Ryan Witt ricopre il ruolo di cybersecurity strategy director of education di Proofpoint ed ha analizzato i rischi per la sicurezza informatica a scuola. Il settore dell’educazione, in varie occasioni, ha dimostrato di essere poco preparato ad affrontare le minacce informatiche. La crescente digitalizzazione della scuola rappresenta, quindi, un problema significativo per il settore dell’educazione.
I rischi per la sicurezza informatica nelle scuole
Ryan Witt sottolinea come il settore pubblico e il mondo dell’istruzione, da sempre, sono il bersaglio preferito dei cybercriminali. Il crescente livello di digitalizzazione ha aumentato i rischi per la sicurezza informatica nelle scuole. Nel corso del 2019, infatti, l’istruzione ha registrato un notevole incremento delle frodi via e-mail, con una crescita del +192%. Negli USA, la criminalità informatica costa al settore pubblico quasi 8 milioni di dollari all’anno.
La pandemia fa aumentare i rischi
La pandemia pone il settore dell’istruzione davanti ad una sfida ancora più grande. La digitalizzazione della scuola pone, infatti, importanti interrogativi sulla sicurezza. La didattica a distanza viene utilizzata oggi in tanti Paesi del mondo con aumento notevole dei rischi. I cybercrimanli, secondo Ryan Witt, non hanno perso tempo e stanno approfittando della situazione. Uno studio dell’FBI, infatti, conferma come i criminali cerchino di sfruttare al massimo la fiducia degli utenti nel virtuale.
LEGGI ANCHE: Al via la campagna UE per la sicurezza informatica
Per evitare possibili “disastri” è necessario proteggersi aumentando il livello di sicurezza informatica delle scuole. Per la ripresa delle attività è opportuno garantire a personale e studenti le informazioni base di sicurezza con i meccanismi delle minacce più comuni. La posta elettronica va protetta, informando in merito alle tecniche e agli elementi tradizionali del phishing. La formazione è uno strumento fondamentale, secondo Witt, per la difesa dalle minacce informatiche.
- Lozza, Davide (Autore)