopo essere stata molestata; invece, una ragazza su 10 (12%) ha cambiato il modo in cui si esprime.

Instragram e gli abusi online sulle donne: “Non ci sentiamo più sicure”

Le donne che hanno preso parte a questo studio hanno dichiarato di non sentirsi più sicure con Instagram. Questa avversione può avere un effetto particolarmente dannoso per le molte donne che si affidano alla piattaforma per guadagnarsi da vivere, compresi i collegamenti finanziari e le sponsorizzazioni. Ahmed ha detto:

Gli spazi digitali forniscono modi sempre più importanti per mantenere relazioni, comunicare e costruire marchi personali. Per le donne, tuttavia, il costo di ammissione ai social media è l’abuso misogino e le minacce inviate da chi abusa impunemente.

La piattaforma Meta, in passato, ha fatto dei passi verso la rimozione degli account abusivi. Nel febbraio 2021 ha iniziato a permettere agli utenti di bloccare suddetti account dall’invio di ulteriori messaggi per un periodo stabilito, disabilitando quindi gli account che inviano ripetutamente DM abusivi, e disabilitando nuovi account creati per aggirare le misure di sicurezza.

Secondo le partecipanti, però, queste misure di sicurezza non sono abbastanza. Gordon, che è sempre stata aperta sulle sue lotte con i disturbi alimentari, ha detto che riceve costantemente messaggi abusivi sul suo peso. La donna ha dichiarato:

Quando ripenseremo a questo periodo e al nostro uso completamente illimitato dei social media, proveremo orrore; lo stesso orrore che si prova nel guardare una pubblicità di sigarette in cui si afferma che fumare fa bene.

È bene ricordare che questo non è un problema che riguarda solo le donne famose o di alto profilo, come accennato all’inizio. È un problema che riguarda tutte le donne. Oltretutto non è la prima volta che Instagram viene accusato di essere un social tossico.

Se donne di alto profilo non riescono a contrastare questi abusi, arrivando a dubitare della sicurezza di Instagram e sentendosi costantemente minacciate, in che modo possono difendersi le ragazze normali? Instagram ha il compito di far sentire ogni suo utente al sicuro, indipendentemente dall’età, dal sesso o dalla professione.

Ci auguriamo che Instagram prenda seriamente lo studio effettuato dal CCDH e che inizi a contrastare, una volta per tutte, questi fastidiosi abusi che le donne devono subire sulla piattaforma.

Le donne, ognuna di loro, dovrebbero sentirsi al sicuro e non minacciate ogni singolo giorno.

LEGGI ANCHE: Quanto ne sapete sulla storia delle donne?

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Source
The Guardian

Veronica Ronnie Lorenzini

Videogiochi, serie tv ad ogni ora del giorno, film e una tazza di thé caldo: ripetere, se necessario.

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