Meta ammette di aver rimosso per errore un post sulle pillole abortive

Si torna a parlare ancora una volta di social media e diritto all’aborto. Proprio in queste ore, infatti, Meta ha dichiarato di aver rimosso per errore un post di Planned Parenthood of Michigan che includeva informazioni utile su dove ottenere farmaci per l’aborto. Più nel dettaglio, il contenuto spiegava cos’è un aborto farmacologico, rimandando gli utenti ad un elenco di “fornitori” online di pillole abortive. Un post del tutto informativo, rimosso nonostante in Michigan l’aborto non sia considerato illegale.

Pillole abortive: Meta ammette di aver rimosso un contenuto di Planned Parenthood per errore

“Un aborto farmacologico è un’opzione non chirurgica per porre fine a una gravidanza nel primo trimestre. Approvati dalla FDA per l’uso fino a circa 10 settimane di gravidanza, questi farmaci sono altamente efficaci con pochi rischi di effetti collaterali gravi“. Così recitava il post condiviso da Planned Parentood of Michigan, che includeva un link ad un sito web di fornitori di pillole abortive. Un contenuto che, stando a quanto riportato dalla portavoce Ashlea Phoenicie, è stato limitato per aver violato le linee guida di Facebook, rendendolo visibile soltanto ai follower della Pagine, e non al pubblico intero. “Gli standard della Community si applicano in tutto il mondo e aiutano a mantenere Facebook sicuro e accogliente per tutti“, riferiva la notifica riguardo la limitazione del post.

A quanto pare, però, la questione è stata tutta un colossale errore. L’aborto è una pratica legale in Michigan, e Meta ha chiaramente ammesso di aver rimosso il contenuto per errore. Ed ha persino precisato che la policy di Facebook consente agli utenti di discutere dell’accessibilità e della reperibilità dei farmaci. Incluse, quindi, le pillole abortive. D’altronde, il post è stato ripristinato sulla pagina Facebook di Planned Parenthood of Michigan, ed è ora visibile a tutti gli utenti. La questione, per il momento, sembra essersi risolta. Ma questo non significa che non abbia alimentato la preoccupazione di chi teme che le piattaforme social possano avere difficoltà a gestire i contenuti legati all’aborto dopo il ribaltamento di Roe v. Wade.

Più volte, infatti, in questi mesi le pillole abortive sono state al centro delle questioni di moderazione dei contenuti. Proprio per questo il portavoce di Meta Andy Stone ha chiarito le regole della piattaforma al riguardo. Da quanto ha detto, i contenuti che tentano di acquistare, vendere, scambiare, regalare, richiedere o donare farmaci sono vietati, ma è consentito discutere della disponibilità e dell’accessibilità dei farmaci da prescrizione. In poche parole, il contenuto di Planned Parenthood of Michigan non doveva essere assolutamente rimosso.

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