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Hyundai Kona Hybrid vs traffico di Roma: chi vince al 90º?

Hyundai Kona Hybrid è stata la compagna di una giornata vissuta come dei calciatori della Roma al Centro Sportivo di Trigoria, tra pioggia, traffico e rigori!

Quando ci è arrivata la mail di Hyundai Italia che ci invitava ad una giornata organizzata a Trigoria, mi sono subito fatto una domanda: “Ma quella Trigoria? Quella della Roma?
Ebbene . Per chi non lo sapesse, infatti, il costruttore coreano è sponsor di molte squadre di calcio e non solo tra cui il Lione, il Chelsea e, ovviamente, la Roma.
Proprio nella “casa” dei giallorossi Hyundai aveva organizzato una partita sul campo “Agostino Di Bartolomei”, dove gioca la Primavera, nel Centro Sportivo “Fulvio Bernardini” di Trigoria (Roma). Il trasferimento da Roma a Trigoria, invece, sarebbe avvenuto usando la squadra titolare delle coreane elettrificate, con la Hyundai Kona Hybrid come nostra compagna di reparto!
Vediamo insieme com’è andata!

Efficienza, il trait d’union tra Roma e Hyundai

Sono certo che, tra di voi, più di qualcuno si sarà chiesto: Cosa c’entra una partita di calcio con le ibride Hyundai?
Ce lo siamo chiesti anche noi, e Hyundai, nella figura di Paolo Sperati (PR Specialist di Hyundai Italia), ce lo ha chiarito. La sua risposta, come quella dell preparatore atletico della AS Roma, Luca Franceschi, è contenuta in una semplice parola: efficienza.

Infatti, il parallelismo tra l’uomo e l’auto è molto più forte di quanto si pensi, soprattutto se consideriamo l’uso dell’energia. Proprio come un’auto, infatti, un calciatore professionista deve saper sfruttare con la maggiore efficienza possibile il carburante necessario a giocare una partita, senza sprechi o picchi nel consumo.
Questa capacità di sfruttare fino all’ultimo le energie presenti nel corpo viene raggiunta tramite un allenamento mirato.

Questo è personalizzato per ogni calciatore, e preparato per colmare eventuali lacune fisiche, anche attraverso alimentazione e idratazione. Ci è stato spiegato, infatti, che l’alimentazione degli sportivi ha raggiunto oggi un livello di attenzione al dettaglio altissima. Il bilanciamento tra proteine, carboidrati e (pochissimi) grassi è fondamentale, così come una corretta alimentazione per arrivare alla fine della partita con ancora energie sufficienti per poter portare a termine la partita senza eccessiva stanchezza e senza il rischio di infortuni muscolari.

La gamma Hyundai elettrificata: efficienza e piacere di guida

Simile è il discorso per le auto elettrificate di Hyundai. La Casa coreana punta per la sua gammaeco” al giusto compromesso tra efficienza e piacere di guida. Nessuna Hyundai ibrida, infatti, ha un cambio CVT, di gran lunga la trasmissione più diffusa tra le auto ibride. La scelta del costruttore di Seoul è, infatti, quella di puntare su un più convenzionale cambio automatico a doppia frizione a 6 marce per le sue ibride pure (Ioniq e Kona) e plug-in (Ioniq), mentre offre anche il cambio manuale sulla Mild-Hybrid della casa, ovvero la Tucson 48V.

Questa scelta comporta una più ardua messa a punto del sistema ibrido, in modo da conservare l’efficienza tipica delle Full Hybrid. Una fatica aggiuntiva che ripaga con un comportamento dinamico molto più piacevole e tradizionale.
Nienteeffetto scooter“, quindi, ma un piacere nel guidare “allegri” che solo un cambio “vero” a doppia frizione è in grado di dare.Non aspettatevi prestazioni ed emozioni da sportiva pura, ma sappiate che qualche soddisfazione è possibile togliersela con tutte le Hyundai elettrificate.

Anche la Kona Electric, una delle auto elettriche con la maggiore autonomia sul mercato (fino a 600 km con un “pieno” se si sta attenti col gas), non rinuncia al piacere di guida.
Grazie al baricentro basso, all’ansia da autonomia ridotta e ai motori elettrici da 204 CV la Crossover elettrica coreana permette di divertirsi non poco!

La nostra “compagna di viaggio”: Hyundai Kona Hybrid

Tra Roma e Trigoria ci sono circa 20 km, di cui circa la metà da percorrersi nel “celebre” traffico romano, a cui va aggiunta la variabile “pioggia torrenziale”.
Quale compagna di viaggio migliore della Hyundai Kona Hybrid?

Molti di voi la conosceranno già, perchè è già comparsa sui nostri schermi e protagonista di un test drive di Fjona, ma andiamo comunque a fare un ripasso delle sue caratteristiche!
Vero e proprio bestseller di casa Hyundai (titolo condiviso con la sorella più grande, la Tucson), la Kona è sul mercato dal 2017. Fin dal lancio è uno tra i Crossover compatti (chiamati anche B-SUV) più apprezzati del panorama attuale. Le dimensioni contenute (4,16 metri), l’altezza da terra maggiore rispetto ad una compatta tradizionale e l’estetica decisamente unica e distintiva hanno decretato il suo ottimo successo di vendite.
Il tutto unito ad una gamma di motori “giusti”, tra cui il 1.0 T-GDI 3 cilindri benzina da 120CV e il 1.6 CRDi diesel da 115 e 136 CV.

Oggi, però, arriva anche la versione Hybrid, che condivide meccanica e tecnologie con la sorella “rasoterra” Ioniq.
Il powertrain, infatti, è formato da un motore 1.6 benzina aspirato a ciclo Atkinson da 105 CV e 147 Nm di coppia e da un motore elettrico da 43,5 CV. Insieme, i due motori sono capaci di dare vita a 141 CV e 265 Nm di coppia complessivi.
Il cambio, come detto, è il doppia frizione DCT a 6 marce, e la trazione è esclusivamente anteriore.

All’interno, le differenze rispetto alle altre Kona sono pochissime.
La più consistente è l’assenza del tachimetro, sostituito da un “potenziometro” che indica quando si sta guidando ecologici, quando si chiede tutta la potenza al sistema ibrido o quando si sta ricaricando.
Insieme alla Kona Hybrid, debutta sulla gamma il nuovo sistema infotainment opzionale da 10,25 pollici.
Posto a sbalzo sulla plancia, ha un touch capacitivo di ottima qualità ed un interfaccia completa, semplice ed intuitiva.

La batteria da 1,56 kWh, capace di dare all’auto solo una manciata km di autonomia elettrica, viene ricaricata recuperando l’energia in frenata e tramite il “Coasting“, ovvero il veleggiamento, attivo tra i 60 e i 150 km/h.

La “nostraKona, dotata di cerchi da 18 pollici gommati Michelin Pilot Sport 4 e praticamente full optional, è offerta a 30 550 euro.
Ho particolarmente apprezzato il colore Blue Lagoon. All’inizio pensavo fosse un po’ troppo appariscente, ma guardandola meglio le dona moltissimo, rendendola ancora più particolare e originale!
Le varie scontistiche (statali e non) sono però capaci di abbassare il prezzo a circa 25 mila euro, cifra alla quale si porta a casa una Hybrid molto ben accessoriata.

Kona vs Traffico: il primo tempo

La partenza era fissata da Piazza dell’Indipendenza, in zona Termini, pronti a percorrere i 19 km che ci avrebbero portati a Trigoria.
Fin dai primi metri, la situazione si prospettava impervia: la pioggia continuava a cadere, e nella mia mente c’era la preoccupazione riguardo al traffico mista alla voglia di arrivare il prima possibile, per ripetere scene di partite in mezzo al fango viste negli ultimi anni in Serie A.
Insieme a tutto ciò, non ha aiutato di certo lo stato delle strade di Roma, con buche e pozzanghere a nascondere vere e proprie voragini, con un traffico che definire “difficile” sarebbe lusinghiero.

Nonostante tutte queste avversità, però, la Hyundai Kona Hybrid si è rivelata una splendida compagna di viaggio. Silenziosa, rilassante e con un buon spunto da ferma (11,6 secondi da 0 a 100 km/ h), sgattaiola svelta tra le antiche vie romane.
Nel primo “assaggio” di traffico romano ha saputo ottenere un consumo di quasi 20 km/l, senza lesinare sul ritmo tenuto.
Degne di nota la ottima visibilità in ogni direzione e i sedili e il volante riscaldabile. Questi, insieme ad un navigatore preciso e puntuale e ad un head-up display tarato molto bene, rendono la guida in città facile e poco affaticante.

Una volta lasciato il centro di Roma, la Kona Hybrid ha dimostrato di non essere a corto di fiato. Certo, il 1.6 T-GDI da 177 CV sarà ben più spigliato, ma il sistema ibrido è tarato molto bene, e la presenza del doppia frizione (comandabile anche con le palette al volante) è un plus non da poco rispetto alle rivali “a variazione continua”.
Sicuramente non è altrettanto valido alla voce consumi, ma nella guida disinvolta è un ottimo cambio, che regala un piacere di guida inaspettato.
Una volta messa la modalità Sport, cambio e motori diventano più pronti e veloci nelle risposte, e le palette del cambio hanno un ritardo di risposta minimo.
Insieme a uno sterzo davvero preciso, un assetto rigido quanto basta e un telaio sorprendentemente valido, con la Kona ci si può divertire quando si incontrano le curve!

La partita: riscaldamento e battaglia in mezzo alla pioggia

Dopo aver superato la cittadina di Trigoria, siamo arrivati a destinazione: il Centro Sportivo dell’AS RomaFulvio Bernardini“.
Dopo il briefing con Sperati, Franceschi e lo staff “nutrizionista” della Roma, siamo andati negli spogliatoi della Primavera, pronti ad entrare sul campo intitolato al compianto Agostino Di Bartolomei, pronti a darci battaglia sul campo da gioco.

Non prima, però, di aver indossato i colori della “Maggica“.
Da una parte il Team Kona, con la più classica divisa giallorossa, dall’altra il Team Tucson, con la divisa bianca con il “lampogiallorosso.
Assegnato al Team Tucson, mi è stato dato il bellissimo ruolo di mezzala destra e il numero 26. Nonostante i trascorsi da portiere 20 kg fa, ero pronto ad avere in mano le “chiavi” del centrocampo del nostro spregiudicato 4-3-3.
Campo a 11, 20 minuti per tempo, calci di rigore in caso di pareggio. Si parte.

Il primo tempo fila via liscio, con la mia precaria preparazione fisica che bussa alla porta e annebbia il cervello, facendo compiere scelte sbagliate.
Molti di noi non hanno una grande frequenza di gioco, ma entrambe le squadre creano delle belle azioni di gioco, tra cui una traversa della nostra squadra su punizione.

Il secondo tempo inizia sotto poche gocce, che presto si trasformano in un temporale decisamente importante.
Nonostante le condizioni meteo proibitive, il gioco non ne risente, restando sui livelli (non eccelsi) della prima frazione.
Nel giro di pochi minuti infatti arriva prima lo splendido gol del vantaggio della squadra Kona, e poi il pareggio della nostra squadra Tucson in mischia dopo un’azione corale.

Le due squadre poi si sono trascinate fino alla fine dei tempi regolamentari, pronti per i calci di rigore sotto il diluvio.
Dal canto mio, il mio rigore l’ho messo a segno, tenendo alto l’onore di Tech Princess e mandando la lotteria dei rigori avanti ad oltranza. Solo un errore ha messo fine ad una serie di rigori infinita, che ha coinvolto persino i portieri e ha consegnato la vittoria nelle mani della squadra giallorossa Kona.

Kona vs traffico (e strade alluvionate): secondo tempo

Dopo la fine della partita è avvenuta la premiazione, con in sottofondo il meraviglioso inno della Roma di Antonello Venditti.

Appena finito, tutti corrono sotto la doccia e un bel pranzo salutare ma molto gustoso e ben realizzato (lo stesso proposto alla prima squadra della Roma quel giorno) pone fine alla nostra giornata a Trigoria.

La nostra Kona Hybrid si è presa tutta la pioggia attendendoci fida e silenziosa, pronta a riportarci a Termini prima che partissero tutti i treni.
Al ritorno, se possibile, ha dato ancora più prova delle sue capacità.
Il nubifragio che ha colpito Roma quel giorno, infatti, ha reso le strade molto intasate e, soprattutto, allagate in alcuni punti.
Ebbene, dove le auto “normali” si fermavano, la Kona grazie ai suoi 17 cm di altezza da terra proseguiva imperterrita, senza aver paura dei veri e propri guadi presenti sulle strade romane.

Nel piccolo tratto di Grande Raccordo Anulare ha dato poi prova di essere a suo agio anche in un contesto autostradale.
Grazie a Cruise Control Adattivo, Lane Keeping Assist e sensore dell’angolo cieco, la Kona viaggia sicura e poco rumorosa a limite autostradale.
Sicuramente, però, se fate tanta autostrada, la Hybrid non è la versione adatta.
Nonostante la spinta non manchi, l’efficienza del powertrain ibrido si perde molto, andando a comportarsi come un’auto aspirata con 105 CV.

Nonostante tutto, però, si comporta bene, e procede svelta verso il centro.
Qui, come ci aspettavamo, troviamo ad attenderci un traffico assurdo, peggiorato dall’orario (16/17) e dalla copiosa pioggia.
Nonostante tutto, la piccola Kona se la cava alla grande, e con un utilizzo quasi nullo del motore termico raggiungiamo l’arrivo in Piazza dell’Indipendenza.

I consumi? A causa delle condizioni assurde e difficilissime, la Hyundai Kona Hybrid registra un consumo lontano da quello dichiarato. Questo però, considerando il livello di traffico, si attesta su 17.1 km/l.
Un risultato davvero notevole, che conferma l’efficienza del sistema ibrido Hyundai.
È inoltre decisamente superiore a quello che avremmo potuto raggiungere con un’auto tradizionale! Con una equivalente Kona benzina penso che sarebbe stato un capolavoro stare sopra i 12 km/l!

Abbiamo ritrovato l’efficienza sia nella Roma che in Hyundai Kona Hybrid? Decisamente si! 

Sfortunatamente, il tempo romano non è stato per nulla clemente con noi. Ciononostante, la gestione dell’evento da parte di Hyundai è stato impeccabile.
Questo, però, ha portato a due inaspettati risultati.
Il primo, quello di aver coronato il sogno di molti di noi di giocare con una maglia gloriosa come quella della Roma, e il mio personale di giocare sotto la pioggia.

Il secondo e più insperato risultato, invece, è stata l’occasione di poter testare la Hyundai Kona Hybrid in un contesto quanto mai reale e difficile.
Pioggia, traffico, allagamenti, strade chiuse e reindirizzamenti, c’era tutto. Ciò che è sempre rimasto è però l’efficienza del sistema ibrido e la sua validità in un contesto vero e imprevedibile.
La piccola ibrida coreana, però, si è dimostrata all’altezza e non ha mai dato l’impressione di essere fuori dalla sua confort zone. Ha mostrato una capacità di adattarsi alla vita quotidiana, ma anche agli imprevisti più duri in modo davvero sorprendente.

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Giulio Verdiraimo

Ho 22 anni, studio Ingegneria e sono malato di auto. Di ogni tipo, forma, dimensione. Basta che abbia quattro ruote e riesce ad emozionarmi, meglio se analogiche! Al contempo, amo molto la tecnologia, la musica rock e i viaggi, soprattutto culinari!

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