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Storia (e chiusura) della divisione mobile di LG

L’azienda della Corea del Sud uscirà dal mercato degli smartphone entro la fine di luglio. I successi e i fallimenti del marchio

Per ripercorrere brevemente la storia di LG partiamo dalla fine.

Come abbiamo scritto in un altro articolo, LG ha promesso che gli aggiornamenti per Android saranno garantiti per altri tre anni. La notizia consola in parte gli affezionati del marchio, dopo la dichiarazione shock di lunedì 5 aprile, quando i vertici dell’azienda sudcoreana avevano annunciato l’uscita dal mercato degli smartphone.

Ripercorriamo le vicende di questi ultimi giorni e la storia di LG.

Storia di LG: cosa succederà dopo la chiusura della divisione mobile

Dopo l’annuncio della chiusura della divisione mobile da parte di LG, prevedibile epilogo di una storia recente costellata da passi falsi, gli affezionati al brand sudcoreano si sono allarmati.

I telefoni LG in circolazione sarebbero stati ancora aggiornati? Gli upgrade del sistema operativo Android sarebbero stati bloccati? E quelli relativi alla privacy?

In questo senso, la risposta dell’azienda è avvenuta a stretto giro, e in parte ha tranquillizzato la sua utenza.

I vertici di LG hanno infatti dichiarato che il marchio continuerà a distribuire gli aggiornamenti ad Android 11 per alcuni dispositivi, come confermato sul sito ufficiale. Anche l’aggiornamento ad Android 12 continuerà, ma non è ancora stabilito per quali modelli.

In una nota ufficiale LG ha inoltre annunciato un “impegno di tre anni” in questa direzione e una “garanzia di tre aggiornamenti del sistema operativo Android” per alcuni modelli e di due per altri.

storia LG
LG B1200

Privacy e hardware

L’azienda sudcoreana ha fatto anche sapere che gli aggiornamenti sulla privacy continueranno a essere assicurati, ma non si sa per quanto tempo. Avremo notizie più precise prima della chiusura definitiva della divisione mobile, che dovrebbe avvenire entro il prossimo 31 luglio.

Sul versante hardware, i centri di assistenza continueranno a riparare i telefoni e gli accessori continueranno a essere sviluppati. Sarà invece limitata (sino all’esaurimento delle scorte, supponiamo) la  fornitura di telefoni, che saranno ancora prodotti a scartamento ridotto nel secondo semestre del 2021, oltre che di custodie e protezioni per lo schermo.

L’uscita di LG dal mercato degli smartphone

Con un comunicato datato 5 aprile, la LG Electronics ha dunque ufficializzato la chiusura della divisione mobile entro il 31 luglio di quest’anno.

La decisione, si legge nel comunicato, “permetterà all’azienda di focalizzare le risorse su aree in crescita come i componenti per i veicoli elettrici, i dispositivi connessi, la smart home, la robotica, l’intelligenza artificiale e le soluzioni B2B, così come piattaforme e servizi”.

LG ha inoltre dichiarato che “lavorerà in collaborazione con fornitori e partner commerciali per tutta la chiusura dell’attività di telefonia mobile. I dettagli relativi all’occupazione saranno determinati a livello locale.”

smartphone lg

Breve storia di LG: nascita e ascesa

LG Electronics, costola di LG Group, nasce nel 1958 e a partire dagli anni ottanta del secolo scorso si afferma con prepotenza nel mercato del sud-est asiatico. La sua produzione è incentrata su radio, televisori, frigoriferi, condizionatori e lavatrici.

Negli anni Novanta si affaccia sul mercato europeo, dove sbarcherà con tutti gli onori nel 2001.

L’Italia (assieme alla Russia) è tra le prime nazioni a scoprire i telefoni GSM di LG, tra i quali ricordiamo il B1200.

Nel 2002 esce il W7000, con display a 256 colori e risoluzione 128×160 pixel, e l’anno successivo il G5500, con display a 65.000 colori (un’infinità per quei tempi) e tastiera slide.

E nel 2006 è la volta dell’LG Chocolate, che inaugura la serie Black Label, e l’anno successivo del Prada, il primo smartphone con lo schermo capacitativo (cioè che funziona col tocco del dito), battendo sul tempo l’iPhone.

Nel 2009 tocca al GW620, il primo smartphone Android di LG.

Per quanto riguarda i numeri, nel 2005 l’azienda sudcoreana è il quarto produttore di smartphone, e sale al terzo posto (dietro Apple e Samsung) tra il 2010 e il 2013.

Ed è proprio del 2013 il lancio del G2, il primo smartphone con alcuni tasti di comando posteriori e lo stabilizzatore ottico nella fotocamera.

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Una fine annunciata

La tendenza inizia a mutare nel 2016, con il lancio del G5. Si trattava del primo device modulare dell’azienda, che però non ha avuto l’impatto desiderato sul pubblico. E LG ha registrato un calo delle vendite di oltre il 4% rispetto all’anno precedente.

Da allora, la diminuzione delle vendite è stata costante. E nemmeno i due recenti colpi di coda, i modelli Velvet e Wing, sono riusciti a risollevare il trend.

La divisione smartphone di LG è in piena fase discendente ormai da 23 trimestri consecutivi. E le perdite complessive pare ammontano a una cifra superiore ai 4 miliardi di dollari.

I dirigenti di LG si sono quindi trovati a prendere una decisione sofferta ma saggia.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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