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Mortal Kombat 11 Aftermath recensione: i viaggi nel tempo kontinuano

La trama principale prosegue con nuovi personaggi e ritorni inattesi

Mortal Kombat 11 Aftermath recensione

Mortal Kombat 11: Aftermath, la prima maxi-espansione di Mortal Kombat 11, è disponibile a partire dal 26 maggio 2020. Per la prima volta non ci troviamo di fronte ad una semplice aggiunta di qualche contenuto extra, un nuovo personaggio o una nuova modalità di lotta: Aftermath è un vero e proprio sequel. Per la prima volta nel genere picchiaduro, la storyline prosegue con nuovi colpi di scena e 5 nuovi capitoli pieni d’azione e ritorni inattesi. Un titolo dunque che non viene abbandonato a sé stesso con qualche contentino per i fan (come ad esempio skin e personaggi extra), ma tre nuove ore di gioco che vi terranno inkollati allo skermo.

Mortal Kombat 11 Aftermath recensione: trama

Al termine della modalità storia di Mortal Kombat 11 abbiamo lasciato un neo dio Liu Kang alle prese con la clessidra del tempo di Kronika. L’alterazione delle linee temporali causata dalla titanide ha portato morti e devastazione in diversi reami. È compito del nuovo protettore della terra ricreare una nuova realtà, ma qualcosa sembra non funzionare. Da un portale di fuoco ecco apparire inaspettatamente tre nostre vecchie conoscenze: lo stregone Shang Tsung, il guardiano NightWolf ed il dio del vento Fujin, fratello di Raiden. Isolati da Kronika stessa nella dimensione del vuoto, sono riusciti a liberarsi e fuggire dopo la sua morte.

mortal kombat 11 aftermathShang Tsung spiega a Liu Kang che utilizzare la clessidra del tempo è impossibile senza l’ausilio della corona di Kronika, andata però distrutta in frantumi durante l’ultimo sconto tra lei e Liu Kang. L’unico modo per risolvere la situazione è tornare indietro nel tempo e rubarla prima che Kronika ne entri in possesso. E così un improbabile trio di alleati parte in questa nuova missione, riavvolgendo il tempo fino al momento dello scontro tra Kotal Kahn e Shao Kahn nell’arena. Per quanto tenteranno di non alterare il normale corso degli eventi, non tutto andrà come previsto. Primo tra tutti il coinvolgimento dell’ex Regina Sindel.

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I nuovi personaggi

I personaggi che per la prima volta diventano giocabili in Mortal Kombat 11 sono il dio del vento Fujin, la regina Shokan Sheeva e un outsider, il cyborg Robocop.

Fujin è apparso per la prima volta come personaggio giocabile in Mortal Kombat 4. Il suo nome ha origine dalla divinità shintoista del vento, Fūjin. Fratello di Raiden, ne condivide gli oneri di guardiano della Terra. Il suo potere si basa sul vento, grazie al quale riesce a creare cicloni, dardi, librarsi in aria, e sfruttare le potenzialità della sua spada. È uno dei personaggi più letali: non immediato nell’utilizzo, serve un po’ di pratica per padroneggiare alcune combo.

Sheeva è la Regina metà dragone del popolo Shokan. Dotata di 4 braccia e forza sovrumana, è la guardia del corpo del Kahn di turno ed era una fedele servitrice della regina Sindel, madre di Kitana. I suoi attacchi sono molto potenti ed implacabili, non brilla per agilità ma ogni colpo risulta devastante. Riesce anche a padroneggiare delle sfere infuocate per attacchi a distanza. Un kombattente versatile che si fa apprezzare fin da subito da qualsiasi giocatore.

Mortal Kombat Aftermath recensione

L’outsider

Robocop non fa parte dell’universo di Mortal Kombat, così come prima di lui il Joker, Spawn e Terminator. Ma forse proprio la presenza di quest’ultimo ha causato il suo arrivo in Aftermath. Qualcuno ricorda forse il celebre videogame RoboCop Versus The Terminator del 1993? Robocop è il classico long range fighter: grazie alle sue armi da fuoco è letale quando lontano. Col combattimento corpo a corpo rischia di essere penalizzato, soprattutto contro kombattenti rapidi come Kitana o Noob Saibot.

C’è spazio per tutti

I fan della saga non potranno non apprezzare lo spazio che è stato dato nel sequel a quei personaggi rimasti nell’ombra durante gli avvenimenti di Mortal Kombat 11. Shang Tsung è uno dei pilastri della saga, e nel bene o nel male risulta affascinante ed iconico, per la sua astuzia ed il suo stile di combattimento. Anche i fan del film e della serie TV non potranno non “amarlo”.

Anche Nightwolf, in passato elemento fondamentale per la trama, torna finalmente ad utilizzare tutta la sua forza ed il suo spirito combattivo per proteggere una realtà sull’orlo della distruzione.

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Shang Tsung

Mortal Kombat 11 Aftermath: e morirono felici e contenti

Un’antica meccanica di gioco fa il suo ritorno in Aftermath: quella delle Friendship. Avete sconfitto il vostro avversario ma oggi siete particolarmente buoni? Non ve la sentite di strappargli la colonna vertebrale e preferite che il loro intestino rimanga dov’è? Ottimo, la Friendship è ciò che fa per voi! Potrete concludere il combattimento con una grigliata, dei passi di danza o abbracciando un morbido peluche. Non ci sarà nessun altro spargimento di sangue, con un “finale” che fa il suo ritorno dopo ben 14 anni. L’ultimo titolo in cui erano presenti le Friendship è infatti Mortal Kombat Trilogy, del 1996.

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Oltre alle Friendship fanno ritorno tre arene di nostra conoscenza, ovvero l’indimenticabile Klassic Dead Pool, la Soul Chamber (vitale per la trama e per un’ottima Stage Fatality) e la Retrokade arena. Proprio quest’ultima sembra essere la più richiesta dai fan di vecchia data: si tratta di una sala arcade completamente vuota, in cui un proiettore posizionato a terra proietta in modo random tutte le vecchie arene a 16 bit dei titoli originari.

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Friendship, Stage Fatality e nuove arene sono disponibili grazie ad Aftermath ma anche chi non acquisterà l’espansione potrà goderne a titolo gratuito, effettuando un semplice aggiornamento.

Mortal Kombat 11 Aftermath recensione: acquistarlo o no?

Mortal Kombat 11: Aftermath Kollection riunisce in un unico pacchetto tutti i personaggi, i contenuti e le modalità di gioco: include Mortal Kombat 11Mortal Kombat 11: Aftermath e il Kombat Pack con i sei personaggi scaricabili come DLC (Shang Tsung, Nightwolf, Sindel, Terminator T-800, Joker e Spawn)  oltre a 25 skin di personaggi aggiuntivi. La versione fisica è disponibile da giugno soltanto negli Stati Uniti.

Chi già possiede Mortal Kombat 11 può invece preordinare l’espansione Mortal Kombat 11 Aftermath a €39,99 o Mortal Kombat 11: Aftermath + Kombat Pack Bundle a €49,99.

Aftermath si guadagna i nostri soldi offrendo una nuova trama e creando un po’ di effetto nostalgia, grazie al ritorno di personaggi e meccanismi storici. Se non avete ancora acquistato Mortal Kombat 11, il consiglio è senza dubbio di scegliere l’Aftermath Kollection e godervi l’intera storia, tra viaggi nel tempo e la violenza splatter che rende la saga unica nel suo genere.

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Livio Marino

Sangue siciliano, milanese d'adozione, mi piace essere immerso in tutto ciò che è tech. Passo le giornate dando ordini ad Alexa, Google ed al mio cane, Maverick.

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