Mercedes AMG One, ecco la hypercar con meccanica da Formula 1

Il ramo “HPP” (High Performance Powertrains) di Mercedes AMG, che si occupa abitualmente della F1 del marchio, ha applicato “la sua ricetta” a una vettura commerciale che prende il nome di Mercedes AMG One. Un’omologazione che sa quasi di un miracolo visto che il cofano posteriore ospita un minuscolo V6 1.6 turbo di Formula 1. Un motore che da solo sviluppa 574 CV a 9.000 giri, con interposto interruttore a 11.000 giri. Come si può ottenere così tanta potenza da un motore così piccolo (359 CV/litro)? Con un turbo che soffia fino a 3,5 bar! In breve, non è il tipo di meccanica che i centri di certificazione sono abituati a vedere. 

Ma la Mercedes ci è riuscita. Questo, grazie all’integrazione di due filtri antiparticolato e ben sei convertitori catalitici (quattro in metallo, due in ceramica). Inoltre, il capo progetto ha confermato l’AMG One si avvia sistematicamente in modalità elettrica, il tempo necessario per far sì che i catalizzatori metallici arrivino alla giusta temperatura.

La Mercedes AMG One è spinta (anche) da quattro motori elettrici

Se 574 CV sono buoni, non sono molti per un’hypercar. Per aumentare la potenza totale AMG One si basa su quattro motori elettrici. Il primo (denominato MGU-K) è collegato all’albero motore da un sistema di ingranaggi. Da solo, sviluppa 120 kW (163 CV). Il secondo, che sviluppa 122 CV, serve per azionare il turbo nelle fasi a bassa velocità per eliminare i tempi di risposta durante i promemoria, e anche per recuperare energia quando il turbo gira a pieno regime. Rimangono quindi due motori elettrici: uno per ogni ruota anteriore, per un totale di 326 CV.

In totale, l’AMG One sviluppa quindi ben 1063 CV. E non dimentichiamo che si tratta di un ibrido ricaricabile, con una batteria da 800V di appena 8,4 kWh raffreddata da un sistema specifico, che permette comunque di percorrere circa 18 km in modalità elettrica. Soprattutto, questo dà alla One risultati sorprendenti nel test di certificazione: 198 g/km di CO2 e 8,7 l/100 km nel ciclo combinato WLTP. 

Infine, oltre a un turbo assistito elettricamente accoppiato a recupero di energia (il famoso MGU-H), il V6 monoturbo dispone di un booster a valvole pneumatiche.

L’AMG One è fornita con trazione integrale. I motori anteriori azionano ciascuno una ruota e dispongono di una funzione Torque Vectoring molto avanzata. Il V6 è collegato alle ruote posteriori tramite uno specifico cambio robotizzato a sette rapporti (che integra 4 dischi frizione in fibra di carbonio) che deve gestire l’ardore di un sei cilindri in grado di spingere la One a 100 km/h in meno di 3 secondi, e, senza perdere potenza, fino a 350 km/h.

Diverse le modalità di guida in programma, che consentono in particolare di giocare sulla rigidità delle molle delle sospensioni (spingitori al posteriore) e sull’altezza da terra, che può essere abbassata di 3,7 cm. Mercedes ha installato automaticamente generosi dischi carboceramici da 398 mm all’anteriore e 380 mm al posteriore.

Prezzo da record

Essendo l’AMG One costruita su una struttura monoscocca in carbonio, tutto o quasi contribuisce alla rigidità dell’insieme. All’interno, anche i sedili sono parte integrante della struttura, essendo regolabile solo l’inclinazione dello schienale, così come il volante e i pedali.

Un abitacolo ipersportivo con un volante in gran parte ispirato a quello di una F1, che incorpora un pacchetto di comandi relativi alla guida e un display a LED per indicare il regime del motore.

La produzione sarà molto limitata a sole 275 AMG One che saranno assemblate in Germania, con le prime consegne nella seconda metà del 2022. Il prezzo è di circa 2,7 milioni di euro tasse incluse, il che la rende una delle Mercedes “di produzione” più costose della storia.

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