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Google aggiunge la “Modalità Ospite” ai suoi dispositivi smart

A partire da oggi i dispositivi Google Nest saranno dotati della nuova "Modalità Ospite"

A partire da oggi i dispositivi Google in lingua inglese, come Nest Hub e Nest Mini, saranno dotati della nuova “Modalità Ospite“. Una funzione molto simile alla “Modalità Incognito”, che permette agli assistenti vocali di proteggere la privacy degli utenti. Attivando questa opzione, infatti, le vostre ricerche non saranno memorizzate dall’account Google e alcune informazioni personali, come ad esempio il vostro calendario, non potranno essere mostrate. Nonostante questo, potrete comunque utilizzare il dispositivo per le funzioni semplici: impostare un timer, riprodurre un brano musicale o altro.

Google: dispositivi dotati della nuova “Modalità Ospite”

Per attivare la nuova funzione vi basterà pronunciare la frase “Ehi Google, attiva Modalità Ospite“. E questo basterà a proteggere la vostra privacy quando avete invitato a casa qualcuno e non volete che il vostro dispositivo Google riveli le vostre informazioni personali. Come gli impegni salvati nel calendario, ad esempio. Ma la nuova modalità dei dispositivi intelligenti del colosso tecnologico non funziona proprio come la cosiddetta “Navigazione in incognito” di Chrome.

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Per funzionare correttamente i dispositivi Google hanno bisogno di essere collegati al vostro account personale, e questo già potrebbe rappresentare un dettaglio che stride con il concetto di privacy. In ogni caso, se volete attivare la modalità, sapete che l’assistente vocale sarà più discreto quando alla gestione dei vostri dati personali. Una volta disattivata, il dispositivo tornerà a salvare le ricerche sul vostro account personale. Ma, come annunciato dalla società lo scorso Agosto, non salverà le vostre registrazioni per scelta predefinita, a meno che non siate voi a sceglierlo.

Come anticipato, la nuova modalità sarà disponibile soltanto sui dispositivi Google Nest in lingua inglese, ma non è detto che presto non possa essere utilizzabile anche in altre lingue. Una cosa è certa: il colosso tecnologico sta facendo di tutto per migliorare l’esperienza dei suoi assistenti vocali. E sembra anche riuscirci bene.

 

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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