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Lo Spid ha raggiunto 36 milioni di italiani. E sta arrivando It Wallet

Se è vero, come è vero, che a fine anno si fanno i bilanci, ciò vale anche per lo Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale attivo dal 2016.

Tempo di bilanci ma anche di previsioni, perché entro la metà del 2024 il governo dovrebbe lanciare It Wallet, il portafoglio digitale che dovrebbe risolvere la dicotomia esistente tra Spid e Cie, proponendosi come identità digitale unica.

Vediamo anzitutto i numeri dello Spid nel 2023, e scopriamo poi cosa sarà It Wallet.

I numeri dello Spid

Una recente ricerca dell’Osservatorio Digital Identity della School of Management del Politecnico di Milano ci ha fornito alcuni numeri sull’utilizzo dello Spid.

Il Sistema Pubblico di Identità Digitale che ci permette di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione ha raggiunto 36,4 milioni di italiani, pari al 61% della popolazione, e al 73% degli over 18. A loro si aggiungono 13.000 minorenni.

Gli accessi totali hanno superato il miliardo, con una media di utilizzo di 25 accessi a utente.

L’obiettivo del Pnrr, fissato a 42,3 milioni di identità digitali entro il giugno del 2026, sembra però lontano, specie per il rallentamento del tasso di crescita. Infatti, la crescita dello Spid dal gennaio al novembre del 2023 ha fatto segnare un +9%, contro il +23% del 2022 rispetto al 2021.

spid identita digitale

 I dati della Cie

Sempre tornando alla dicotomia di cui dicevamo in apertura, la ricerca dell’Osservatorio ha fornito anche i dati della crescita della Cie, la Carta d’identità elettronica.

Ne sono in possesso 39,3 milioni di italiani, con un tasso di crescita del +23%. Tuttavia, la versione digitale (che si abilita tramite l’app CieID) è ancora poco utilizzata: sono solo 4 milioni gli utenti che negli ultimi 10 mesi l’hanno usata per accedere ai servizi online.

La dicotomia Spid-Cie

I dati più o meno equivalenti che riguardano Spid e Cie mostrano come l’identità digitale sia – in modo poco comprensibile – sdoppiata in due dispositivi spesso sovrapponibili.

Avevamo discusso del problema in un articolo pubblicato lo scorso febbraio, e per tutto il 2023 la questione è rimasta aperta.

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, aveva detto che l’obiettivo sarebbe stato quello di “spegnere gradualmente Spid, che raccoglie una serie di identità digitali, e facilitare l’azione delle nostre imprese e dei cittadini con la Pubblica amministrazione. Tutti dovremo cominciare a spegnere lo Spid e avere la carta d’identità elettronica come unica identità digitale”.

C’era poi stata una rettifica, sollecitata anche dai gestori che erogano il servizio Spid, e il sottosegretario aveva più genericamente auspicato l’approdo a un’identità digitale unica, sotto forma di app. Ma, ci si era domandati, in concreto come avrebbe funzionato?

It Wallet

La risposta a quest’ultima domanda sembra finalmente essere arrivata.

Il governo starebbe lavorando a It Wallet, un portafoglio digitale che dovrebbe essere integrato nell’app IO.

All’interno di It Wallet saranno contenuti tutti i documenti oggi nella carta d’identità elettronica, ma anche la patente di guida, il codice fiscale e la tessera elettorale.

Una prima versione di It Wallet dovrebbe essere disponibile entro la metà del 2024 per tutti, mentre già all’inizio del nuovo anno un piccolo numero di utenti dovrebbe sperimentare l’applicazione.

Ma cosa resterà di Spid e Cie? L’uno e l’altra, con buona probabilità, non saranno abbandonati, ma confluiranno appunto nel portafoglio digitale It Wallet. I dettagli tecnici dovrebbero comunque essere definiti nelle prossime settimane.

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Il portafoglio digitale europeo

A prescindere da come funzionerà nel dettaglio il nostro It Wallet, è altamente probabile che il portafoglio digitale italiano (che sarebbe il primo nella Ue) avrà vita breve.

Entro il 2026 è infatti prevista l’introduzione in Europa dell’European Digital Identity Wallet, l’identità digitale comune che sarà nelle tasche di tutti i cittadini del nostro continente.

Come si legge nella pagina dedicata al futuro documento, già nel settembre del 2020 la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen pensava al wallet: “La Commissione proporrà un’identità elettronica europea sicura. Una di cui abbiamo fiducia e che ogni cittadino può utilizzare ovunque in Europa per fare qualsiasi cosa, dal pagare le tasse al noleggiare una bicicletta. Una tecnologia con cui possiamo controllare quali dati vengono utilizzati e come”.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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