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La recensione di Samsung Galaxy Watch Ultra: non per tutti

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Incredulità e perplessità.
Sono le emozioni che abbiamo provato di fronte alla presentazione di Samsung Galaxy Watch Ultra.
Incredulità perché la sua somiglianza – persino nel nome e nel colore del cinturino – con lo smartwatch top di gamma di Apple era palese.
Perplessità perché non abbiamo potuto fare a meno di chiederci se ce ne fosse realmente bisogno.
E da un lato forse sì.
Certo, non c’era bisogno fosse così uguale alla concorrenza ma sicuramente Samsung, e il mondo Android in generale, avevano bisogno di un orologio smart bene fatto e con queste caratteristiche.

Il problema è che Apple Watch Ultra 2 è un prodotto abbastanza di nicchia.
Per il prezzo, per le caratteristiche, per le dimensioni.
E Samsung Galaxy Watch Ultra è uguale. O quasi. Il prezzo cala notevolmente rispetto alla concorrenza ma aumentano però peso e dimensioni, tanto da sembrare enorme anche accanto al corrispettivo della Mela.
Su un polso piccolo – di un uomo o una donna indifferentemente – la sua presenza è a volte quasi difficile da tollerare, rendendolo poco confortevole da usare sia di giorno che di notte. Anzi, soprattutto di notte. Ed è un peccato perché il tracciamento del sonno è perfetto.

Avremo modo di approfondire più avanti in questa recensione di Samsung Galaxy Watch Ultra ma è importante, a nostro avviso, riuscire a capire che non è uno smartwatch per tutti. Ma per il suo target di riferimento – per gli sportivi, per chi fa attività estreme, per chi non teme questo design – è una delle migliori scelte disponibili oggi sul mercato.

La recensione di Samsung Galaxy Watch Ultra

Smarchiamo subito l’elefante nella stanza.
Abbiamo parlato del nome e del cinturino ma in realtà ci sono molte altre somiglianze con lo smartwatch di Cupertino:

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Ci sarebbe anche la resistenza all’acqua fino a 10 ATM ma, leggendo meglio le note, emerge la differenza tra i due.

Il sito di Samsung dice:

“Galaxy Watch Ultra resiste per 10 minuti immerso in acqua a una profondità di 100 metri secondo lo standard ISO22810. Il test è stato condotto in acqua salata al 5% e acqua clorata a 4 ppm. Galaxy Watch Ultra è resistente all’acqua con valutazione IP68 basata su condizioni di test in laboratorio per l’immersione in un massimo di 1,5 metri di acqua dolce per un massimo di 30 minuti. Non è adatto per attività e immersioni in acqua ad alta pressione. Può essere utilizzato per attività in acqua bassa come il nuoto in piscina o in acque aperte. La resistenza all’acqua non è una condizione permanente e può diminuire nel tempo.”

Apple invece dice:

“Apple Watch Ultra 2 ha una resistenza all’acqua fino a 100 metri, in base allo standard ISO 22810. Può essere usato fino a una profondità di 40 metri per le immersioni amatoriali (con un’app di terze parti compatibile, disponibile sull’App Store), e per sport acquatici ad alta velocità. Apple Watch Ultra 2 non va usato per immersioni a profondità maggiori di 40 metri. La resistenza all’acqua non è una caratteristica permanente e potrebbe diminuire col tempo.”

Vedete la differenza? Apple dice sì alle immersioni fino a 40 metri, Samsung consiglia il nuoto in piscina o in acqua aperte, ma non le immersioni.

Qualcuno potrebbe considerare simile anche il design ma non è esattamente così.

Il supercerchio di Samsung

No, non è una cosa che ci siamo inventati noi adesso.
Il supercerchio o squircle e qui citiamo Wikipedia“è una forma geometrica che unisce le proprietà di un quadrato a quelle di un cerchio. Si tratta di uno speciale caso di superellisse. Il termine squircle è una macedonia delle parole inglesi square (quadrato) e circle (cerchio).”

Insomma, non è il rettangolo di Apple Watch (qualunque modello) e nemmeno il cerchio tipico dei Galaxy Watch. È un ibrido che, a detta dell’azienda, nasce per garantire una maggior resistenza agli urti e che, già che già, permette di rendere più agevole il meccanismo di sgancio e riaggancio del cinturino.
In passato Samsung aveva già proposto un orologio un po’ più rugged – il Watch 5 Pro – che era rotondo e che garantiva un’estrema durabilità ugualmente ma presumiamo che gli ingegneri del colosso asiatico abbiano fatto bene i compiti e scelto questa forma per un motivo.

Il problema è che questa forma lo rende meno comodo per un polso piccolo. Il che va ad aggiungersi ad uno spessore importante, seppur non fuori dal comune, e ad un peso di circa 60 grammi. Paiono pochi sulla carta ma nel complesso tutti questi elementi lo hanno reso un po’ difficile da portare: è scomodo per scrivere al PC, è ingombrante quando si dorme, è una presenza che si fa notare anche durante l’attività fisica e con questo caldo il cinturino contribuirà a far sudare il vostro polso.
Per altro sulla carta dovrebbe essere più piccolo dell’Ultra di Apple visto che abbiamo 47 mm per Samsung e 49 mm per Cupertino ma, dal vivo, pare proprio il contrario.

Dall’altra parte però abbiamo una qualità costruttiva e una solidità di alto livello, sia della cassa che del display. Non l’abbiamo trattato con i guanti in questi giorni quindi durante l’uso, sportivo o quotidiano, ha preso qualche botta ma non ha nemmeno un graffio.

I pulsanti poi sono ben fatti: il loro essere allineati e protetti fa sì che non sia possibile premerli per errore, rischiando di attivare la sirena (che richiede 5 pressioni consecutive) o di interrompere il tracciamento di qualche allenamento.
Tra l’altro i tasti sono personalizzabili seppur le opzioni siano limitate. Ce lo aspettiamo per il pulsante superiore, che permette di tornare alla Home e richiamare l’assistente vocale, e per quello inferiore che è il tasto indietro ma il tasto centrale poteva sicuramente essere programmato per offrire più varietà all’utente.
Senza contare che alla fine dei conti avrete sempre bisogno del touchscreen perché non ci sono compiti e azioni che potete davvero completare solo con i tasti.
Samsung poi ha perso una preziosa occasione: quella di tornare alla ghiera fisica, che su un prodotto così avrebbe avuto un sacco di senso. Invece c’è quella digitale come sul Galaxy Watch 7 ma con la differenza che qui la cornice rialzata vi obbliga a mettere il dito sullo schermo invece che rimanere sul bordino.

L’estetica di Samsung Galaxy Watch Ultra è sicuramente un po’ divisiva. C’è chi la ama, chi la trova brutta, chi la trova idonea allo scopo ultimo, ossia la resistenza.
Potendo scegliere, probabilmente noi opteremmo per un design pulito come quello di Watch 7 ma è ovviamente un parere soggettivo.
Sappiate però che potete scegliere i colori: la cassa può essere Titanium Grey – come il nostro -, Titanium Silver o Titanium White. E anche i cinturini sono di colori diversi, indipendentemente dal tipo scelto, quindi potete adattarlo al vostro gusto senza troppe difficoltà.

Occhio solo al prezzo. La versione base di Galaxy Watch Ultra, che costa 699 € ed è sia Bluetooth che 4G, include il cinturino Marine Band (che è quello che state vedendo in questa recensione). Per gli altri due dovrete aggiungere bene 84,90 €.

Qualche dato tecnico

Prima di arrivare alla parte più interessante di questa recensione, snoccioliamo qualche specifica tecnica.

A disposizione abbiamo un display Super AMOLED da 1,5 pollici con risoluzione 480 x 480 pixel e una luminosità di picco di 3.000 nits sotto la luce del solito. Altissima e perfetta per chi fa attività all’aperto.
La resa poi è ottima ma non ci aspettavamo nulla di diverso da Samsung.

Sotto la scocca c’è il processore proprietario Exynos W1000 a 3nm con 2 GB di RAM e 32 GB di memoria interna, mentre il software è WearOS 5 con la One UI 6 di Samsung.

Ci sono poi la connettività LTE, il Wi-Fi, Il Bluetooth 5.3 e l’NFC per i pagamenti, in aggiunta al GPS a doppia frequenza per tracciare gli spostamenti con maggior precisione anche in presenza di edifici alti o alberi.

E poi ci sono i sensori: il nuovo BioActive 3 in 1 (per ECG, battito cardiaco e saturazione d’ossigeno), l’accelerometro, il barometro, la bussola, il giroscopio e i sensori per la temperatura e per la luce ambientale.

Completa il quadro la batteria da 590 mAh, con il caricabatterie dedicato all’interno della confezione. Senza alimentatore però, quello dovete mettercelo voi calcolando che la porta che vi serve è una USB-C.

Perfetto per lo sport e il benessere | Recensione Samsung Galaxy Watch Ultra

Samsung Galaxy Watch Ultra è progettato per darvi un quadro preciso del vostro stato di salute e benessere: conta i passi, i minuti di attività, le calorie bruciate, il battito cardiaco, l’ossigenazione del sangue e ovviamente tutta la vostra attività fisica.
Potete anche registrare un ECG da condividere poi con un medico e calibrarlo per misurare la pressione arteriosa.
Ora poi c’è anche il punteggio energetico e l’AGEs (Advanced Glycation End Products).
Il primo vi dà un voto in base a quanto avete dormito, quanta attività avete fatto, qual è la vostra variabilità di frequenza cardiaca e molto altro ancora, dandovi poi dei consigli basati sull’AI che abbiamo trovato un po’ scontati ma educativi.
Il secondo invece vi dice come sta invecchiando il vostro metabolismo in una scala che va da Basso ad Alto . Come?
“Il Galaxy Watch misura i prodotti finali della glicazione avanzata, AGE appunto, noti anche come glicotossine. Gli AGE sono composti che si sviluppano naturalmente nel corpo quando le molecole delle proteine e dei grassi vengono ossidate dalle melocele di zucchero. Gli AGE si accumulano con l’avanzare dell’età”, dice l’app Samsung Health.
Non è ben chiaro come questo venga misurato ma ci sono tutta una serie di consigli per abbassare il proprio risultato come adottare una dieta ricca di antiossidanti, scegliere cibi integrali e freschi, rimanere attivo e così via. Insomma, tutte quelle cose che in realtà dovreste già sapere e fare.

Sul fronte dello sport invece Galaxy Watch Ultra si comporta alla grande.
Ci sono una marea di attività sportive che potete tracciare, c’è la modalità multisport per chi fa thriatlon con possibilità di scegliere anche sport differenti, potete aggiungere il percorso che volete dal telefono, potete sfidare voi stessi usando un allenamento precedente e poi avere al termine una marea di dati.
Lo smartwatch di Samsung registra tutto: quanto è durato l’esercizio, che distanza avete percorso, a che velocità, con che ritmo, che zone della frequenza cardiaca avete toccato e coinvolto e per quanto tempo…

L’abbiamo anche portato in piscina a fare un po’ di nuoto e lui riesce a contare anche le bracciate che fate a stile libero. Non vale anche per altri stili ma in compenso quando variate lui lo sa e alla fine vi indicherà quando, ad esempio, avete fatto rana e quando stile libero.
In più lo schermo si blocca quando entrate in acqua per evitare tocchi accidentali.

E poi fa tutto il resto…

Ok lo sport e la salute ma ovviamente ci sono anche le altre funzioni.
L’ultimo arrivato vi permette di visualizzare le notifiche (quali lo scegliete voi), di gestire le chiamate, di rispondere ai messaggi con più metodi di inserimento a disposizione e di accedere al Play Store per scaricare tutte le app di cui avete bisogno oltre quelle già preinstallate a sistema.

L’app Samsung Health poi vi permette di scegliere quadranti, di organizzare le schede e persino l’ordine delle impostazioni, di gestire il Wallet e altro ancora.

Non manca niente.

Funziona tutto con tutto? | Recensione Samsung Galaxy Watch Ultra

Non proprio.
Samsung Galaxy Watch Ultra non è compatibile con iOS ma può essere usato con qualsiasi smartphone con Android 10 o superiori e almeno 2 GB di RAM.

Ci sono però alcune funzioni che richiedono gli smartphone Samsung più aggiornati come, ad esempio, il rilevamento dell’apnea notturna, l’ECG e il punteggio energetico.
C’è anche una funzionalità di doppio pinch (più limitata rispetto alla concorrenza) che addirittura richiede la One UI 6.1.1, che per ora abbiamo solo su Galaxy Z Fold 6 e Galaxy Z Flip 6.

L’autonomia

Ci sono due correnti di pensiero quando si tratta di autonomia: c’è chi vuole almeno una settimana senza pensieri, sacrificando normalmente qualche funzionalità e soprattutto un sistema operativo aperto, e chi invece vuole tutto ma sa che oltre la giornata è difficile andare.

Samsung Galaxy Watch Ultra rientra più o meno in questa categoria. “Più o meno” perché di giornate ce ne regala due senza troppe difficoltà. Ovviamente dipende da quello che fate ma se la cava piuttosto bene. Volendo poi potete attivare il risparmio energetico per coprire fino a 4 giorni.

La recensione di Samsung Galaxy Watch Ultra in breve

Samsung Galaxy Watch Ultra è indubbiamente uno degli smartwatch più interessanti e completi del mercato ma con una serie di elementi che non lo rendono proprio adatto a tutti.
Al netto del prezzo – che sì, è importante ma abbiamo visto sicuramente cifre più alte da parte della concorrenza -, è un prodotto che un po’ per l’estetica e un po’ per la sua natura va a soddisfare un pubblico molto preciso. Anche perché molte funzionalità le ritroviamo su Galaxy Watch 7 che dalla sua ha un prezzo più aggressivo, un design più elegante e dimensioni più compatte.

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