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Ucraina: le reazioni social del mondo della musica e dello spettacolo

Fin dalle prime ore dell’invasione in Ucraina da parte della Russia esponenti del mondo dello spettacolo della musica hanno espresso il loro dissenso verso la guerra in atto.

Da David Lynch a Madonna: il mondo dello spettacolo condanna la guerra in Ucraina

Le drammatiche immagini alle quali stiamo tutti assistendo non hanno lasciato indifferenti il mondo dell’arte e dello spettacolo. Dopo l’attacco della Russia, l’Ucraina ha ufficialmente interrotto i legami diplomatici con Mosca per una situazione che diventa ogni ora più drammatica. Tra i primi ad esprimere preoccupazione sono stati i leader del mondo occidentale, con il presidente USA Joe Biden che ha promesso gravi sanzioni nei confronti della Russia.

Le reazioni alla situazione in Ucraina da parte di personalità di spicco del mondo della musica e dello spettacolo non si sono fatte attendere sui social media. Yannis Philippakis (dei Foals) e Oli Sykes (Bring Me The Horizon) sono stati solo i primi ad alzare la voce a sostegno del popolo ucraino. Molto attiva anche Madonna, che proprio in queste ore ha paragonato Vladimir Putin ad Adolf Hitler. La Regina del Pop sta anche fornendo informazioni ai propri followers per permettere loro di poter aiutare il popolo ucraino colpito dai bombardamenti.

Durante i SAG Awards che si sono svolti questa notte (27 febbraio) in California, l’attore Brian Cox ha dichiarato che agli attori russi è stato vietato di parlare dell’invasione dell’Ucraina. L’attore – chiamato sul palco per ricevere il premio per il Miglior cast in una serie drammatica per Succession, ha dichiarato: “È davvero, davvero orribile quello che sta succedendo. Ma una cosa che mi ha davvero angosciato è che ai miei colleghi russi è stato detto, minacciati di alto tradimento, che non possono dire nulla sulla questione ucraina. E credo che questo sia una cosa terribile.”

In un video YouTube anche David Lynch ha detto la sua, non disdegnando critiche feroci a Putin: “Oggi stavo pensando agli ucraini e alla canzone ‘Roads’ dei Portishead uscita nel 1994. Se potessi dire qualcosa al presidente Vladimir Putin, gli ricorderei che c’è una legge in natura: ciò che semini, raccoglierai. In questo momento, caro signor Putin, stai seminando morte e distruzione. E dipende tutto da te. Gli ucraini non hanno attaccato il tuo paese. E tutta questa morte e distruzione torneranno a trovarti. […] Il mio consiglio per te è: salva te stesso. Salva gli ucraini. Salva questo mondo. Inizia ad andare d’accordo con i tuoi vicini. Inizia a costruire amicizie. Siamo una famiglia mondiale. Non c’è più spazio per questo tipo di assurdità: ferma subito questo attacco”.

Ucraina: le reazioni social del mondo della musica e dello spettacolo

Nel frattempo i Green Day hanno cancellato un concerto previsto a Mosca. La band capitanata da Billie Joe Armstrong avrebbe dovuto esibirsi allo Spartak Stadium il 29 maggio. L’annuncio è arrivato con un post su Instagram: “Con il cuore appesantito dagli ultimi eventi, riteniamo che sia inevitabile cancellare il nostro concerto allo Spartak Stadium. Il rock’n’roll è per sempre, ma non è questo il momento di pensare ai concerti”.

Sir Elton John ha pubblicato su Instagram una foto con una bandiera ucraina. Ecco come recita la descrizione: “Siamo affranti e sconvolti nell’assistere a questo conflitto. I nostri cuori sono con il popolo ucraino che non merita di vivere questo incubo. Durante questi tempi devastanti, sosteniamo la fine della violenza e della sofferenza in Ucraina in modo che gli aiuti umanitari possano raggiungere coloro che ne hanno bisogno”.

Sentimento condiviso anche da Miley Cyrus, che proprio a Kiev, nel 2019, aveva girato il video ufficiale di Nothing Breaks Like A Heart. In un tweet la cantante ha espresso tutta la sua solidarietà all’Ucraina, chiedendo a gran voce la fine immediata delle violenze.

In una serie di tweet Alex Kapranos (frontman dei Franz Ferdinand) ha espresso le sue opinioni a più riprese. “Il mio cuore va al popolo ucraino e condanno inequivocabilmente l’invasione dello stato russo. Ho avuto la fortuna di trascorrere del tempo nelle bellissime città di Kiev e Odessa, quando ho suonato lì con la band. Le persone che ho incontrato erano cordiali e i miei bei ricordi ora si tingono di una tristezza indescrivibile mentre vedo cosa sta succedendo. L’Ucraina non rappresentava una minaccia per la Russia. Non pensate che Putin abbia intenzione di fermarsi ai suoi confini: lui punta a quelli che erano i confini dell’URSS. Provo affetto anche per il popolo russo, in particolare per le persone che ho incontrato nel corso degli anni e che conosco. Tutte persone sconvolte da questa azione che sta portando ad orribili conseguenze.”

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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