fbpx
AttualitàCulturaNews

Elizabeth Holmes, CEO di Theranos, condannata per frode

L’azienda prometteva di diagnosticare centinaia di malattie con poche gocce di sangue

Il 2022 ha già il suo primo scandalo, già considerato come una delle più notevoli truffe dell’industria tecnologica.

Al centro della bufera c’è Theranos, azienda della Silicon Valley che avrebbe promesso prestazioni rivoluzionarie in ambito medico. E che invece ha visto la sua CEO, Elizabeth Holmes, condannata per frode.

Il processo si è concluso martedì 4 gennaio, e a esprimere il verdetto è stato un tribunale federale della California.

Ricostruiamo la vicenda di Theranos e scopriamo qualcosa in più sulla figura di Elizabeth Holmes, la trentasettenne imprenditrice statunitense fondatrice ed ex amministratrice delegata dell’azienda.

La condanna di Elizabeth Holmes

La sentenza pronunciata martedì 4 gennaio da un tribunale federale della California condanna Elizabeth Holmes, CEO di Theranos. I capi d’accusa sono quattro, il più grave dei quali è quello di avere mentito agli investitori di Theranos.

Holmes è stata invece assolta per altri quattro capi d’accusa, specie per quello che la vedeva coinvolta con i pazienti delle sperimentazioni. Su altri tre capi d’accusa la giuria non ha raggiunto un verdetto.

Ora Elizabeth Holmes rischia sino a 20 anni di carcere. Ma cosa è successo? In cosa consiste la sua truffa? Per capirlo, bisogna conoscere meglio la sua azienda, Theranos.

Elizabeth Holmes

Cos’è Theranos

Appena ventenne, nel 2004 Elizabeth Holmes ha fondato Theranos, il cui nome nasce dall’unione delle parole therapy e diagnosis.

Theranos si è ripromessa (o meglio, ha promesso ai suoi investitori) l’impossibile. Cioè di riuscire, attraverso il prelievo di pochissime gocce di sangue, di diagnosticare una fitta serie di patologie.

I primi sospetti sull’azienda sono stati insinuati da un’indagine del 2015 del Wall Street Journal. Da allora sono iniziati una quantità di controlli e controversie legali, sino all’attuale processo culminato con la condanna di Elizabeth Holmes.

Il processo

Il processo appena concluso è stato avviato nel mese di settembre.

C’è dunque la condanna per quattro capi di imputazione su undici. Spetterà adesso al giudice Edward Davila quantificare la pena per Holmes, che rischia 20 anni di detenzione.

Theranos prometteva di effettuare centinaia di test clinici (sino a 240) prelevando una sola goccia di sangue. Tutto meraviglioso, se solo avesse funzionato.

Una bugia durata anni

Impressiona, in questa vicenda, il fatto che la startup della Silicon Valley (che era arrivata a valere 9 miliardi di dollari) abbia potuto sopravvivere così a lungo pur basandosi su promesse palesemente false.

E qui probabilmente hanno agito due fattori. Il primo, riguarda l’attrazione che su moltissime persone ha la pseudomedicina. Cioè una finta medicina che, senza basi scientifiche, promette cure miracolose con il minimo sforzo, la minima spesa e in tempi brevissimi. Anche in Italia, negli scorsi anni, non sono mancati diversi proclami riguardo a presunti cocktail di farmaci miracolosi, rivelatisi poi inefficaci.

Inoltre, è anche possibile che l’azienda, e soprattutto la sua amministratrice delegata, abbiano avuto buon gioco, perché il personaggio Elizabeth Holmes, e ciò che andava promettendo, per anni hanno fatto gola ai media.

Chi è Elizabeth Holmes

Vale a questo punto la pena di spendere qualche parola in più su Elizabeth Holmes.

Nata a Washington nel 1984, a vent’anni ha fondato Theranos. L’azienda è subito cresciuta in modo esponenziale, e nel 2011 è riuscita ad annoverare nel consiglio di amministrazione l’ex segretario di Stato George Shultz. Negli anni dell’ascesa, tra gli investitori è figurato anche Rupert Murdoch.

Il culmine della popolarità di Theranos viene raggiunto nel 2014, quando Elizabeth Holmes appare sulle prime pagine di diversi quotidiani e magazine. Come Fortune o Forbes, che la segnala come la più notevole giovane miliardaria che si è fatta da sola.

Offerta
Breve storia delle pseudoscienze
  • Ciardi, Marco (Autore)

Il declino

Da allora, la discesa. Iniziata, come già detto, con l’inchiesta del Wall Street Journal del 2015.

E proseguita con una serie di condanne per falsità di vario genere, spesso risolte con multe salate.

Nel 2017, ad esempio, lo stato dell’Arizona ha condannato Theranos per aver venduto 1,5 milioni di esami del sangue di cui ha nascosto o travisato gli esiti. Tra multe civili e spese legali, l’azienda ha sborsato 4,65 milioni di dollari.

Nel 2018 ecco una nuova condanna per frode per avere, tra l’altro, affermato il falso riguardo al presunto utilizzo delle tecnologie di Theranos da parte del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sui campi di battaglia.

L’azienda sarebbe poi fallita nello stesso anno.

Più che la parabola di un’imprenditrice che ha cercato di replicare il mito di Steve Jobs, la vicenda di Elizabeth Holmes sembra soltanto lo specchio dell’America peggiore, governata dai media rapaci, dalla credulità di alcuni e dalla spudoratezza di altri.

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🚪 La pericolosa backdoor di Linux, disastro sventato da un solo ricercatore
 
🎶Streaming Farms: il lato oscuro della musica, tra ascolti falsi e stream pompati
 
✈️Abbiamo provato DJI Avata 2: sempre più divertente!
 
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
  
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
  
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
  
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
  
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
  
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button