Scarlett Johansson, tra le voci e i volti più riconoscibili di Hollywood, non ha gradito il fatto che una pubblicità generata con l’Intelligenza Artificiale (AI) abbia clonato la sua voce. E non ha gradito al punto da fare causa all’azienda.
Come l’intelligenza artificiale ha usato la voce di Scarlett Johansson senza il suo consenso
Tutto è cominciato quando un editor di immagini chiamato Lisa AI: 90s Yearbook & Avatar ha pubblicato in rete una pubblicità di circa 22 secondi. Lo spot mostrava il volto e la vera voce di Scarlett Johansson (riprendendo delle scene dal backstage del film Black Widow). Tuttavia, subito dopo, la voce clonata cominciava a sponsorizzare l’applicazione.
Alla fine della pubblicità lo sviluppatore dell’app, Convert Software, aveva inserito un testo che specificava che le immagini erano prodotte da Lisa AI e che non avevano nulla a che fare con l’attrice. I portavoce di Johannsonn hanno dichiarato a Variety che l’attrice non è mai stata una testimonial ufficiale per l’app e che il suo avvocato, Kevin Yorn, è già stato incaricato di intraprendere le dovute azioni legali.
“Non prendiamo queste cose alla leggera. Come siamo soliti fare in queste circostanze, utilizzeremo tutti gli strumenti legali a nostra disposizione”, ha affermato Yorn in una nota a Variety.
Questo ennesimo episodio è solo l’ultimo di una serie di casi che hanno visto le star di Hollywood private del proprio diritto alla personalità. Poche settimane fa uno studio di igiene dentale aveva utilizzato l’AI per inserire Tom Hanks in una propria pubblicità.
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