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Starlink offre internet senza censura in Iran

La compagnia di Elon Musk aveva fornito il servizio anche in Ucraina

Starlink, la società di internet satellitare di Elon Musk, ha attivato i propri servizi in Iran. In questo modo le compagnie private americane potranno fornire connessioni senza censura nella nazione, scossa dalle proteste che hanno già provocato oltre 40 morti negli ultimi giorni. Ma resta il problema di consegnare le parabole per ricevere il segnale.

Starlink porta la connessione internet senza censura in Iran

Elon Musk aveva annunciato l’accesso al proprio network di satelliti per la popolazione ucraina dopo l’invasione russa del Paese. E in questi giorni la compagnia ha deciso di fare altrettanto per l’Iran, scosso dalle proteste dopo l’uccisione di Mahsa Amini, uccisa dalla polizia perché non indossava correttamente lo hijab.

Per provare a sedare le rivolte, soprattutto nella zona del Kurdistan ma diffuse in tutto il Paese, il governo ha reagito in maniera volenta. Causando diversi morti fra le protestanti e i protestanti. Ma ha anche “spento” internet, impedendo l’accesso ai social e alle app di messaggistica per organizzare le manifestazioni, oltre che a diversi altri siti.

La connessione tramite satellite Starlink potrebbe dare accesso a internet alle manifestanti iraniane. Ma restano diversi problemi logistici.

Consegnare le parabole per ricevere il segnale

Portare la connessione Starlink in Ucraina ha avuto relativamente pochi problemi. Il governo di Kiev e Starlink si sono accordati per la consegna, per poi distribuire le antenne per ricevere il segnale. La situazione in Iran è diversa.

Già nelle scorse settimane Musk aveva spiegato avrebbe potuto portare Starlink in Iran o a Cuba, se gli Stati Uniti avessero sciolto le sanzioni per gli operatori internet americani. Ma “Ovviamente, il governo iraniano non approverebbe. Servirebbe qualcuno che compri i terminali e li porti di contrabbando in Iran. Ma correrebbero un rischio perché il governo non sarebbe felice di questa cosa”.

Venerdì scorso il governo americano ha sciolto l’embargo per le compagnie americane di telecomunicazione, che possono ora operare in Iran. E domenica è arrivato l’annuncio dell’attivazione del servizio in Iran di Starlink.

Il governo americano si dice pronto a fornire licenze e servizi aggiuntivi per far sì che il “settore privato aiuti gli Iraniani a connettersi”. Ma portare in Iran le parabole per ricevere il segnale servirebbe una collaborazione con il governo iraniano. Oppure portare i dispositivi nel Paese di contrabbando.

Aziende private e il Dipartimento di Stato USA

Alcuni esperti in queste ore speculano che il governo USA ricorra a questi accordi con il settore privato per “celare” il proprio intervento nel Paese, con agenti CIA che stanno già consegnado le parabole alle manifestanti. Ma per ovvie ragioni, queste speculazioni non saranno mai confermate ufficialmente e quindi risulta impossibile capire se effettivamente è quello che sta succedendo.

Molti commentatori fanno notare come Starlink in questo anno sia già stata utilizzata due volte per portare internet ad alleati degli Stati Uniti (o perlomeno ad avversarvi di alcuni dei rivali storici degli USA). Suggerendo che il legame fra l’azienda di Elon Musk e il Dipartimento di Stato sia più profondo di quando sembri.

Ma tutto quello che, in via ufficiale, possiamo davvero affermare è che la rete di Starlink è arrivata in Iran. E ora serve che “qualcuno” porti i ricevitori nel Paese in rivolta. Nella speranza che possa migliorare le condizioni per la popolazione iraniana. Vi terremo aggiornati sulla situazione.

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Source
Ars Technica

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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