B1NARY – Episodio 53: Campare cent’anni

Caro Mauro,
c’è un vecchio detto che dice “non si entra nelle coppie se non strettamente invitati“. È una sorta di “fatti i fatti tuoi che campi cent’anni” adattato alla vita sentimentale (ed eventuale scambismo) e, onestamente, siamo molto d’accordo su questo detto.

Prima di decidere è bene però porsi un’altra domanda: si è iscritta a Tinder recentemente o l’iscrizione risale al Medioevo e il profilo le è rimasto attivo sebbene inutilizzato?

I profili di Tinder vivono di vita propria, e nel 90% dei casi permangono nell’etere molto più a lungo delle intenzioni con cui l’abbiamo aperti. Questo perché eliminare l’app dal telefono non equivale a eliminare il profilo. Dirlo però potrebbe alterare gli equilibri della coppia e probabilmente non conosci tutti i meccanismi che fanno funzionare la coppia dei tuoi amici. Potrebbero anche essere una coppia aperta, potrebbero avere un accordo tacito o potrebbe essere un account ormai inattivo. 

Sei sicuro di voler intrometterti a gamba tesa?

Facci sapere!

Caro Ale,
probabilmente la tua fidanzata si immagina una festa di addio al celibato da film di Hollywood o filmini biricchini (ce l’ha detto nostro cugino eh) con alcool, ballerine di lap dance e limoni duri, ma la verità può essere ben lontana. Potresti infatti raccontarle cosa pensate di fare per il tuo addio al celibato, che potrebbe anche essere una o più semplici birre al pub con gli amici o un viaggio all’estero dove bere birre al pub con gli amici o affitare un pub…vabbé hai capito. 

Detto questo, ci sono poche cose che turbano la nostra serenità e una di queste è l’imposizione.
“Non puoi”.
“Non devi”.
Non è così che dovrebbe funzionare un rapporto.
Probabilmente non è la cosa più rassicurante da dirti prima di un matrimonio, ma sei certo di aver ponderato bene la scelta? Siamo sicuri che la tua Lei abbia delle motivazioni ma nessuna di quelle che ci viene in mente ci suona convincente.
Se è gelosa, dovresti rassicurarla e non darle motivo di esserlo.
Se è invidiosa perché non farà un addio al nubilato, non è corretto importi la stessa cosa.
Se teme tu possa combinare qualcosa di imperdonabile, potrebbe esserci un problema di fiducia che potrebbe causare conseguenze peggiori di un “no” all’addio al celibato.

Prima di qualsiasi scelta, perciò, ti invitiamo a indagare a fondo la questione, perché le battaglie di principio sono battaglie perse in partenza, e il sentimento ben difficilmente si sposa con l’ideologia. Di certo, la solidità di un rapporto non può incrinarsi davanti al più piccolo sospetto, e quali rassicurazioni può mai dare una relazione capace di vacillare per il più banale e rituale atto di goliardia?

E se avevi pensato davvero a un addio al celibato con alcool, ballerine di lap dance e limoni duri, beh… aspettiamo l’invito!

Cara Vero, 
benvenuta nel club!
Uno di quelli frequentatissimi perché tutti, una volta nella vita, abbiamo avuto una cotta per un amico o un’amica che ci hanno detto “grazie ma no, grazie”.
È la famosa, odiatissima “friendzone”.
Che per fortuna non è una malattia cronica o contagiosa ma una condizione temporanea.
Una condizione da cui si esce con un po’ di tempo, di pazienza, di sforzo e, probabilmente, qualche pianto liberatorio. 

Dimenticavamo: serve anche una scelta.
La tua.
Perché devi decidere tu se mantenere il rapporto e aspettare che ti passi pur sapendo che la vicinanza potrebbe rendere tutto un po’ più difficile e doloroso oppure allontanarti. 

In questo momento l’impresa può sembrarti insormontabile, ma se guardiamo al passato, tante cose che ci sembravano impossibili sono diventate banali, tante persone che ci sembravano irrinunciabili sono diventate inessenziali – niente dura per sempre, il che è terribile ma anche rassicurante.

Nelle riunioni degli alcolisti anonimi viene spesso proposto un detto: fake it until you make it. Ovvero: fare finta di niente è un atto forzato che alla lunga diventa una dimensione naturale. Perciò ti consigliamo di adottare lo stesso principio: imponiti di credere che questa fase di disagio sia solo un periodo passeggero, perché un domani siamo convinti che lo sarà diventato.